4 cose da sapere su The White Lotus 3 (finalmente in arrivo!)

Dopo oltre due anni di attesa, The White Lotus 3 è finalmente realtà. La serie diretta da Mike White, infatti, sarà disponibile in esclusiva su Sky e in streaming su Now dal 17 febbraio, in contemporanea con gli Stati Uniti.
Otto episodi che meritano l'attesa e che questa volta, dopo le Hawaii e la Sicilia, ci portano in Thailandia, in un resort dalla forte impronta spirituale e olistica che mira.
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Chi sono i personaggi di The White Lotus 3
Girata tra Koh Samui, Phuket e Bangkok, la serie, ancora una volta, segue le intricate trame di diversi personaggi, tra gli ospiti del The White Lotus e lo staff. Protagonista assoluta, come di consueto, la satira sociale, soprattutto rispetto a un modello di vita occidentale (soprattutto statunitense) votato al successo, alla fama, al potere e al denaro.
Così troviamo la canonica famiglia - padre, madre e tre figli - i Ratliff, votata alla superficialità e al pregiudizio, a eccezione della figlia di mezzo, Piper, la responsabile della scelta di andare in vacanza proprio in Thailandia, in un resort in cui i cellulari sono vietati nelle zone comuni e in cui è caldamente consigliato di lasciarli alla custodia dello staff per l'intera permanenza.
C'è sono poi la coppia male assortita, figura in qualche modo che si ripete come nelle stagioni precedenti seppur con personaggi e storie molto differenti. E poi ci sono le tre amiche di lunga data che si ritrovano per trascorrere di nuovo del tempo insieme e sentirsi di nuovo libere, spensierate e giovani, non fosse per gelosie e falsità reciproche.
Il ritorno di Belinda
Ai nuovi personaggi si affianca il ritorno di una delle figure minori della prima stagione, Belinda, la responsabile della spa del The White Lotus delle Hawaii che era stata "sedotta e abbandonata" da Tanya rispetto al suo piano di aprire un suo centro benessere finanziata dalla cliente.
Belinda si trova nel resort thailandese per imparare nuove tecniche, in una sorta di posizione intermedia quindi tra quella di ospite e di staff.
I punti forti di The White Lotus 3
Come per le precedenti due, anche la terza stagione di The White Lotus si distingue per la vividezza dei colori e la capacità di trascinarti in un clima vacanziero in linea con il posto in cui è ambientata. A ogni episodio viene la tentazione di prenotare il primo volo per la Thailandia e rinchiudersi in un paradiso fatto di natura, calma, sessioni di yoga e massaggi (possibilmente con un margarita e frutta sempre a portata di mano).
Anche questa volta la critica sociale è evidente e tocca un po' tutti gli ambiti della modernità e del periodo che stiamo affrontando e, anzi, questa volta forse di più di altre. Per tutti gli episodi, infatti, si prova un certo fastidio nei confronti dei protagonisti, per la loro insolenza, per la loro ipocrisia. Un meccanismo quasi respingente, non fosse bilanciato da un montaggio in grado di dare respiro e dalle storie delle persone normali, come quella di Gaitok, la guardia di sicurezza del resort, o della stessa Belinda.
Cosa ci ha convinto meno
La struttura narrativa è un po' sempre la stessa e questo è anche un marchio di fabbrica, certo. Eppure a tratti certe dinamiche, arrivati alla terza stagione, sembrano ridondanti. È innegabile la capacità di Mike White di saper dipingere i personaggi, ma nel caratterizzarli per la sua satira si perdono un po' le sfumature. Alcuni personaggi, alcuni rapporti tra loro sono al limite della credibilità. Finché si trattava della sola Jennifer Coolidge e della sua Tanya, lo si poteva anche accettare, se non altro per la sua maestosità recitativa. In questa stagione invece, a tratti, sembra tutto troppo.
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