Escort Boys: gratis su Mediaset Infinity la serie che sdogana il piacere femminile

Sei episodi, quattro affascinanti protagonisti, una fattoria di api sull'orlo del fallimento e un'idea audace. Sono questi gli ingredienti di base della prima, divertente e sensuale, ironica ma anche toccante è profonda, stagione di Escort Boys.
Dimenticate i soliti cliché. La produzione francese, creata da Ruben Alves e ispirata a una serie israeliana, non è solo muscoli scolpiti e scene piccanti. È una vera e propria dramedy - crasi tra comedy e drama - che usa l'escorting maschile come lente d'ingrandimento per esplorare la mascolinità contemporanea e, soprattutto, il desiderio femminile.
La soluzione per salvare le Api
Il palcoscenico è un’assolata Camargue. Al centro della vicenda c'è Ben, costretto a tornare a casa dopo la morte del padre per salvare l'apicoltura di famiglia. Tra debiti e l'ansia dei servizi sociali, l'idea salvifica (e rischiosa) arriva quando scopre che un ex lavoratore arrotondava facendo l'escort. Insieme agli amici Zak, Ludo e Mathias (tutti affascinanti, tutti al verde), Ben si lancia in un'impresa inaspettata.
A dirigere le operazioni c'è la scaltra e maliziosa sorellina di Ben, Charly, che trasforma i quattro "inesperti" ragazzi in veri e propri stalloni pronti a soddisfare le richieste più inattese. Nel mirino? Donne d'affari sole, signore che cercano un'evasione, gruppi per addii al nubilato.
L'ironia pungente e le situazioni al limite dell'assurdo si mescolano a momenti di vera vulnerabilità emotiva, rendendo la serie più profonda di quanto sembri.
Casting wow
Ciò che rende Escort Boys irresistibile è un mix di elementi perfettamente armonizzati. Innanzi tutto, il cast, non solo per la chimica tra i protagonisti, ma anche per la sfilata di cameo stellari che interpretano le esigenti clienti.
Tra queste, l'eterna Amanda Lear, la carismatica Rossy De Palma e la ex Bond girl (Solange, in Casino Royale, accanto a Daniel Craig) Caterina Murino.
Il messaggio (quasi) rivoluzionario
L’altro punto di forza - verrebbe da dire “rivoluzionario” - della serie è il suo tentativo di sdoganare il piacere femminile e raccontarlo senza tabù. Gli "escort boys" imparano a mettersi al servizio delle donne, comprendendo i loro desideri e le loro complessità. È un gioco di ruoli ribaltato, che costringe i protagonisti a mettere in discussione il concetto di mascolinità tossica e il mito dell'amore romantico.
Ne esce una narrazione profondamente attuale, un cocktail esplosivo di dramma, risate, sensualità e riflessioni sociali e sulle dinamiche di genere. Una dramedy in cui l'esuberanza della commedia si combina perfettamente con la profondità del dramma, creando una narrazione coesa e strutturata tra registri opposti.
L'accostamento, per esempio, tra il glamour del lavoro sessuale maschile e il mondo rurale delle api e del miele genera immediatamente una frizione ironica. Come ironica è l'imbranataggine iniziale dei ragazzi che, per quanto fisicamente avvenenti, appaiono in principio goffi, inesperti e pieni di preconcetti quando si interfacciano con le clienti.
Le prime "lezioni" impartite da Charly o le loro reazioni degli escort boys alle richieste inattese delle donne sono una combinazione insieme sexy e imbarazzante, con un umorismo che spesso si basa sullo smascheramento della mascolinità.
Ma sotto la superficie luccicante e i muscoli (in bella mostra), la serie affonda le sue radici in questioni profondamente drammatiche che danno peso emotivo a ogni episodio. Come la faccenda del debito e della responsabilità di Ben verso la famiglia in lutto; ma anche la crisi identitaria, le fragilità, le insicurezze che i protagonisti si trovano a fronteggiare quando iniziano l'attività di escort creano un alone drammatico, serio e credibile, che da' alla serie un tocco di unicità.
In un mondo dove l'industria del sesso, infatti, è quasi sempre raccontata dal punto di vista maschile, Escort Boys ribalta il canone.
Fa anche un ulteriore passo in più: oltre a mostrare donne che pagano per il sesso, va a scavare nelle ragioni per cui lo fanno, trasformando l'atto della transazione in un momento di intensa e spesso di malinconica verità. Questo uso maturo ed efficace del tema eleva la serie ben oltre la semplice commedia erotica. E anche per questo imperdibile.
Non resta allora che vederla tutta di un fiato, gratis, su Mediaset Infinity. La prima stagione completa è finalmente disponibile!
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