Se avete voglia di un film d'amore, ecco una selezione dei migliori film romantici da vedere su Netflix
I film romantici da vedere su Netflix sono talmente tanti che scegliere quale guardare potrebbe rubare prezioso tempo alla serata.
Ecco perché abbiamo fatto una selezione di quelli che secondo noi sono i film d'amore più belli su Netflix (presenti in catalogo a oggi), aggiornata alle ultime uscite.
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Continuate a leggere e spuntateli tutti, con una sola accortezza: prima di iniziare la visione fate scorta di dolciumi e fazzoletti.
(Continua sotto la foto)

Storia di un matrimonio, di Noah Baumbach
A volte, le storie più piccole, sono le più difficili da raccontare. Rendere interessante, unico e nuovo un film che parla di un amore che finisce non è cosa da poco.
Quante volte lo avete visto accadere sul grande schermo? Noah Baumbach (Frances Ha, Giovani si diventa) ci riesce con grazia e originalità, supportato dalla coppia Scarlett Johansson e Adam Driver nei panni dei due protagonisti principali.
Con loro c'è la brava Laura Dern che interpreta l’avvocato della donna e che per questo ruolo si è già aggiudicata il Golden Globe come Miglior attrice non protagonista.
Storia di un matrimonio è stato candidato a sei Academy Awards tra cui Miglior film, Miglior attore protagonista - Adam Driver e Migliore attrice protagonista - Scarlett Johansson. Se ne è aggiudicato solo uno, per la Migliore attrice non protagonista, Laura Dern.

Lei, di Spike Jonze
Con Lei, Spike Jonze (Essere John Malkovich, Nel paese delle creature selvagge) firma uno dei suoi film romanticamente più struggenti.
Ambientato in un futuro prossimo in cui le persone, anche a causa delle nuove tecnologie, sono sempre più disconnesse tra loro, Lei racconta la storia del timido Theodore (Joaquin Phoenix). L’uomo lavora in una compagnia che si occupa di rispondere a lettere indirizzate a terzi. Quello che fa lo soddisfa, ma il resto della sua vita sembra essere completamente vuoto.
Dopo una relazione finita da cui non ha saputo rialzarsi, Theodore trascorre le sue giornate in una sconsolata routine.
Sarà grazie a Samantha, un sistema operativo con un’intelligenza artificiale pressoché umana (e la voce di Scarlett Johansson), che riscoprirà la bellezza della vita. Ma è tutto reale?

Le pagine della nostra vita, di Nick Cassavetes
Quello con Ryan Gosling e Rachel McAdams è il film più melenso della lista, una storia d’amore epica che attraversa gli anni e le vite dei suoi due protagonisti.
Ci sono il bacio sotto la pioggia (uno dei più famosi di sempre), le frasi pronunciate a mezzo-pianto, il patimento, i litigi, il sesso… insomma, è un classicone di genere.
Eppure, saranno loro o sarà che i soliti cliché comunque funzionano sul pubblico, ma guardarlo è come fare un pieno di adrenalina amorosa.

Chiamami col tuo nome, di Luca Guadagnino
Quattro nomination e una statuetta (per la miglior sceneggiatura non originale) agli Oscar 2018, il film di Luca Guadagnino Chiamami col tuo nome (Call me by your name) racconta dell'incontro tra Elio, un adolescente sensibile, e Oliver, un affascinante ventiquattrenne arrivato in Italia per preparare una tesi di dottorato con il padre di Elio, professore di archeologia.
Estate 1983. Elio (Timothée Chalamet) è un diciassettenne italoamericano che trascorre le vacanze nella signorile casa di famiglia, situata nella campagna cremasca (zona nota al regista).
Nella villa le giornate sembrano sospese, trascorse da tutti i familiari in un ozioso benessere borghese senza tempo, tra cultura e ottimo cibo, fino all’arrivo di un estraneo: il ricercatore universitario Oliver (Armie Hammer).
È a questo punto che la quiete piatta si rompe ed Elio, grazie a Oliver, scopre aspetti ancora ignoti della propria sessualità, scivolando lentamente nella storia d’amore più totalizzante e formativa della sua vita.
Il risultato? Un racconto dolcissimo del primo amore.

Se mi lasci ti cancello, di Michel Gondry
Se mi lasci ti cancello non è solo il film più bello di Michel Gondry (Be Kind Rewind, L’arte del sogno), è tra i film più belli di sempre.
Scritto dal grandioso Charlie Kaufman (sceneggiatore di rara bravura: suoi sono Il ladro di orchidee e Essere John Malkovich) e interpretato da Jim Carrey e Kate Winslet, Se mi lasci ti cancello parte dall’interrogativo “E se un giorno scoprissimo che la persona che abbiamo amato sopra ogni cosa, avesse deciso di dimenticarci per sempre?” per costruire un dramma sentimentale profondo e struggente.
D’altronde, è proprio quello che accade a Joel quando viene a scoprire che Clementine, la sua ex fidanzata, ha deciso di farsi esportare dalla mente la parte relativa alla storia con lui.
Il titolo originale del film è Eternal Sunshine of the Spotless Mind, da un verso di Edgar Allan Poe, di cui questo film ne traduce tutta la nostalgica poesia.

Blue Jay, di Alexandre Lehmann
Mark Duplass e Sarah Paulson sono protagonisti di questa produzione indie firmata Alex Lehmann.
Jim e Amanda erano fidanzati al liceo. Dopo essersi persi di vista per molti anni, i due si ritrovano tra le corsie di un supermercato e decidono di rivedersi per una chiacchierata nostalgica.
Le loro vite sono cambiate radicalmente: Amanda è sposata con un uomo e fa da matrigna alle figlie che lui ha avuto da una precedente relazione. Jim è tornato in città per ristrutturare la casa della madre defunta e, avendo poco altro nella sua vita, si sente un fallito.
È ripercorrendo luoghi e ricordi del loro passato insieme, che tra i due riemerge un sentimento difficile da gestire.
Blu Jay è una piccola e preziosa storia romantica, mai uscita in sala in Italia.

Vicky Cristina Barcelona, di Woody Allen
È ambientato in Spagna il film più sensuale ed estivo della filmografia di Woody Allen.
Vicky (Rebecca Hall) e Cristina (Scarlett Johansson) sono due amiche americane in vacanza a Barcellona.
Ad un vernissage, incontrano un famoso artista locale (Javier Bardem) che le invita nella sua casa di Oviedo. Qui, l’uomo farà conoscere alle due ragazze non solo diverse facce e sfumature dell’amore, ma anche Maria Elena (Penélope Cruz), la folle ex moglie per cui è finito su tutti i giornali di Spagna in seguito a un furibondo e violento litigio.
Woody Allen torna a parlare di sentimenti con il suo tocco originale e disincantato: imperdibile se non l’avete mai visto.

Tutta colpa di Freud, di Paolo Genovese
Paolo Genovese (Perfetti sconosciuti, Una famiglia perfetta) firma una dramedy degli equivoci interpretata da Marco Giallini, Alessandro Gassman, Edoardo Leo, Vittoria Puccini, Vinico Marchioni, Claudia Gerini e molti altri.
Francesco (Marco Giallini) è uno psicologo cinquantenne che è stato lasciato solo dalla moglie a crescere tre figlie. La più piccola è diciottenne, la maggiore ha superato i trenta: ognuna di loro è alle prese con una sfortuna romantica.
Come se non bastasse c’è Claudia, una bellissima donna che Francesco incrocia tutti i giorni senza mai il coraggio di rivolgerle la parola.
Humor e situazioni ben orchestrate - anche se qualche volta al limite con l’assurdo e non certo autorali - sono alla base di questo film perfetto per una serata divano senza pensieri.

Midnight In Paris, di Woody Allen
Woody Allen omaggia Parigi con una favola romantica che si sviluppa tra il passato importante e il presente ancora inebriante della capitale francese.
Gil (Owen Wilson) è uno sceneggiatore hollywoodiano arrivato a Parigi con la futura sposa Inez (Rachel McAdams) e i genitori di lei, da cui a momenti si sente soffocare.
Da sempre affascinato dai racconti sulla città, una sera ne approfitta per andare a fare due passi da solo, ma a mezzanotte gli accade qualcosa di strano.
Inspiegabilmente si trova catapultato nella Parigi anni Venti, tra personalità celebri come Hemingway, Scott e Zelda Fitzgerald, Picasso. Gil, entusiasta della straordinaria esperienza che sta vivendo, fa in modo che la magia si ripeta ogni notte, incominciando però a destare qualche sospetto nel suocero.
Allen, attraverso il suo protagonista, vive gli incontri da sogno che avrebbe voluto avere a Parigi: Midnight in Paris è un grande omaggio sentimentale del regista alla città e alle storie - romantiche e non - che l’hanno attraversata.

Le nostre anime di notte, di Ritesh Batra
Tratto dal bellissimo romanzo di Kent Haruf, Le nostre anime di notte è stato presentato all’edizione 2017 del Festival di Venezia dove la sua coppia di protagonisti, Robert Redford e Jane Fonda, ha ritirato il Leone d’Oro alla carriera.
Da A piedi nudi nel parco a Il cavaliere elettrico, passando per La caccia, sono tanti i titoli che i due hanno interpretato insieme, fino quest’ultima produzione originale Netflix.
Louis Waters (Redford) è rimasto vedovo. La sua vicina di casa Addie (una Jane Fonda in forma strepitosa), anche lei ormai sola, gli fa una strana proposta: perché non uscire dalle reciproche solitudini, dormendo insieme la notte?
Louis, anche se un po’ impaurito, accetta, scoprendo che non solo gli piace quella sua nuova vita, ma anche stare con Addie.
Tra gli occhi indiscreti e invidiosi di chi pensa che dopo una certa età non si possa più amare, i due intrecciano un legame che va oltre il semplice ‘farsi compagnia’ e che tocca profondamente le reciproche esistenze, presenti e passate.

Ibiza, di Alex Rickenbach
Interpretata dalla protagonista della serie Love (che vi consigliamo di guardare, se non lo avete mai fatto, sempre su Netflix) Gillian Jacobs, insieme a Vanessa Bayer e Phoebe Robinson, Ibiza è una commedia romantica perfetta per una serata sul divano ‘zero pensieri’ con le amiche, soprattutto se siete in procinto di partire insieme per il mare.
La storia: Harper, newyorchese, viene mandata a Barcellona per lavoro.
Le sue amiche non perdono l’occasione per un viaggio in Europa e la seguono.
Qui, proprio all’inizio della trasferta, Harper conosce e si prende una sbandata corrisposta, per un famoso dj interpretato da Richard Madden (Game of Thrones, Cenerentola). Inizia così una folle avventura che porterà le tre amiche sulle assolate spiagge di Ibiza alla ricerca del ragazzo, mettendo però Harper nei guai con il lavoro.
Il film è stato al centro di una diatriba tra l’isola delle Baleari e la produzione del film, accusata di aver rappresentato il luogo in maniera erronea non solo geograficamente, ma anche culturalmente.

50 volte il primo bacio, di Peter Segal
Henry è un veterinario delle Hawaii, e si innamora a prima vista di Lucy, giovane insegnante.
Il giorno dopo la incontra di nuovo, ma lei non si ricorda di lui, perché ha la memoria a breve termine danneggiata e durante il sonno dimentica tutto quanto avvenuto durante la giornata.
Ogni volta, dunque, lui si ritrova a doverla conquistare da zero.
Con Adam Sandler e Drew Barrymore, il film è tratto da una storia vera.

Il lato positivo, di David O. Russell
Pat (Bradley Cooper) soffre di sindrome bipolare e ha passato gli ultimi otto mesi in un istituto per malattie mentali.
Dimesso grazie a un patteggiamento viene affidato ai suoi genitori, che devono cercare di rimetterlo in sesto e di tenerlo fuori dai guai.
Ci riuscirà grazie a una ragazza (Jennifer Lawrence, che per questo film ha vinto un Oscar) e una sfida di ballo.

Twilight, di Catherine Hardwicke
Il fatto che il primo capitolo della teen-saga più ormonale di tutti i tempi sia stato girato da una donna, non è aspetto poco rilevante.
Catherine Hardwicke, reduce dal provocatorio Thirteen (2003), ha saputo dosare sapientemente avvicinamenti e pause, immortalando quel momento sospeso di ogni grande storia d’amore in cui tutto sta per succedere, ma non è ancora successo.
Il risultato è un film che ha fatto letteralmente uscire di testa milioni di adolescenti (e non solo, ne conosciamo di amiche che…), anche grazie all’esplosiva coppia d’interpreti Pattinson-Stewart.
Di certo Twilight non verrà inserito negli annali di cinema, ma la Hardwicke ha qualcosa da insegnare su come si rende una messa in scena romantica altamente eccitante.
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