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Non solo i Simpson, anche Scandal ha predetto molto della politica americana

Non solo i Simpson, anche Scandal ha predetto molto della politica americana

foto di Claudia Ricifari Claudia Ricifari — 24 Febbraio 2017
cover cosa scandal aveva previsto america desktopcover cosa scandal aveva previsto america mobile

Dalle limitazioni alla stampa alle elezioni truccate, fino all'avvento di Trump: ecco tutto quello che Scandal ha predetto sulla politica americana

La politica americana è fin troppo prevedibile a quanto pare: l'ascesa di Donald Trump in politica, le battaglie delle donne, la fine della privacy di fronte alla sicurezza nazionale - era già tutto scritto.

Dove? Nella sceneggiatura di Scandal, la serie tv di Shonda Rhimes sugli intrighi e le vicissitudini della Casa Bianca, che vede protagonista Kerry Washington nei panni dell'impavida Olivia Pope.

Per i più romantici il telefilm non racconta altro che la storia d'amore tra l'ex portavoce della Casa Bianca, dedita ora a risolvere le crisi d'immagine dell'élite di Washington, e il Presidente degli Stati Uniti, Fitzgerald Grant III.

I più cinici, invece, si saranno accorti di come, tra un complotto e l'altro, Shonda Rhimes abbia disseminato la sua creatura di piccole profezie, che si sono puntualmente avverate. Basta dare un'occhiata alle ultime cinque stagioni per trovare dei parallelismi tra finzione e realtà e allusioni, nemmeno troppo velate, circa quello che potrebbe accadere negli anni a venire. 

La sesta stagione arriverà in Italia su FoxLife in primavera, con la lotta finale per la conquista della Casa Bianca.

In attesa di scoprire quali altre sfide attenderanno Olivia Pope e i suoi Galdiatori, (e di cosa ci aspetta nella vita vera a questo punto) abbiamo raccolto, nella gallery, alcune delle profezie della serie che si sono già avverate.

Tutte le volte in cui Scandal ha predetto il futuro

  • kerry washington olivia pope scandal Registrazioni rubate Nell'ultimo episodio della prima stagione, il capo dello staff del vicepresidente consegna alla stampa un audio in cui il Presidente Grant fa sesso con qualcuno (Olivia, ovviamente). Il caso viene risolto grazie all'intervento della First Lady, Mellie, che afferma di essere la donna della registrazione e di essere incinta. Al di là della favoletta, la vicenda è piuttosto simile a quanto accaduto a Trump poco tempo fa, quando è emersa una registrazione, a sua insaputa, in cui utilizzava parole decisamente poco lusinghiere sulle donne e raccontava di alcune sue pratiche sessuali. Anche il quel caso, la questione è stata messa a tacere abbastanza in fretta.
  • hollis doyle scandal L'outsider È fin troppo evidente il riferimento a Donald Trump nella quinta stagione, quando il lobbista e magnate Hollis Doyle decide improvvisamente di candidarsi alla Presidenza. Sbeffeggiato e sottovalutato per gran parte della campagna elettorale in vista delle primarie, guadagna punti a ogni sua uscita, a suon di populismi e slogan contro gli immigrati. Vi ricorda qualcuno?
  • mellie grant senato I diritti delle donne Una delle puntate più belle della serie è quella in cui Olivia e Mellie per una volta sembrano poter diventare amiche, quando l'ex First Lady, ormai Senatrice, diventa protagonista del più grande ostruzionismo mai visto, bloccando un decreto che riduceva i diritti delle donne, specie riguardo la genitorialità programmata. Caso vuole che l'abolizione di ogni forma di aborto e programmazione delle nascite sia uno dei punti cruciali della campagna di Trump.
  • scandal olivia pope defiance Le elezioni truccate Nella seconda stagione si scopre che il Presidente Grant è riuscito a vincere le elezioni grazie a un broglio elettorale ad opera di Olivia, Cyrus, Mellie, un giudice della Corte Suprema e a Hollis Doyle, lobbista texano, che accetta di manipolare le macchine per i voti in cambio di contratti vantaggiosi per le sue aziende. Al di là delle cospirazioni, la vicenda riconrda le polemiche sorte all'indomani delle elezioni di Donald Trump sulla possibile intromissione di spie russe che abbiano sancito la vittoria del tycoon. E poi c'è la nomina di Rex Tillerson, CEO di ExxonMobil, azienda che ha numerosi interessi in Russia, a Segretario di Stato.

  • fitz presidente scandal Addio privacy Nel terzo episodio della seconda stagione Fitz e Olivia si trovano a discutere su un programma segreto dell'NSA, chiamato "Thorngate" che spierebbe i cittadini per motivi di sicurezza legati alla guerra contro il terrorismo. Un po' come accaduto, poi, durante l'amministrazione Obama, quando si è scoperto che l'Agenzia per la Sicurezza Nazionale americana ascoltava le telefonate di mezzo mondo.
  • james cyrus scandal Abbasso i giornalisti Nel corso della serie i giornalisti vengono spesso manipolati a seconda delle esigenze della Casa Bianca. La storia di James, marito giornalista di Cyrus, è emblematica. Nella seconda stagione scopre le nefandezze del marito, compresa la manipolazione delle elezioni e decide di stare zitto per amore della famiglia. Quando però si trova immischiato in un complotto per impedire al Vicepresidente Sally Langstone di candidarsi contro il Presidente, James decide di far emergere una volta per tutte la verità. E viene fatto fuori da Jake. Fortunatamente nella realtà non si è arrivati - ancora - a tanto, ma è abbastanza evidente l'ostilità del neo Presidente nei confronti dei giornalisti, anche quando si parla del suo stesso addetto ai rapporti coi media, dato che continua a preferire Twitter come portavoce diretto.
  • fitz scandal In guerra per amore Nella quarta stagione Olivia Pope viene rapita (per un complotto ordito dal vicepresidente) per costringere Fitz a dichiarare guerra al West Angola. Ricatto cui il Presidente cede, causando la morte di diversi soldati. Un'ipotesi non troppo lontano dalla realtà, secondo alcuni. Provate a pensare cosa farebbe Trump se uno dei suoi veri amori (cioè i suoi affari) fossero usati per costringerlo a fare delle scelte di natura politica o militare.
  • mellie scandal gettysburger Non abbastanza del popolo Nel quindicesimo episodio della quinta stagione, Olivia costringe Mellie a mangiare un hamburger insieme a una famiglia comune in una nota catena di fast food americana per conquistarsi le simpatie degli elettori, che la consideravano troppo snob e distante dal loro mondo. Peccato che l'ex First Lady si lasci andare a una dichiarazione di troppo, che la sbugiarda di fronte a tutta l'America, quando dichiara di essere un'assidua frequentatrice di Gettysburger la domenica, che in realtà è giorno di chiusura. Al di là della figuraccia, resta un problema di fondo: per gli elettori è stato più facile credere che un uomo miliardario fosse un uomo del popolo, al contrario di Hillary che è sempre stata vista come appartenente a un'élite, proprio come Mellie.

  • kerry washington olivia pope vino Un unico grande errore L'unica profezia che Shonda Rhimes e i creatori di «Scandal» non hanno saputo azzeccare è quella che riguarda la vittoria di Trump. Nella serie, alla fine della quinta stagione, Olivia riesce a far fuori dalla corsa alla Casa Bianca Hollis Doyle indossando un microfono e mandando in onda una confessione in cui sbeffeggia gli elettori, sostenendo di dire solo quello che parte del popolo vuole sentire. Mentre nella vita reale questo com'è noto non è accaduto.
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