Fashion Pills: cos'è successo questa settimana nel mondo della moda in 7 news

A Natale il lusso è nei dettagli: pelle che racconta artigianalità, linee pulite, materiali che scaldano e durano. È il momento dei capi pensati bene, quelli che restano oltre le feste e costruiscono uno stile personale, silenzioso, consapevole. #FashionPills
Fashion Pills: Lunedì e Marella ART.365 secondo la visione di Gabrielle Caunesil
(Credits: courtesy of press office)
Marella inaugura la festive season con una capsule Selected By firmata da Gabrielle Caunesil, che intreccia il suo stile francese all’eleganza sartoriale dell’ART.365. Gli scatti ambientati nella sua casa sul Lago Maggiore rivelano una femminilità naturale, pulita, mai costruita.
La palette alterna bianco e nero iconici a un rosso vibrante da holiday season e a un castagna caldo, mentre fiocchi oversize e dettagli dorati accendono la silhouette. Una collezione pensata per fluire con grazia dalle feste alla nuova stagione PE26.
Gabrielle, parigina con un percorso internazionale tra moda, beauty e interior, porta in questa capsule il suo sguardo contemporaneo e raffinato. #MarellaVibes
Fashion Pills: martedì e la pelle, il carattere e la sostanza di VEIGA MILANO
(Credits: courtesy of press office)
C’è qualcosa di sorprendentemente onesto in Veiga Milano: niente fronzoli, solo pelle lavorata come si deve, tra Toscana e Veneto, dove l’artigianalità non è storytelling ma pratica quotidiana.
Ida Antonelli costruisce un guardaroba essenziale fatto di nappa, suede, shearling e pellami certificati LWG, scelti con cura e pensati per durare più di una stagione.
Le linee sono pulite, contemporanee, senza pose: blazer che cadono bene, pantaloni che seguono il corpo senza irrigidirlo, mini e bomber che trovano quel punto d’equilibrio tra femminilità e presenza. La palette resta minimal, ma il su misura permette di giocare con nuance e dettagli senza perdere identità.
Un brand giovane ma lucidissimo: qualità silenziosa, lusso che non deve dimostrare nulla, capi che diventano immediatamente “propri”. Per chi cerca il Made in Italy autentico, questo nome è da tenere d’occhio. #GraziaApproved
Fashion Pills: Mercoledì e Tiffany & Co. Montenapoleone: il nuovo gioiello premiato dal Prix Versailles
(Credits: courtesy of press office)
La boutique Tiffany & Co. di Via Montenapoleone conquista il titolo di World’s Most Beautiful Emporium 2025, il massimo riconoscimento del Prix Versailles.
Un premio che celebra non solo l’eleganza dello store, ma la capacità della Maison di trasformare Palazzo Taverna — capolavoro neoclassico del 1835 — in un luogo di pura meraviglia.
La facciata, con le lunette in vetro firmate Venini da un disegno di Gio Ponti e le vetrine ispirate a Michelangelo Pistoletto, intreccia heritage italiano e spirito artistico internazionale.
Con oltre 1.200 metri quadrati, è lo store Tiffany più grande d’Europa: un percorso immersivo curato da Peter Marino, dove arte, architettura e alta gioielleria dialogano senza sforzo.
All’interno, opere di Pistoletto, Fischer, Arsham e Schnabel accompagnano i visitatori dalla High Jewelry alle icone della Maison, fino agli spazi dedicati a Elsa Peretti e all’universo All About Love. Una scala di vetro scolpita dalla luce, un patio con bar e sculture contemporanee completano l’esperienza.
Un luogo che non si limita a vendere gioielli, ma racconta quasi due secoli di storia Tiffany e il suo profondo legame con Milano. #TiffanyMilanoElegance
Fashion Pills: Giovedì e eleganza in altitudine con ALO Atelier
(Credits: courtesy of press office)
ALO firma un nuovo capitolo con Atelier, la collezione luxury che fonde materiali nobili e spirito performance. Lana italiana, seta liquida e cashmere impalpabile costruiscono un guardaroba che scivola dall’après-ski alla sera con naturalezza assoluta.
Il Polar Star Ski Suit porta sulle piste un’estetica sofisticata, mentre il cashmere avvolge le notti davanti al camino e i set in seta diventano l’alleato perfetto per una cena romantica. Le nuance — Ivory, Pink Champagne, Alpine Cocoa, Oat Heather — compongono una palette vellutata, studiata per essere mixata in ogni contesto, ad ogni altitudine.
La capsule arricchisce anche il mondo accessori: nuove tonalità limited della ALO Bag Collection, l’esordio della Voyage Duffle in Luxe Suede e il primo ALO Classico Faux Fur Sandal.
Un concetto di lusso che guarda alla montagna ma conquista ovunque: perché con ALO Atelier il glamour non conosce stagioni. #AloAtelierLuxury
Fashion Pills: Venerdì e Castañer x Casilda... il romanticismo artigianale torna a brillare
(Credits: courtesy of press office)
Castañer e Casilda se Casa rinnovano la loro unione con una collaborazione che celebra semplicità, materiali naturali e autenticità.
Dopo il successo del debutto 2022, la collezione cresce con cinque nuovi modelli e due famiglie inedite — rafia e jacquard di cotone — per un totale di undici proposte, disponibili dal 27 ottobre in boutique e online.
La capsule reinterpreta i codici iconici di Castañer in chiave bridal moderna: linee pulite, juta e rafia che raccontano una bellezza essenziale, pensata per donne che amano l’artigianalità vera e il fascino discreto dei dettagli.
La storia del brand risuona in ogni paio: dal primo laboratorio del 1927 alle celebri zeppe create negli anni ’70 con Yves Saint Laurent, fino a una rete globale di boutique che mantiene intatto il savoir-faire di quindici mani artigiane.
Casilda se Casa, nata dal progetto editoriale di Cristina Ruiz Montesinos, continua la sua missione: offrire ispirazione autentica e romantica alle spose contemporanee.
Una collaborazione che parla d’amore, radici e stile senza tempo. #CastanerLoveStories
Fashion Pills: Sabato e Mabina Gioielli x Federica Nargi: Roma diventa gioiello
(Credits: courtesy of press office)
Mabina Gioielli dedica alla Città Eterna una collezione che è insieme omaggio, racconto e dichiarazione d’amore.
Roma nasce dallo stile di Federica Nargi e dal suo legame profondo con la capitale, trasformando architetture, luci e dettagli urbani in un unico modello di orecchini declinato in più varianti, tutte pensate per raccontare sfumature diverse di femminilità.
Le superfici rigate ricordano il travertino al tramonto, i pavé di zirconi catturano i riflessi delle fontane e delle facciate storiche, mentre le finiture in argento bianco o dorato evocano i contrasti della città: ombra e luce, tradizione e modernità, forza e grazia.
È una collezione che attinge al cuore di Roma e alla sua poesia quotidiana, trasformandola in un gesto prezioso. Un inno alle donne che vivono con intensità, portando con sé la loro luce — proprio come la città che le ispira. #MabinaRoma
Fashion Pills: Domenica e Arja Cajo con l’arte che si fa stoffa
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Arja Cajo debutta con un linguaggio tutto suo: quello in cui la fotografia diventa trama, colore, sensazione.
Viola Cajo De Cristoforis parte dalle sue immagini macro — petali, foglie, frammenti di natura — e le trasforma in stole morbide e luminose, realizzate in Modal e cachemire, interamente Made in Italy.
Il progetto racconta una femminilità autentica, inclusiva, fatta di piccoli gesti e grande sensibilità. L’atelier milanese Arja di Casa è più di uno spazio creativo: è un luogo di ascolto, incontri, workshop, dove la moda torna a essere relazione.
Alla dimensione artistica si affianca quella sostenibile: packaging riciclabile, materiali responsabili e la Foresta Arja Cajo in Tanzania, nata con Treedom, che ripopola le mangrovie e rimette al centro il legame con la natura.
Una collezione che non vuole “decorare”, ma avvicinare: un accessorio che diventa messaggio, carezza, appartenenza. #ArjaEssentials
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Le persone più stilose del 2025? Ecco chi sono secondo il New York Times
Dicembre è il mese dei bilanci per antonomasia e anche nel mondo della moda si tirano le somme sull’anno appena trascorso e si celebrano i protagonisti che hanno influenzato le tendenze e fatto parlare di sé.
Chi sono state le personalità più influenti del 2025, capaci di ridefinire il concetto di stile e di espressione di sé?
A rispondere a questa domanda ci ha pensato il New York Times, che ha stilato la classifica delle 67 persone più stilose dell’anno.
A conferma del fatto che lo stile è soggettivo e può esprimersi in mille modi diversi, alcune di loro sono state scelte per gli abiti che hanno indossato, altre per il taglio di capelli o anche solo per i gesti e gli atteggiamenti che hanno avuto in determinate situazioni.
Ed è così che nella classifica del New York Times ci sono persone che hanno lasciato il segno sui tappeti rossi, nei campi sportivi, sui palchi e sugli schermi, ma anche oggetti che hanno dettato tendenza e che hanno conquistato l’immaginario collettivo.
Chi spicca in questa lunga lista di persone più stilose del 2025? Da Carlos Alcaraz, grazie al suo hair look color platino, ai Labubu, i celebri pupazzi da collezione che si attaccano alle borse: i nomi presenti nella classifica sono ben 67.
Noi abbiamo abbiamo selezionato alcuni di quelli che hanno lasciato un’impronta davvero indelebile in questo 2025. Scopriteli nella gallery a seguire.
7 grandi nomi presenti nella classifica del New York Times con le persone più stilose del 2025
01. Jennifer Lawrence
Considerata una delle grandi regine dello street style di quest’anno, Jennifer Lawrence ha regalato grandi soddisfazioni anche sui red carpet. Non a caso svetta in cima alla classifica dei personaggi più stilosi del 2025 del New York Times.
02. A$AP Rocky
A$AP Rocky è sicuramente uno dei nomi del momento. Con i suoi look si è fatto notare a grandi eventi come il Met Gala e il Festival di Cannes, è diventato il nuovo brand ambassador di Chanel e lo abbiamo visto nello speciale corto con Margaret Qualley che ha accompagnato l'ultima collezione Métiers d’Art 2026 della Maison: non poteva che esserci anche lui nella classifica delle persone più stilose del 2025.
03. Rosalìa
Fresca del lancio del suo nuovo album Lux, Rosalía è diventata in pochi anni molto più di una semplice popstar, ma una vera e propria icona di stile che sta riscrivendo i codici della moda contemporanea. E i look che ha sfoggiato quest’anno non hanno mai deluso.
04. Carrie Bradshaw in "And Just Like That"
Il 2025 sarà ricordato anche per l’ultima stagione di And Just Like That, il seguitissimo spin-off di Sex and the City. Con la chiusura della terza stagione, abbiamo dovuto dire addio a Carrie Bradshaw, uno dei personaggi più amati di sempre, che negli anni ci ha regalato look semplicemente iconici. Proprio per gli outfit indimenticabili sfoggiati nella serie, il New York Times l’ha inserita nella sua classifica delle personalità più stilose dell’anno.
05. Sabrina Carpenter
Anche Sabrina Carpenter quest’anno è finita spesso sotto ai riflettori con i suoi look. L’abbiamo vista alternare outfit audaci e scenografici sul palco e mise più sofisticate ed eleganti sui red carpet e in front row. Spesso ha scelto il giallo burro, colore che è diventato un tratto distintivo del suo stile durante questo 2025.
05. Matthieu Blazy e Awar Odhiang
Il New York Times ha ritenuto memorabile, quasi quanto gli outfit visti in passerella, il momento in cui Matthieu Blazy ha concluso la sua prima sfilata per Chanel alla Paris Fashion Week abbracciando gioiosamente Awar Odhiang, la modella che ha chiuso lo show. Un momento che è finito dritto dritto in classifica.
07. Cardi B
Tra le persone più stilose dell'anno, anche Cardi B che si è distinta per il suo stile audace. La cantante, infatti, quest'anno ha attirato l’attenzione anche in tribunale, presentandosi al processo civile per aggressione a Los Angeles con look super griffati, firmati da grandi nomi della moda come Giambattista Valli e Jacquemus, che non sono passati inosservati.
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Guardaroba e dress code: i tips dell'esperta del galateo Elisa Motterle
Per molti, al giorno d'oggi, il concetto di dress code può apparire come anacronistico. In una società sempre più ibrida, dove le occasioni si contaminano, si esce al mattino per andare al lavoro e si va direttamente a cena, vestirsi al mattino, tenendo presente comodità, stile personale e, giustamente, dove si va e cosa si fa, è un impresa sempre più complessa.
Che si lavori in ambienti particolarmente formali, che si partecipi spesso a eventi speciali o anche solo per interesse personale, sono sempre di più le persone che desiderano approfondire l'argomento "guardaroba". Sì perché quello che indossiamo dice molto di noi, molto di più di quanto pensiamo! E non sempre è facile districarsi tra mille regole.
Questo abito è adatto per il giorno? Gli stivali si possono portare anche di sera? Perché non ci si veste di nero a una cerimonia? E cosa distingue un dress code business formal da uno smart casual?
A queste e a moltissime altre domande risponde quotidianamente Elisa Motterle, esperta di galateo contemporaneo, founder della Italian Etiquette Society, prima realtà italiana interamente dedicata alla formazione su buone maniere, soft skills e cultura comportamentale.
Con un passato nel mondo della moda, Elisa ha una formazione tecnica e specifica appresa e perfezionata presso eccellenze del settore come The British Butler Institute e l'Institut Villa Pierrefeu di Montreux (luoghi dove si forma il personale che lavora per le case regnanti d'Europa e non solo!) che l'ha portata a essere il punto di riferimento, anche grazie ai social, per per un pubblico molto ampio che le scrive per risolvere piccoli e grandi dubbi su tutto quello che concerne il galateo oggi.
Motterle collabora con aziende e grandi gruppi e, tra le moltissime cose di cui si occupa, tiene anche una serie di workshop in collaborazione con Pineider, il marchio storico fiorentino nato nel 1774 e specializzato in articoli di cartoleria e pelletteria di lusso.
Tra questi sette incontri, avvenuti nell'elegante negozio del brand in via Manzoni e che spaziano dall'attenzione nell'ambito lavorativo, al galateo digitale al viaggiare con stile, abbiamo avuto il piacere di partecipare a quello a tema Dress Code, dedicato proprio alle regole dell'abbigliamento e all'eleganza vista come vera comunicazione non verbale.
Abbiamo quindi scoperto cosa si intende con questo termine (in origine, un insieme di codici d'abbigliamento legati a una determinata organizzazione come ad esempio i membri del clero o o dell'esercito), quali sono le differenze tra le varie tipologie, che siano essi professionali - ovvero inerenti al mondo del lavoro - o sociali - ovvero legati a occasioni come cerimonie etc, e quali sono i capi fondanti per ogni categoria. Siamo partiti dall'eleganza e formalità più "alta" del white tie riservato a cerimonie di Stato e abbiamo esplorato le declinazioni del dress code in ambito lavorativo declinazioni: dal business formal (ormai ristretto a pochi ambienti, come finanza e politica) al business casual molto diffuso oggi.
E ovviamente ci ha illustrato alcune semplici premesse da tenere a mente, una su tutte, sempre: ricordarsi dove stiamo andando e di che occasione si tratta! Un bel look con un completo, perfetto per l'ufficio, anche sofisticato, potrà ancora andare bene per una cena o un'occasione serale, ma certo non sarà indicata per un evento più specifico - come un invito matrimonio!
Abbiamo colto l'occasione per fare qualche domanda a riguardo ad Elisa Motterle e chiesto qualche consiglio "smart" per orientarsi:
(Il Principe e la Principessa del Galles, William e Kate, alla cena in onore del Presidente tedesco a Londra, sono un esempio dell'eleganza e della formalità del "white tie": alta uniforme, abiti lunghi per le signore, onorificenze e gioielli a profusione. Si tratta del dress code "sociale" più "alto", riservato alle occasioni di Stato o alla cerimonia del Nobel @GettyImages)
Il dress code, che sia esso sociale o professionale, è un linguaggio che risente dei forti cambiamenti della società: quali sono, secondo te, le regole su cui non transigere e quali invece su cui si può soprassedere (di poco, almeno)?
ll dress code è un linguaggio, e come qualunque lingua si evolve e si contamina. Oggi non parliamo né vestiamo come negli anni ‘50... Però, anche in questo continuo mutamento, ci sono dei punti fissi (come le regole base della grammatica) che per me, nel vestire sono: cura, pulizia, coerenza con il contesto e con quello che si è. Tutto il resto si può negoziare!
Le micro-trasgressioni ben gestite, soprattutto al di fuori dei contesti ultra formali, oggi aggiungono personalità: il sandalo elegante d’inverno, il blazer un po’ più morbido del previsto, il colore leggermente fuori tema... tutto si può fare, purché sia una scelta consapevole e non un incidente. Quello su cui invece non soprassiedo mai è la sciatteria (vestimentaria, ma anche ideologica): la filosofia per cui “io sono così” diventa un alibi per presentarsi come se si fosse appena scesi dal furgone del trasloco. Lì, mi dispiace, il dress code vince a mani basse.
Nella tua professione ti trovi spesso a collaborare con le aziende: quali sono gli errori di stile più comuni che hai incontrato nel dress code professionale?
Gli errori più comuni, nelle aziende, non sono quasi mai “la camicia sbagliata” ma sono cortocircuiti di comunicazione. Mi spiego meglio: un classico è l’effetto fuori sincrono ovvero l’incapacità di “sintonizzarsi” sulla lunghezza d’onda del brand per il quale si lavora. Se lavoro in un’assicurazione non vestirò come chi lavora in un brand di moda: anche se sono appassionata di abiti e accessori "pazzerelli", il mio lavoro richiede un’immagine più tradizionalista. Al contrario, se faccio una professione creativa, uno stile troppo formale e “serio” potrebbe non corrispondere a un’immagine coerente. Insomma, l’errore più comune che vedo è non comprendere che, anche sul lavoro, vestire vuol dire comunicare qualcosa.
I coniugi Amal e George Clooney al matrimonio di Harry e Meghan, Duchi di Sussex, un esempio perfetto di look da cerimonia da giorno: lei con abito midi colorato ma non eccessivo,capello e scarpa chiusa, lui in elegante completo grigio e cravatta. @GettyImages
Parlando sempre di lavoro e dress code, per una ragazza alle prese con primi colloqui di lavoro, cosa consiglieresti di indossare?
Ovviamente molto dipende dal lavoro che si cerca: come abbiamo appena detto, un’aspirante avvocato non vestirà nello stesso modo di un’aspirante stilista... Ciò detto, in queste prime fasi, sarebbe bene giocare sul sicuro: con un blazer blu abbinato a un sottogiacca chiaro, un bottom classico (pantaloni, gonna a pieghe) abbinato a scarpe non leziose (mezzotacco, mocassini, stivaletti) si può andare praticamente dappertutto. Attenzione anche a capelli, gioielli, trucco: tutto quello che possiamo scegliere deve essere scelto con consapevolezza!
Puoi suggerire 5 capi e/o accessori “strategici” dell'abbigliamento femminile, adatti per affrontare” con stile molteplici occasioni?
Ecco la mia "top 5":
- Il blazer impeccabile
Il modello dipende dal nostro fisico (boxy, maschile, sfiancato...), sempre in un
bel tessuto! Sceglierei un colore sobrio ma non il nero: blu scuro, antracite, anche il bordeau li trovo più versatili e vanno sul serio dal meeting alla cena senza battere ciglio. - La camicia avorio romantica
Dentro di me batte un cuore romantico, e uno dei capi che preferisco per aggiungere femminilità a un outfit altrimenti rigoroso è la blusa o camicia avorio, in seta o ottimo cotone, che abbia un dettaglio frivolo: un fiocco sullo scollo, un colletto arrotondato, una ruche sul davanti... È super versatile per ammorbidire gli outfit professionali, e nel tempo libero si abbina benissimo anche a gonne, golfini e pantaloni relax. - Il trench
Classico che più di così non si può, e c’è un perché: sta bene con tutto, nasconde anche i look non proprio riuscitissimi, e se ci aggiungi un foulard e un paio di occhiali da sole è subito "Colazione da Tiffany". - La décolleté passe-partout
Amo stare comoda, ma detesto cordialmente le sneakers perché trovo che indossare scarpe da ginnastica equivalga alla resa dell’eleganza. Quindi? Evviva i mocassini e le decolleté moderate, con un tacco gestibile (per me 5 max. 7 cm), e una linea pulita. È l’accessorio che SVOLTA veramente il look. Le scarpe sono davvero la base di tutto: provare per credere. - Sciarpe/ foulard
Uffa che noia, ancora il foualrd? Ebbene sì, se viene citato sempre come un classico irrinunciabile un motivo ci sarà: e infatti il foulard è impareggiabile. Intanto consente di giocare con colori e stampe che su capi più importanti sarebbero “too much”. Poi si può annodare in mille modi e in mille posti diversi. in più copre anche il collo evitando mal di gola e aggiungendo uno strato di calore in più. Infine a me piace molto profumare i miei carré...
La Principessa del Galles, Kate Middleton, esempio perfetto di dress code "smart casual" declinato in versione femminile: completo con pantaloni in grigio e camicia con un dettaglio romantico, scarpa chiusa e gioielli discreti, un outfit da ufficio da copiare.
@GettyImages
Siamo in periodo di feste: consiglieresti alle nostre lettrici un look “a tema” che possa andar bene per ricevere in casa o festeggiare fuori?
Per le feste io suggerisco sempre un look “a tema”: i miei must have per questa stagione sono il tartan oppure le paillettes. Se invitiamo in casa, attenzione a non strafare: la padrona di casa non deve mai superare in eleganza propri ospiti. Un mix che a me piace tanto è: morbidezza in alto, preziosità in basso. Per esempio una combinazione che ripropongo spesso è: maglione anche over sopra, gonna preziosa (broccato oppure paillettes) Fa subito atmosfera, senza trasformarmi l’hostess che non può sedersi per non stropicciarsi, è accogliente ma sofisticato, e soprattutto permette di muoversi con grazia fra porte, piatti e ospiti.
Fuori, basta un abito nero ben tagliato con un dettaglio “festivo” calibrato: una spilla vintage, una cintura gioiello, un paio di calze con un filo di lurex, una scarpa leggermente scintillante. Basta un dettaglio a dichiarare che è festa — non serve indossare tutta la cometa di Betlemme. Il principio, in entrambi i casi, è semplice: celebrare senza travestirsi. È il modo più elegante per brillare.
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Milano Moda Uomo: cosa aspettarsi dalla prossima edizione? Ecco tutte le novità
Siamo ancora completamente immerse nell’atmosfera delle feste, ma mentre ci dedichiamo alla scelta dei nostri party look e alla caccia ai regali, il calendario ci ricorda che Gennaio non è poi così lontano e che ormai manca poco a uno degli appuntamenti più attesi dalla moda maschile: la Milano Fashion Week.
Dal 16 al 20 Gennaio, infatti, Milano tornerà ad essere la capitale globale del menswear, con una settimana intensa e un’agenda ricca di eventi, presentazioni e sfilate che sveleranno le nuove collezioni Autunno-Inverno 2026-2027.
Tra grandi ritorni e debutti molto attesi, questa nuova edizione della Fashion Week maschile si prepara così anticipare le tendenze della prossima stagione e delineare la direzione del menswear dei mesi a venire.
E a noi non resta che segnare le date dei prossimi show e scoprire le ultime novità che ci riserveranno le sfilate di Gennaio. Cosa aspettarsi?
Milano Fashion Week: le collezione maschili che sfileranno a Gennaio
Si preparano a fare il loro debutto in passerella, Domenico Orefice, Ralph Lauren e Victor Hart che saranno presenti per la prima volta nel calendario ufficiale delle sfilate.
Insieme ad Absent Findings, Ajabeng, Kentle Gentlemen, Raimondi, State of Chao e Subwae, che per la prima volta presenteranno le loro collezioni attraverso show digitali, e al ritorno di Zegna e Dsquared 2.
Milano Fashion Week: le presentazioni e gli altri eventi in calendario
Tra le presentazioni più attese della nuova edizione, ci sono quelle di Bottega Bernard, Dunhill, K-Way, Plās Collective, Moarno, Sagaboi e Stone Island, cui si aggiunge Ferragamo che torna a far parte del programma.
Ma durante questa nuova edizione della Milano Fashion Week maschile si festeggeranno anche anniversari importanti, come il 25° anniversario di Blauer, il 10° di Pronounce e il 5° di Marcello Pipitone-Bonola.
EA7 Emporio Armani celebrerà i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026 con uno speciale evento in negozio. Mentre K-WAY presenterà con Vogue e GQ “Montagna Milano”: The Alpine Club in Town, un evento che prevede panel, workshop e esperienze après-ski.
E poi ancora Li-Ning metterà in scena una sfilata per celebrare il movimento, la cultura e l’evoluzione del brand nell’abbigliamento sportivo, Stone Island presenterà un’installazione di Ken-Tonio Yamamoto che propone capi nati da processi di ricerca e sperimentazione non industrializzati.
Gli appuntamenti da segnare in agenda sono tantissimi, così come gli show che potranno essere seguiti sulla piattaforma milanofashionweek.cameramoda.it.
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È Alberto Tomba l'ambassador più amato del momento dal mondo della moda

Si dice che ogni epoca abbia i propri eroi, ma ce ne sono alcuni che vanno oltre i momenti, le tendenze e le generazioni. Uno su tutti? Alberto Tomba, asso dello sci a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta e al contempo grande icona di stile, e lifestyle, anche lontano dalle cime innevate.
Tutti lo amano e tutti lo vogliono oggi tanto quanto allora, perché Tomba "La Bomba" è tornato a vestire i panni di protagonista per due famosissimi brand che lo hanno scelto, a sorpresa, come ambassador. Diciamo a sorpresa perché sono trascorsi ormai quasi trent'anni dal suo ritiro, avvenuto nel 1998 e seguito da un periodo in cui è stato certamente presente nel mondo dello sport e degli eventi legati alla disciplina che lo ha visto eccellere – e collezionare 50 coppe del mondo e tre medaglie olimpiche – ma senza dominare prepotentemente le scene, soprattutto quelle legate alla moda. Un universo con il quale, vedrete tra un po', ha sempre avuto molto da condividere.
Un ritratto di Alberto Tomba, 1995.
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Oggi torna a suggerire trend perfetti per la vita in pista, e après-ski, nella campagna Autunno/Inverno 2025 di Napapijri, brand nato a Courmayeur nel 1987 proprio mentre Tomba conquistava la sua prima vittoria in Coppa del Mondo a Sestriere, e che non poteva non scegliere proprio lui per inaugurare il cammino che guiderà gli affezionati del marchio, e non solo, verso le prossime Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina.
Alberto Tomba ritratto nella campagna Autunno-Inverno 2025 di Napapijri.
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Una serie di scatti che ritraggono lo sciatore in pista, tra un assetto da slalom, una posa scultorea e qualche momento più ironico e rilassato. Tutte scene accompagnate da look tecnici ma anche motivi norvegesi e giacche in pile che riproducono il set-up degli impianti da discesa.
Alberto Tomba negli scatti della campagna Autunno-Inverno 2025 di Napapijri.
Credits: Courtesy of Napapijri
Alberto Tomba negli scatti della campagna Autunno-Inverno 2025 di Napapijri.
Credits: Courtesy of Napapijri
Ma ad averlo scelto come volto non è solo chi parla agli sportivi e agli amanti dell'activewear: ad annunciare una collaborazione con lo sciatore infatti arriva in questi giorni anche Ferragamo, che ce lo propone più serioso e distante dal suo elemento naturale puntando su una sinergia basata su un concetto valoriale. «Il suo percorso sportivo riflette perfettamente la filosofia di Ferragamo: ogni conquista nasce dal sacrificio, ogni risultato dalla dedizione. Con lui condividiamo un profondo senso di autenticità e l’amore per l’eccellenza, valori che continuano a ispirare il nostro lavoro quotidiano» ha dichiarato Leonardo Ferragamo condividendo la notizia della partnership con lo sciatore bolognese, il quale si è detto a sua volta onorato di rappresentare la casa di moda.
Alberto Tomba per Ferragamo.
Credits: Courtesy of Ferragamo
Seppure diverse in termini di heritage e posizionamento, queste due griffes hanno compiuto una scelta comune, che rafforza un'idea a nostro avviso vincente: quella che il nome giusto da scegliere per farsi rappresentare non è solo questione di immagine o estetica, ma di carattere. A rendere unico nella memoria degli italiani Alberto Tomba sono state infatti molteplici cose: le performance sulla neve, le vittorie, l'aria (e il CV) da sex symbol cross-generazionale e quella spontaneità che l'hanno reso semplicemente inconfondibile, irraggiungibile in pista ma vicino a noi comuni mortali.
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Un personaggio che siamo felici di veder tornare sotto i riflettori e che vogliamo celebrare con una raccolta di immagini dal sapore un filo nostalgico ma, stilisticamente, ancora oggi, super cool, tra scarpe da barca, accostamenti cromatici originali e forme anni Novanta che sono tornate a dominare i guardaroba. Date un'occhiata alle immagini che abbiamo raccolto per voi: una vera bomba.
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