Tra produzioni attesissime, storie inedite e trasposizioni, ecco quali sono le migliori serie tv uscite nel 2021.
** Cosa guardare su Amazon Prime Video: catalogo aggiornato **
Attenzione: qui parliamo solo delle novità, ovvero delle miniserie o delle nuove serie partite con la prima stagione a partire da Gennaio e disponibili in streaming.
** Cosa guardare su Netflix: catalogo aggiornato **
Dalla detective story di Omicidio a Easttown al fantasy Tenebre e ossa, ma anche i Marvel Loki e WandaVision o l’autorale La ferrovia sotterranea: ce n’è davvero per tutti i palati televisivi.
Ecco quali sono, secondo noi, le migliori serie tv del 2021.
Le migliori serie tv del 2021
(Continua sotto la foto)
Omicidio a Easttown, Sky e NOW
Miniserie HBO in 7 episodi, Omicidio a Easttown è una detective story piuttosto classica ma che merita di figurare tra le migliori serie tv del 2021 anche grazie alla straordinaria performance di Kate Winslet.
Mare (Winslet) è una detective cinica e scrupolosa, con alle spalle un passato famigliare doloroso.
Vive ed esercita la sua professione a Easttown, un sobborgo di Philadelphia.
Qui si trova a indagare sull’omicidio di una ragazza, che si pensa possa essere legato alla scomparsa di altre giovanissime del posto.
La serie creata da Brad Ingelsby (Tornare a vincere) e diretta da di Craig Zobel (The Leftovers), punta parallelamente sul racconto d’indagine e su quello privato della sua protagonista.
L’universo che le ruota attorno, un’America di periferia popolare e cupa, viene chiamato a pesare su di lei, sulla sua missione e sul percorso di espiazione che si trova ad affrontare.
Anna, Sky e NOW
Che Niccolò Ammaniti fosse un talento visionario, lo avevamo già capito leggendo i suoi libri, ma con Anna, serie tratta da uno dei suoi romanzi più noti, conferma anche un innato talento dietro la macchina da presa (lo avevamo già visto all'opera, in veste di regista, nella serie Sky Il miracolo, sempre scritta con Francesca Manieri).
Anna è il racconto di un mondo post-apocalittico popolato solo da bambini, lasciati alla mercé di se stessi, dei propri bisogni e delle proprie imperfezioni, dopo che un virus mortale chiamato “la Rossa” ha iniziato a prendersi tutti gli adulti.
Tra di loro ci sono anche i fratelli Anna e Astor.
Quando Astor viene catturato dal temuto clan dei Blu, Anna è costretta a cercarlo, trovarlo e strapparlo alle grinfie della malvagia Angelica, che nel suo regno tribale tiene schiava anche la Picciridduna: l’unica creatura scampata alla pandemia.
Anna è un racconto drammatico e violento, ma visivamente potente e sotto molti aspetti fiabesco e visionario, con alcuni personaggi che non vi abbandoneranno per diverso tempo.
La ferrovia sotterranea, Prime Video
Diretta dal premio Oscar Barry Jenkins (Moonlight) e basata sull’omonimo romanzo premio Pulitzer di Colson Whitehead, La ferrovia sotterranea è un racconto violento e drammatico che parla di schiavismo, razzismo e abuso.
Siamo nell’America del Sud pre-Guerra Civile: Cora Randall (Thuso Mbedu) fugge da una piantagione della Georgia alla ricerca della famosa “ferrovia sotterranea”, che scopre non essere una metafora, ma una vera rete di cunicoli e tunnel sotto il suolo sudista.
Durante la sua fuga, Cora è inseguita da Ridgeway (Joel Edgerton), un cacciatore di taglie che, dopo essersi lasciato scappare sua madre Mabel, è intenzionato a riportare la ragazza a casa a ogni costo.
La ferrovia sotterranea è un racconto che unisce la violenza più truce alla speranza più luminosa, in una serie di dieci puntate tra fiction e cinema verità, dolore e incanto.
Loki, Disney+
La serie spin-off dedicata al fratello di Thor, interpretato dal perfetto Tom Hiddleston, riparte dal finale di Avengers: Endgame e dalla scomparsa del Tesseract proprio per mano di Loki, per raccontare dove siano finiti la gemma e il suo detrattore che, senza volerlo, ha cambiato involontariamente la storia.
Loki inizia da qui, dalla scoperta dell’esistenza di diverse realtà parallele e linee temporali, per entrare nel vivo di uno dei personaggi più controversi e amati dell’Universo Marvel.
Nel cast della serie c’è anche Owen Wilson nei panni di Mobius, grande conoscitore di Loki e a capo di diverse attività della TVA - Time Variance Authority, l’agenzia dove il dio finisce per aver sconfinato dalla regolare linea temporale.
È una serie perlopiù per fan - se non siete al pari, recuperare tutti gli intrecci Marvel non è cosa semplice.
Nel caso vogliate comunque cimentarvi, guardate almeno Thor (2011) e The Avengers (2012).
Speravo di morì prima, Sky e NOW
Speravo di morì prima racconta con ironia, tenerezza e tanto amore per il calcio - nonostante il campo si veda poco - il periodo che ha preceduto l’addio di Francesco Totti, interpretato da un perfetto Pietro Castellitto, al pallone.
Il capitano della Roma viene ritratto in una continua alternanza tra passato e presente nel suo rapporto con la squadra, la società e i tifosi, per raccontare il dramma emotivo di un uomo che ha dedicato tutta la vita a un grande amore a cui, però, sa che è giunto il momento di mettere la parola fine.
Nel cast della serie ci sono anche Greta Scarano nel ruolo di Ilary Blasi, spalla emotiva e pilastro della vita di Totti, Gian Marco Tognazzi in quelli dell’allenatore Luciano Spalletti, con cui il calciatore ha avuto non pochi attriti, Monica Guerritore e Giorgio Colangeli, rispettivamente nei panni della mamma e del papà del numero dieci della Roma.
Speravo di morì prima è la serie che non ti aspetti, mai scontata nei suoi risvolti sentimentali e in grado di intrattenere e coinvolgere anche a chi, di calcio, non ne frega nulla.
WandaVision, Disney+
Serie MCU (Marvel Cinematic Universe) basata sui personaggi di Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) e Visione (Paul Bettany), WandaVision muove le fila nel post Avengers: Endgame, in un mondo successivo a Thanos che ricorda la perfetta America dei quartieri residenziali anni ’50.
Visione non c’è più e Wanda, per superare il dolore, decide di creare una realtà parallela in cui l’amato è al suo fianco come in una delle tante rappresentazioni televisive famigliari, rassicuranti e felici, di quegli anni.
Non ci sono nemici da sconfiggere o vite da salvare: solo una pacifica e felice monotonia domestica tra cui trascorrere la propria vita di coppia.
Questo fino al giorno in cui Wanda scopre a suo discapito che, distorcere la realtà, non è però privo di ripercussioni.
WandaVision propone, attraverso una messa in scena accattivante, una storia che parla di elaborazione del trauma: di distruzione, ricostruzione e rinascita dopo un evento doloroso.
È una storia importante, ben raccontata e interpretata.
The White Lotus, Sky
Tagliente satira sociale, The White Lotus - già rinnovata per una seconda stagione - è ambientata in un paradisiaco e lussuoso resort hawaiano dove diversi nuclei di ricchissimi si trovano per una vacanza che fa emergere segreti e ombre delle proprie vite, insieme a quelli dello staff del posto.
Grottesca, tagliente, divertente e patinata, The White Lotus è uno dei prodotti televisivi più originali e inaspettati visti quest’anno. Scritto da Mike White (Enlightened), è un racconto corale interpretato da Murray Bartlett, Connie Britton, Jennifer Coolidge, Alexandra Daddario e molti altri.
Maid, Netflix
Ispirata all’autobiografia di Stephanie Land Donne delle pulizie. Lavoro duro, paga bassa e la volontà di sopravvivere di una madre, Maid racconta la storia di Alex (Margaret Qualley), una madre che dopo ripetuti attacchi violenti da parte del compagno, decide di fuggire con la figlia piccola e di farcela da sola.
Dopo un periodo trascorso in un centro di riabilitazione, Alex trova lavoro come domestica a chiamata. Nonostante le ripetute sfortune che porterebbero qualsiasi persona a gettare la spugna, Alex trova in sua figlia, nell’esempio che vuole essere per lei e nella vita che le vuole dare, la forza di andare avanti.
Maid è una storia dolorosa, che ben racconta cosa significhi per molte donne il coraggio dell’indipendenza economica ed emotiva, ma anche la libertà che deriva dal bastarsi.
La direttrice, Netflix
Con Sandra Oh (Killing Eve, Grey’s Anatomy) e Jay Duplass (Transparent, Togetherness), La direttrice è un racconto tragicomico che ha come protagonista la prima donna eletta a dirigere il dipartimento di inglese della Pembroke University.
Ji-Yoon Kim, è questo il suo nome, si ritrova così ad affrontare una serie di sfide complicate: dal legame affettivo con uno dei collaboratori dell’Università in serie difficoltà personali ai cambiamenti sociali in corso a cui l'università non sembra voler rispondere nonostante le esigenze di studenti e staff.
Una serie che con tenerezza e divertimento ci racconta molto del nostro oggi, dei divari generazionali che lo frammentano e di quanto i valori dell’istruzione siano ancora terreno fertile su costruire il domani .
Dopesick - Dichiarazione di dipendenza, Disney+
Narrata su più livelli temporali, Dopesick - Dichiarazione di dipendenza racconta una delle più grandi crisi farmaceutiche della storia americana.
Sono gli anni '90 quando la Purdue Pharma mette sul mercato un nuovo oppioide, un antidolorifico, che dice creare dipendenza solo nell’1% di chi lo assume: l’Oxygen.
Dopo una massiccia campagna vendita, il farmaco inizia a essere utilizzato da moltissimi medici, soprattutto in zone rurali come quelle delle miniere della Virginia, dove tanti lavoratori accusano mali da sedare. In realtà Oxygen crea assuefazione e chi lo consuma, presto ne abusa. Mentre la DEA e un gruppo di avvocati cominciano a interessarsene, il farmaco miete vittime in tutto il paese.
Ispirato a una storia vera e dolorosa, Dopesick è diretta come un grande classico d’indagine. Nel cast ci sono Michael Keaton, Rosario Dawson, Kaitlyn Dever, Michael Stuhlbarg, Peter Sarsgaard, Will Poulter e molti altri.
Physical, Apple TV+
San Diego, anni ’80. Sheila Rubin (Rose Byrne) è una casalinga che soffre di disordini alimentari, tormentata da una vita che le sta stretta e da un marito con un ego superiore alle sue reali capacità.
Il giorno in cui Sheila, nei meandri del centro commerciale cittadino, scopre una piccola palestra in cui si pratica un corso di aerobica con un forte stimolo motivazionale, le si apre un mondo.
L’attività inizia ad aiutarla a credere in sé e Sheila ne intuisce da subito le potenzialità verso un pubblico più ampio.
Da casalinga soffocata, si trasforma così in un’abile imprenditrice, rivoluzionando la vita di tante donne attraverso un nuovissimo metodo di life-coaching.
Tra i registi di Physical ci sono Craig Gillespie (Tonya, Crudelia) e Liza Johnson (Elvis & Nixon).
La serie è un’immersione negli anni ’80, nel mondo glam dell’aerobica e in un destino femminile che sembrava infelicemente relegato a un continuo stream of consciousness di rivalsa e cedimenti della sua protagonista, poi in grado di trovare una nuova consapevolezza di sé e delle proprie capacità.
Physical si addentra inoltre nel non semplice universo tematico dei disordini alimentari, raccontandolo con il giusto mix di dramma, tatto e ironia in grado di avvicinare il pubblic.
Scene da un matrimonio, Sky
Rivisitazione del classico di Ingmar Bergman, la miniserie firmata Hagai Levi (The Affair) - alla regia di tutti e cinque gli episodi - mette in scena le parabole sentimentali di una coppia sposata e innamorata, tra amore, desiderio, odio, stanchezza, tradimento, divorzio, cura e abbandono del proprio nucleo familiare.
Se le tematiche che hanno reso immortale prima la serie e poi il film di Bergman rimangono come base portante anche di questo rifacimento, il suo plus è una coppia di interpreti, Oscar Isaac e Jessica Chastain, tra cui scorre una chimica tangibile, che duellano senza sosta portando chi guarda a immergersi completamente nella relazione dei due protagonisti.
Strappare lungo i bordi, Netflix
Ambientata nel celebre universo creato da Zerocalcare, Strappare lungo i bordi racconta un viaggio: nel presente dell'artista, nel suo passato (che è anche quello di tanti nati tra gli '80 e i '90), nei suoi ricordi.
Strappare lungo i bordi parla di occasioni mancate, quelle che ci siamo fatti sfuggire pensando di avere tutto il tempo del mondo davanti e di cui il nostro oggi sentimentale, professionale e individuale ci presenta il conto. Che non vuol dire per forza male, ma porta a bilanci sulla vita intera.
Si ride (tanto) e si piange (altrettanto). Una delle serie Netflix prodotte in Italia meglio scritte e sviluppate finora.
Tenebre e ossa, Netflix
Tratta dai romanzi bestseller ambientati nel Grishaverse scritti da Leigh Bardugo, Tenebre e ossa è stata una delle sorprese del 2021, che piacerà soprattutto agli amanti delle saghe fantasy.
In un tempo imprecisato e in un luogo che ricorda la Russia degli Zar, vive la cartografa Alina Starkov (Jessie Mei Li).
Il suo fortissimo legame con l’amico d’infanzia Mal (Archie Renaux), la porta a unirsi al Primo Esercito per una pericolosa missione di attraversamento della Faglia, una parete di buio assoluto e una landa di morte abitata da mostri famelici.
Durante un incidente che sta per mettere a repentaglio la vita dell’amico, Alina svela - anche a se stessa - la sua vera natura: è un'Evocaluce, la Grisha più potente del suo mondo, nonché l’unica speranza di distruzione della Faglia.
Tenebre e ossa è già stata rinnovata per una seconda stagione. È una bella avventura, romantica e fantasy, piena di effetti speciali e colpi di scena.
Squid Game, Netflix
Successo planetario, Squid Game è il titolo più chiacchierato del 2021.
La serie, la più vista di sempre su Netflix, è una produzione sudcoreana al cui centro c’è un gioco mortale a cui sono chiamati a partecipare 456 concorrenti: uomini e donne disperati che si sfidano in vari giochi per bambini nel tentativo di sopravvivere e vincere il ricchissimo montepremi finali che potrebbe trasformare per sempre la loro vita.
Squid Game mette in scena un diabolico e scenografico survivor game in cui per la prima volta chi partecipa non lo fa contro la sua volontà, ma consapevole del fatto che è l’unica alternativa che ha per cambiare le cose.
È una serie che tiene in ansia continua, spietata e sanguinolenta, costruita su alcuni personaggi indimenticabili.
© Riproduzione riservata