La Casa di Carta, Lupin e gli altri: ecco perché ci piacciono le serie tv in cui stiamo dalla parte dei "cattivi"
Avete notato che molte tra le serie tv di successo degli ultimi anni avevano come protagonisti dei "cattivi"?
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La casa di Carta, Dexter, Lupin, Breaking Bad o Prison Break sono solo alcuni degli esempi che potremmo fare pensando a serie tv in cui abbiamo tifato per ladri, delinquenti o addirittura assassini.
Ma com'è possibile?
Sono dalla parte del torto eppure abbiamo tifato, abbiamo pianto e ci siamo arrabbiati a ogni ostacolo che trovavano sul loro cammino.
Niente di (troppo) strano.
Ecco perché stiamo dalla parte dei cattivi (secondo la psicologia)
(Continua sotto la foto)
Saranno davvero cattivi?
Il punto di partenza è che non vediamo questi personaggi come cattivi, anzi.
Prendiamo La Casa di Carta: in questo caso è lo Stato a essere dipinto come il cattivo.
La stessa cosa avviene con Lupin, sono altre persone che hanno incastrato il padre, motivo per cui lui vuole vendicarlo.
E Walter White? Il suo è il riscatto più grande perché avviene nei confronti della morte.
Insomma tutti lottano per una buona causa e questo ci porta a giustificarli.
Alcuni loro lati fanno parte di noi
I cattivi delle serie tv hanno lati caratteriali che ritroviamo anche in noi stessi.
La voglia di farsi valere, il bisogno di riscatto e l’essere pronti a lottare contro tutti, ad esempio.
C’è qualcosa in questi personaggi che ci affascina e attrae.
Sono proprio quei lati che riflettono come siamo fatti noi.
Sentiamo il loro bisogno di riscatto
Quando vediamo i personaggi delle serie tv fare cose sbagliate per una buona causa, ci avviciniamo a loro.
Sì, perché quasi sempre vivono situazioni difficili verso le quali sentiamo che meritano un riscatto, poco importa come.
E così finiamo per tifare per loro e con loro, ma attenzione... la soglia non deve mai essere superata altrimenti la delusione sarà dietro l’angolo.
E a quel punto il tifo si potrebbe trasformare in rabbia.
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