La Regina degli Scacchi è la miniserie Netflix più vista di sempre.
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Oltre 62 milioni di utenti hanno già visto la serie e questo fa pensare a un vero fenomeno mondiale.
Beth Harmon scala le classifiche grazie a una storia personale che tiene incollati allo schermo e al fascino magnetico dell’attrice Anya Taylor-Joy.
Ma sapete perché La Regina degli Scacchi ci ha conquistati tutti fin dalla prima puntata? Ecco la risposta della psicologia.
Ecco perché ci è piaciuta così tanto La Regina degli scacchi
(Continua sotto la foto)

Passa il messaggio che c’è sempre un modo per sentirsi meglio
Beth Harmon è una ragazza orfana di una madre psichiatrica.
L’orfanotrofio è un luogo difficile da vivere e così Beth trova il suo rifugio nel gioco degli scacchi.
Questo è il primo gancio di attenzione per chi guarda la serie: la storia ci racconta che anche nelle peggiori delle situazioni abbiamo la possibilità di trovare dei modi per sentirci meglio.
Continuerete a vedere la serie perchè vorrete vedere cosa ne farà di questa passione.

Il riscatto personale è possibile
Quanto ci piace assistere alle scalate.
Vedere come una persona riesce a conquistare una posizione sociale ci fa viaggiare con la fantasia.
Siamo attenti per cogliere quali siano stati i passi decisivi e magari se c’è un modo per replicarli.
Le rivincite piacciono perché fanno percepire la possibilità di essere vincitori.

Scavalca i pregiudizi
Beth harmon impara a muoversi in un mondo profondamente maschilista.
Negli scacchi la figura della donna era mal vista.
Niente scoraggia la protagonista che non dà peso ai pregiudizi ma continua per la sua strada.
Più che concentrarsi sugli altri, Beth si concentra su di sè e arriva alla vetta.

In sintesi: La Regina degli scacchi ci piace perché ci mostra che tutto è possibile, anche quando non sembrano esserci i presupposti e tutto sembra remare contro alla nostra felicità o realizzazione personale.
E questo è un messaggio che ora più che mai ci serve per guardare avanti con ottimismo.
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