3 motivi per cui dovreste vedere la serie Tucci in Italy su Disney+


Non è solo una serie sul cibo. È un viaggio, un racconto d’identità e di territori, una dichiarazione d’amore per l’Italia e per tutto ciò che la rende unica. Parliamo di Tucci in Italy, la nuova docuserie prodotta da National Geographic e disponibile in esclusiva su Disney+ dal 19 maggio.
Protagonista, ovviamente, Stanley Tucci: attore amatissimo, appassionato di gastronomia e narratore raffinato che – dopo il successo mondiale di Searching for Italy – torna a raccontare il nostro Bel Paese con occhi nuovi (e una forchetta curiosa).
Abbiamo avuto modo di assistere alla première della serie e ve lo diciamo subito: è carina, simpatica, divertente e profondamente coinvolgente.
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Di cosa parla Tucci in Italy
La serie è composta da cinque episodi, ognuno dedicato a una regione italiana: Toscana, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Abruzzo e Lazio.
Ma non aspettatevi una sfilata di cliché tra pizza, pasta e mandolino: qui il viaggio è personale, autentico e visivamente mozzafiato. Stanley Tucci si muove tra mercati locali, paesaggi spettacolari e cucine vere, per incontrare chef, artigiani, allevatori, pescatori e persone comuni. Ognuno con una storia da raccontare, un piatto da condividere, un’identità da mostrare.
Tucci non è solo un ospite curioso: è parte del racconto, ci entra con rispetto e ironia, mescolando inglese e italiano, gesti e sorrisi, in una narrazione leggera ma profonda. E ogni episodio è un piccolo film sulla diversità culturale e gastronomica dell’Italia.
Ma se siete ancora indecisi, ecco tre ottimi motivi per cui dovreste premere play su Tucci in Italy.
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(Continua sotto il video)
3 motivi per cui dovreste vedere la serie Tucci in Italy su Disney+
1. È un omaggio alla cultura e alla gastronomia italiana
Tucci in Italy è prima di tutto un tributo alla straordinaria complessità della cultura italiana, vista attraverso il suo patrimonio culinario.
Ma attenzione: qui non si celebra solo la bellezza del piatto, si racconta il contesto in cui quel piatto nasce. Si parla di ambiente, di geografia, di storia. Si racconta perché il cibo è identità, ed è diverso in ogni regione, in ogni valle, in ogni famiglia.
Tucci ci porta tra i campi del Trentino, in una fattoria futuristica in Lombardia, sulle montagne d’Abruzzo o a una tavola sotto le stelle in Toscana. Ogni tappa diventa un’occasione per mostrare quanto sia variegato e vivo il nostro Paese. E lo fa con immagini splendide, ritmo narrativo efficace e una regia che unisce cinema e documentario con equilibrio e gusto.
2. Fa ridere
Uno degli aspetti più riusciti della serie è l’umorismo sottile e intelligente di Stanley Tucci. Il suo stile è brillante senza essere mai sopra le righe, e riesce a mescolare emozione e leggerezza in ogni scena.
C’è qualcosa di profondamente rassicurante nel suo modo di raccontare: si ride, sì, ma con intelligenza. Si percepisce il rispetto per le storie e per i luoghi, ma anche la voglia di renderle accessibili, coinvolgenti, universali.
E questa capacità – quella di farci sentire a casa anche mentre guardiamo un ranch toscano o un mercato alpino – è uno dei motivi per cui Tucci in Italy merita assolutamente di essere visto.
3. Racconta storie e tradizioni che (forse) non conoscete
Uno dei punti di forza della serie è che non si limita a mostrare ciò che già sappiamo dell’Italia. Tucci stesso, in occasione della première della serie, ha detto: “We want to get off the beaten track”, cioè "Vogliamo uscire dai sentieri battuti"; proprio a lasciar intendere il desiderio di raccontare un'Italia inedita.
E ci riesce: lontano dai percorsi più turistici, Tucci in Italy ci porta dentro le cucine vere, nei borghi, nei riti, nelle abitudini che non sempre fanno parte dell’immaginario comune.
Nell’episodio ambientato in Toscana, ad esempio, Tucci ci porta tra le strade di Firenze al mattino presto, dove scopre – e assaggia – il lampredotto a colazione, parlando con i venditori ambulanti come un habitué. Più tardi ci racconta la lavorazione del lardo e il modo, tutto toscano, di conservarlo nel marmo. Ma il momento più suggestivo arriva a Siena, dove partecipa a un banchetto del Palio e ci mostra come la tavola sia parte integrante di un’identità collettiva che affonda le radici nella storia.
E questo è solo un esempio. Ogni episodio è pieno di dettagli, di storie minori che diventano grandi proprio perché raccontate con onestà e con sguardo aperto.
Tucci in Italy non vuole stupire con immagini cartolina, ma raccontare un’Italia autentica, fatta di contrasti, di passione e di piccoli mondi ancora vivi e tutti da scoprire.
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