** AGGIORNATO AL 27 APRILE **
Con il nuovo Decreto per la fase 2, che entrerà in vigore il 4 Maggio, si può correre e passeggiare anche lontano da casa; vanno mantenute però le distanze di sicurezza (di almeno due metri se si corre, uno se si passeggia) e, per quanto riguarda la corsa, si deve andare da soli. In compenso, chi fa jogging non è tenuto a indossare la mascherina.
** Cosa si può fare dal 18 Maggio: guida pratica (in parole semplici) **
Si legge:
«È consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività».
** Cosa si può fare dal 4 Maggio: guida pratica alla Fase 2 **
Dunque:
- Si può correre: da soli, mantenendo le distanze di due metri, senza mascherina
- Si può passeggiare: obbligo di mascherina, distanza di sicurezza di un metro.
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Riaprono anche parchi, ville e giardini, a meno che il Sindaco del proprio Comune non disponga diversamente.
Rimane il divieto di assembramento, quindi no alle passeggiate in più di tre persone, anche dello stesso nucleo famigliare, ma si potrà tornare a camminare anche lontani da casa per il piacere di farlo (e non solo per comprovate esigenze e necessità), in quanto rientra nell'attività motoria.
Rimangono ancora chiusi (a eccezione che per gli atleti professionisti) palestre, centri sportivi, piscine e centri benessere - per i quali non c'è ancora una data di apertura (anche se qualcuno ipotizza possa essere l'8 Giugno).
(Sotto la foto quanto è stato in vigore fino a questo momento)

** Aggiornamento del 1 APRILE **
Una nuova circolare del Viminale inviata ai Prefetti (e pubblicata sul sito del Viminale) specifica in data 31 Marzo che passeggiare, soli e vicino a casa, è consentito, col divieto però di accedere a parchi, ville e giardini pubblici.
Si legge: «L'attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all'attività sportiva (jogging)».
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Sì alle passeggiate, dunque, anche con il figlio minore, ma solo «in prossimità della propria abitazione. Resta vietato svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto e accedere a parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici».
La mattina seguente (1 Aprile) una precisazione del Ministero dell'Interno: «Si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai Decreti del Presidente del Consiglio: per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute».
La circolare di fine Marzo dunque non allargava la possibilità di uscire di casa, ma aveva solo l'obiettivo di chiarire quanto già decretato.
Uscire da casa si può solo se ce n'è motivo e si resta nei pressi della propria abitazione.
** A seguire trovate quanto in vigore a partire dall'11 Marzo **
Il Governatore della Lombardia Attilio Fontana ha firmato un'ordinanza regionale per predisporre una stretta ancora maggiore in Lombardia rispetto al resto d'Italia.
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Ora, dunque, in Lombardia vige «il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all'aperto, anche singolarmente».
L'ordinanza entra in vigore domani (Domenica 22 Marzo) ed è valida - salvo diverse disposizioni legate all'evoluzione della situazione epidemiologica - fino al 15 Aprile.
Per il resto d'Italia, a meno di restrizioni specifiche della Regione o del proprio Comune rimane valido quanto segue qui sotto.
** AGGIORNAMENTO DEL 20 MARZO **
Una nuova stretta del Governo sotto forma di ordinanza firmata nella sera di Venerdì 20 Marzo da Roberto Speranza, Ministro della Salute, limita ulteriormente gli spostamenti e i movimenti al di fuori della propria abitazione.
«Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sono adottate, sull'intero territorio nazionale, ulteriori misure», che per quanto riguarda lo sport all'aperto sono:
- è vietato l'accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici;
- [...] Resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona.
Quindi niente divieto di correre per ora, nonostante le numerose critiche al sovraffollamento dei parchi da quando è iniziata la quarantena, ma un ulteriore giro di vite per cercare di far capire alle persone quanto sia importante in questo momento restare a casa, e limitare allo stretto necessario le uscite.
Oltre che a una nuova indicazione: che l'attività motoria sia svolta nei pressi della propria abitazione. (Dove con "pressi" c'è chi parla di quartiere e chi di un raggio di 300 metri da casa, a seconda della Regione, del Comune e della persona interpellata).
** Si può passeggiare, fare la spesa e portare fuori il cane, ma solo nel proprio quartiere **
Fatto sta che «C'è troppa gente in giro», urlano gli specialisti, preoccupati che questo possa vanificare lo sforzo di tutti e chiedendo ai runner di limitare le loro uscite allo stretto necessario, rinunciando a qualcosa per il bene comune.
** Le migliori app per allenarsi a casa **
«Credo che nelle prossime ore bisognerà prendere in considerazione la possibilità di porre il divieto completo di attività all'aperto», ha dichiarato parlando dell'emergenza per il contenimento dei contagi Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport, mercoledì.
«Abbiamo lasciato questa opportunità perché ce lo consigliava la comunità scientifica, ma se l'appello di restare a casa non sarà ascoltato saremo costretti a porre un divieto assoluto».
«Hanno fatto bene i sindaci a chiudere i parchi, ma non possiamo essere più chiari di così», ha spiegato Spadafora ad Agorà, su Rai 3.
«Non vedo questa esigenza (di correre, ndr) proprio in questa settimana, che la comunità scientifica ci dice essere la più critica a livello di picchi, mettendo a rischio se stessi e gli altri. Si può evitare. Ci sono troppe persone che sembrano ancora sottovalutare i rischi che sta correndo il paese».
Ma facciamo un passo indietro.
** A seguire quanto è stato in vigore fino al 18 Marzo **
Il Decreto emanato nella serata dell'11 marzo non parlava espressamente dello sport all'aperto, e lasciava aperte alcune contraddizioni su quello che si poteva effettivamente fare e non fare, visto che lasciava intendere (senza però scriverlo) che fosse vietato correre e passeggiare all'aperto.
Il decreto precedente infatti lasciava la possibilità di passeggiare e correre all'aperto, con l'obbligo di andare da soli e di mantenere le distanze di sicurezza dagli altri.
Mentre dal 12 Marzo, e fino al 25, la parola d'ordine è RIMANERE A CASA
Si legge infatti che per muoversi, anche a piedi, serve avere il modulo dell'autocertificazione e una giustificazione valida per motivare lo spostamento (acquisto di beni alimentari, farmaci, prodotti di prima necessità).
E che chi non rispetta le disposizioni può essere denunciato in base all'articolo 650 del codice penale per reati legati alla tutela della salute pubblica.
Ne consegue che sembrerebbe vietata ogni forma di attività all'aperto non giustificata.
Tuttavia un primo chiarimento era arrivato già nel pomeriggio di Giovedì scorso da Sandra Zampa, sottosegretario alla Salute, che su Twitter ha scritto:
«Lo sport e le attività motorie svolte negli spazi aperti sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. In ogni caso bisogna evitare assembramenti».
E lo stesso hanno confermato fonti dal Viminale in serata.
Rimane però valido quanto affermato da Angelo Borrelli, capo della Protezione civile:
«Il consiglio che mi sento di dare è: uscire per lo stretto necessario e indispensabile. Anche chi va a piedi deve portare l'autocertificazione».
Insomma, a voler trarre una conclusione la risposta è che, al momento niente vieta corsa e passeggiate, ma queste sono da limitare allo stretto indispensabile: no alla passeggiata per passare il tempo, sì a quella per sgranchire le gambe e non impazzire in casa o per portare giù il cane.
In caso di ulteriori precisazioni in merito dal governo aggiorneremo l'articolo non appena disponibili.
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Allenarsi a casa: esercizi e le migliori app
Molti centri sportivi, trainer, palestre e scuola di varie discipline (dallo yoga al thai chi, etc) chiuse al pubblico per l'emergenza Coronavirus hanno già avviato corsi in diretta Facebook e Instagram per coinvolgere i propri clienti (e non solo) in attività virtuali di gruppo.
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Si tratta di fare spazio in camera o in salotto, srotolare il tappetino, procurarsi una corda per saltare, qualche peso o un elastico, sintonizzarsi al giorno e orario prestabilito, far partire il corso in diretta social (o in streaming) e iniziare a faticare.
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Si può andare in bicicletta, ma solo per gli spostamenti necessari
Con l'aria che tira, una pedalata all’aria aperta potrebbe aiutare a svuotare la mente.
Purtroppo per quanto sia ammessa come forma di trasporto per gli spostamenti necessari (andare a lavoro, tornare al proprio domicilio, andare a fare la spesa), è fortemente sconsigliata per evitare ogni rischio di caduta - con conseguente necessità di personale sanitario che al momento non è disponibile perché impegnato nell'emergenza Coronavirus.
Nel caso in cui aveste necessità di usarla, fatelo nel rispetto delle regole della distanza di sicurezza dalle altre persone.
(Nel rispetto della propria salute e di quella di tutti, si raccomanda di rispettare la regola del buon senso. In queste settimane di emergenza si consiglia di uscire di casa il meno possibile e, dove necessario, di attenersi rigorosamente alle raccomandazioni fornite dal Ministero della Salute per la prevenzione e il contrasto del contagio da Coronavirus).
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