Venezia 78: le stelle del cinema tornano a brillare in Laguna
Mancano ormai pochi giorni alla cerimonia inaugurale della 78a Mostra d’Arte Cinematografica Internazionale di Venezia e sui social è già hype per le star presenti sul red carpet o sui titoli che verranno presentati in sala.
Per il secondo anno consecutivo la Mostra, in programma dall’1 all’11 settembre 2021, non si ferma di fronte alla pandemia: alle misure di prevenzione già applicate con rigore e fermezza nel 2020, si aggiungono il green pass obbligatorio o il tampone negativo entro 48 ore.
Accorgimenti che non impediranno ad appassionati, curiosi e addetti ai lavori di approdare al Lido veneziano con lo stesso entusiasmo dell’era pre-Covid. E a giudicare dall’assalto di questi giorni alla biglietteria online per conquistare una poltrona alle proiezioni ufficiali, sembra ci sia tantissima voglia di grande cinema.
I film in concorso
Quella annunciata dal direttore Alberto Barbera nella consueta conferenza stampa di metà luglio è, sulla carta, una delle edizioni più ricche ed eterogenee di sempre. Vedremo il ritorno in laguna delle grandi produzioni mainstream hollywoodiane, i film italiani più attesi, fino al cinema d’autore europeo e internazionale meno conosciuto, da cui ci aspettiamo sorprese e la scoperta di nuovi talenti.
Ad aprire le danze del Concorso Ufficiale sarà Madres paralelas di Pedro Almodóvar, in gara per il Leone d’Oro dopo 33 anni di assenza dalla kermesse veneziana. Il film racconta la storia di due donne, un’adolescente e una matura, che condividono una stanza di ospedale mentre stanno per diventare madri.
La pellicola, anticipata da un poster bellissimo ed evocativo, ha per protagonista Penélope Cruz, musa del passionale regista spagnolo. L’attrice raddoppierà la sua presenza sul red carpet veneziano con Competencia oficial, sempre in concorso, degli argentini Gastón Duprat e Mariano Cohn, una commedia brillante sul narcisismo che affligge il mondo dello spettacolo.
Fra i film più attesi del concorso c’è sicuramente Power of the dog di Jane Campion, la leggendaria regista di Lezioni di Piano. Un dramma in costume ambientato nel Montana degli anni ‘20 con Kirsten Dunst, Jesse Plemons e Benedict Cumberbatch nell’insolito ruolo di un uomo violento.
Grande curiosità anche per The lost daughter, debutto dietro la macchina da presa per l’attrice Maggie Gyllenhaal. Tratto dal romanzo di Elena Ferrante “La figlia oscura”, il film vanta un cast affascinante: il premio Oscar Olivia Colman, Dakota Johnson e il giovane Paul Mescal, lanciato dalla serie tv “Persone normali”.
Il 3 settembre occhi puntati su Kristen Stewart e la sua interpretazione di Lady Diana in Spencer di Pablo Larraín. Il grande regista cileno si è già cimentato in un biopic non convenzionale su Jackie Kennedy con protagonista Natalie Portman, presentato sempre a Venezia nel 2016. Siamo certe che restituirà al pubblico una Diana inesplorata colta nel momento più difficile della sua vita.
Fra i ritorni in laguna segnaliamo anche quello del veterano Paul Schrader (il regista di “American gigolo”!) che dirige Oscar Isaac in The card counter, la talentuosa Ana Lily Amirpour con Mona Lisa and the blood moon, Lorenzo Vigas (Leone d’Oro nel 2015 con “Ti guardo”) con La Caja e Stéphane Brizé che in Un autre monde esplora ancora una volta gli aspetti più critici del mondo del lavoro insieme al suo attore feticcio Vincent Lindon. Dalla Francia anche il film in costume Illusion Perdues di Xavier Giannoli con Benjamin Voisin e l’ex enfant prodige Xavier Dolan e soprattutto L’evenement di Audrey Diwan, tratto dal memoir di Annie Ernaux sul suo aborto clandestino nella Francia del 1963.
Gli italiani
Questa edizione sarà sicuramente ricordata come quella con la più numerosa presenza di titoli italiani, a confermare il buono stato di salute dell’industria cinematografica di casa nostra. Solo in concorso se ne contano cinque: il 2 settembre sarà presentato È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, in cui il regista napoletano promette di tornare alle atmosfere più intime e personali dei suoi primi lavori. Il film racconta la storia di Fabietto (Filippo Scotti), un ragazzo che cresce nella Napoli degli anni Ottanta e sogna di incontrare il suo mito: Diego Armando Maradona.
Due giorni dopo sarà il turno di Il buco di Michelangelo Frammartino, autore di un cinema contemplativo fuori dagli schemi, dove la protagonista della pellicola è una delle grotte più profonde al mondo: l’Abisso del Bifurto nell’altopiano del Pollino in Calabria. A contendersi il Leone saranno anche i fratelli D’Innocenzo che, dopo il successo di Favolacce, tornano a collaborare con Elio Germano, protagonista assoluto del misterioso America latina. Non si conoscono ancora i dettagli della trama e i registi lo hanno definito "Una storia d'amore, e come tutte le storie d'amore quindi un thriller".
Il 7 settembre sarà il giorno di Mario Martone che presenta Qui rido io, un omaggio ad Eduardo Scarpetta, grande attore comico e commediografo della Napoli dei primi del ‘900 interpretato dall'infaticabile Toni Servillo, al Lido con ben tre opere. A chiudere la cinquina del concorso è Freaks Out, attesissima opera seconda di Gabriele Mainetti che, dopo il successo travolgente di Lo chiamavano Jeeg Robot, torna alla carica con un kolossal ambizioso ambientato nella Roma del 1943 occupata dai nazisti. Il film segue le vicende di un gruppo di freaks del circo; quattro personaggi unici che si troveranno a fronteggiare la Storia in un’avventura tra Spielberg e Tarantino.
Grande attesa e curiosità anche per titoli italiani presenti nelle sezioni collaterali: Mondocane di Alessandro Celli, thriller distopico con la superstar Alessandro Borghi, La scuola cattolica di Stefano Mordini tratto dall’omonimo romanzo di Edoardo Albinati sul delitto del Circeo (nel cast Benedetta Porcaroli, Jasmine Trinca, Valentina Cervi, Valeria Golino e Riccardo Scamarcio), Il paradiso del pavone di Laura Bispuri con Alba Rohrwacher, Maya Sansa e Dominique Sanda, Atlantide di Yuri Ancarani, documentario dedicato ai giovani lagunari di Venezia, La ragazza ha volato di Wilma Labate scritto dai fratelli D’Innocenzo.
Fuori concorso
Il ritorno al Lido delle grandi major americane è un chiaro segnale di fiducia nei confronti della Mostra, considerata ormai la più importante vetrina internazionale del cinema hollywodiano e da anni trampolino di lancio per la corsa agli Oscar.
Nella sezione Fuori Concorso troviamo alcuni tra i titoli più attesi dal pubblico: parliamo di Dune di Denis Villeneuve, nuova versione cinematografica del romanzo sci-fi di Frank Herbert e reboot del film di David Lynch. Protagonista una delle coppie più cool del cinema mondiale, Timothée Chalamet e Zendaya, affiancati da un cast stellare composto tra gli altri da Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Jason Momoa e Charlotte Rampling.
The Last Duel di Ridley Scott, dramma medievale con Adam Driver, Matt Damon, Jodie Comer e Ben Affleck. Last Night in Soho di Edgar Wright, musical dalle tinte horror con due astri nascenti come Anya Taylor-Joy (Emma, La Regina degli Scacchi) e Thomasin McKenzie (Jojo Rabbit, Old). Ai contenders per gli Oscar 2022 si affiancheranno Halloween Kills, ultimo capitolo della saga slasher sull’assassino senza volto Michael Myers, con Jamie Lee Curtis premiata con il Leone d’Oro alla carriera, e infine Scenes from a marriage, mini serie di Hagai Levi prodotta da HBO con Jessica Chastain e Oscar Isaac ispirata all’omonimo film per la tv di Ingmar Bergman.
Oltre ai grandi nomi di richiamo, ci sarà la possibilità di scoprire nuovi autori e sguardi diversi con la sezione Orizzonti che si occupa di introdurre al pubblico opere meno convenzionali e più sperimentali. E poi le due sezioni autonome e parallele come la Settimana della Critica, che ogni giorno presenta un’opera prima, e le Giornate degli Autori, rassegna di ricerca e innovazione focalizzata sul cinema indipendente.
Sembra che questa edizione del Festival di Venezia abbia tutte le carte in regola per non sfigurare con quelle del passato e promette grandi emozioni in sala e tanto glamour sul red carpet. Con la speranza che il successo della Mostra invogli il pubblico a tornare al cinema e dia una grande spinta per il ritorno alla normalità dopo due stagioni di crisi e sofferenza di tutto il mondo della cultura. Per ora è tutto, ci risentiamo con gli aggiornamenti quotidiani dal Lido. W il cinema! W Venezia!
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