L’amica geniale è la serie tv più bella che vedrete quest'autunno
La serie tv L'amica geniale, tratta dagli omonimi libri di Elena Ferrante, è da vedere: ecco trama, cast, curiosità e dove e quando vederla in tv
Non lasciamo indugi: la serie tv tratta dalla quadrilogia di Elena Ferrante è meravigliosa.
L’avevamo immaginato dai teaser, dopo la proiezione dei primi due episodi al Festival del cinema di Venezia, possiamo confermarlo.
L’amica geniale, titolo tratto dal primo dei romanzi della scrittrice sulla cui identità aleggia ancora un’aura di mistero, è tra le serie imperdibili del prossimo autunno.
Prodotta da HBO, RaiFiction e TIMVISION sarà visibile dal 27 novembre 2018 in onda su Rai 1 e in streaming su TIMVISION.
La trama è nota ai fan della saga: quando Elena Greco, ormai settantenne, scopre che la sua amica di una vita, Lila, è scomparsa nel nulla senza lasciare alcuna traccia di sé, decide di scrivere la loro storia, che inizia negli anni ’50 sui banchi di scuola, si snoda tra le vie del rione di Napoli in cui hanno vissuto, subisce dolorose separazioni e burrascosi ritrovamenti.
Elena scrive un racconto che copre circa sessant’anni di vita e, mentre prova a svelare il mistero nascosto dietro a quell’amica così speciale, ci restituisce una fetta della storia del nostro paese.
L’amica geniale è una storia d’amicizia al femminile che non lascia spazio a buonismi, con due personaggi femminili straordinari, trasposti per la tv - almeno fin dove abbiamo visto - in tutto il loro profondo fascino.
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Lenù e Lila: il doppio cast
Elena è la classica brava ragazza: bionda, posata, obbediente, studiosa.
Lila è il suo opposto: capelli corvini, ribelle, geniale.
Elena si deve applicare a scuola per arrivare dove Lila riesce con nulla. Abitano nello stesso rione, sono amiche di cortile.
Elena si avvicina a Lila quando capisce che quella bambina così indipendente e sicura di sé, rappresenta la sua via di fuga da quel posto: solo lei le sarà in grado di fornirle gli stimoli necessari per migliorarsi e dunque crearsi un destino diverso da quello assegnatole in famiglia.
Elena e Lila, nel romanzo, vengono ritratte in epoche diverse delle loro esistenze.
La difficoltà più grande in fase di realizzazione della serie tv era dunque trovare diverse attrici, per i diversi stadi di vita delle ragazze.
Nelle due puntate che abbiamo visto a Venezia 75 le abbiamo conosciute bambine, interpretate dalle perfette Elisa Del Genio e Ludovica Nasti.
Questa seconda in particolare, nel complicatissimo ruolo di Lila, è straordinaria.
Margherita Mazzucco e Gaia Girace saranno invece le due amiche da adolescenti, sempre nella prima stagione della serie.
La scelta di non avere volti noti a interpretare le due protagoniste ci aiuta a entrare appieno nella narrazione filmica, nel racconto di vita drammatico e romantico di queste due giovani donne, nel ritorno alle pagine del libro, quando più volte ce le siamo immaginate ragazze come noi e ora le ritroviamo in volti che non associamo ad altre storie o personaggi.
L’unica critica che ci viene dunque da muovere alla serie tv è la scelta di Alba Rohrwacher come voce narrante e futura Elena della serie, che dal quadro appena proposto si discosta totalmente essendo una delle attrici italiane più usate e conosciute. Ma non mettiamo troppo le mani avanti, siamo certe che avremo modo di ricrederci.
Dal libro alla serie tv: 4 stagioni
La quadrilogia di Elena Ferrante è strutturata in modo perfetto per diventare una serie tv di successo. E così è stato.
Ognuno dei quattro libri - L’amica geniale, Storia del nuovo cognome, Storia di chi fugge e di chi resta, Storia della bambina perduta - può essere trasformato in una stagione e la storia di ciascuno essere divisa in episodi che seguono uno sviluppo cronologico aderente alla storia delle protagoniste.
Il regista Saverio Costanzo non ha stravolto questa struttura narrativa molto solida. Anzi, vi ha aderito completamente e, per onorare l’opera letteraria da cui la serie è tratta, ha diviso la sua narrazione in capitoli.
L’amica geniale di Saverio Costanzo gode di una messa in scena rispettosa dell’immaginario romanzesco da cui è tratta, ma che combacia perfettamente anche al suo modo di far cinema: molto attaccato alla realtà, alla ricostruzione storica e a uno sviluppo introspettivo dei personaggi, le cui esistenze sono indissolubilmente legate al contesto in cui sono calate.
Inoltre, il regista romano ha lavorato benissimo con gli attori: se tutte le protagoniste saranno in grado di far vivere sullo schermo Lenù e Lila come ci sono riuscite le piccole Elisa Del Genio e Ludovica Nasti, L’amica geniale sarà davvero una serie cult.
Scritta dalla stessa Ferrante insieme a Francesco Piccolo, Laura Paolucci e Saverio Costanzo, la serie prodotta tra i tanti anche da Paolo Sorrentino, si posiziona nella serie A delle produzioni televisive su scala mondiale per la qualità pressoché impeccabile con cui è stata realizzata.
Il discorso sul femminile oggi
L’amica geniale non è solo una serie con due tra i personaggi femminili più intriganti, controversi e reali portati sullo schermo a oggi, è anche un racconto su come l’insegnamento e l’istruzione possa spesso cambiare le carte del destino.
Come ha detto Costanzo in conferenza stampa a Venezia, il vero deus ex machina di L’amica geniale è una maestra elementare (interpretata da Dora Romano) che non si rassegna all’idea che le sue migliori allieve non continuino gli studi perché la famiglia non capisce cosa serva far studiare le figlie femmine.
Una serie in cui il valore della conoscenza assume connotazioni sentimentalmente politiche e molto contemporanee.
La produzione colossale
Per questa prima stagione di L’amica geniale, il lavoro produttivo più imponente è stato fatto nella ricostruzione del rione in cui vivono Elena e Lila.
Come ha sottolineato Saverio Costanzo, Elena Ferrante nei suoi libri è stata così meticolosa nella descrizione di ogni aspetto della storia, dal quartiere alla fisicità delle sue protagoniste, che quello che ha dovuto fare lui insieme alla produzione è stato più che altro seguire il flusso.
È bastato vedere le attrici la prima volta ai provini per capire che sarebbero state loro a interpretare Elena e Lila, nonostante un casting durato otto mesi, durante i quali sono stati provinati ben 8000 bambini e 500 adulti.
Per portare in vita il rione napoletano, invece, è stato necessario costruire tutto ex novo: parliamo di 14 palazzine, 5 set interni, una chiesa e un tunnel, per un totale di 20 mila metri quadrati di set realizzati in oltre 100 giorni di lavoro.
Prodotta da HBO, RaiFiction e TIMVISION, insieme a Fandango e Wildside, L’amica geniale è stata interamente diretta dal regista Saverio Costanzo (La solitudine dei numeri primi, In memoria di me, Hungry Hearts) e sarà visibile contemporaneamente a partire dal 30 ottobre 2018 in onda su Rai 1 e in streaming su TIMVISION.
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