The show must go on. Nonostante i tempi incerti e le innegabili difficoltà dovute all’emergenza Covid in corso, il Fashion Month prosegue inarrestabile e fa tappa, dopo New York e Londra, a Milano con un ricchissimo calendario che a partire da oggi e fino a lunedì 28 settembre scandirà - a ritmo decisamente sostenuto - la sei giorni dedicata alle collezioni e alle novità per la Primavera-Estate 2021.
***Milano Fashion Week: cosa succederà in questa edizione "phygital"**
64 le sfilate e 61 le presentazioni in programma per un totale - tra eventi digitali e in presenza - di ben 129 appuntamenti. «La moda è la seconda industria italiana ed è quella che esporta di più, non possiamo non dare un segnale positivo», ha sottolineato il Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa alla vigilia della kermesse, anticipata nella giornata di ieri dall’iniziativa “Milano Moda Shoppable Project” - vetrina per 13 nuovi brand del Made in Italy allestita in Rinascente - e dall’undicesima edizione del Fashion Hub Market, progetto a sostegno dei talenti emergenti ospitato negli spazi del Museo della Permanente.

Tante le novità che si avvicenderanno in queste intense giornate, dal debutto - attesissimo - di Prada in co-direzione con Raf Simons alla sfilata di Valentino che ha abbandonato temporaneamente Parigi per tornare sulle passerelle milanesi, fino allo show di Giorgio Armani che verrà trasmesso per la prima volta in diretta TV.
Ve le raccontiamo day by day con questo reportage in continuo aggiornamento.
Milano Fashion Week: il meglio della sesta giornata
È indubbio, di momenti memorabili questa Fashion Week ne ha regalati parecchi: dalla diretta tv di Giorgio Armani all’esordio di Prada in co-direzione con Raf Simons, passando per il teatrino dei burattini couture allestito da Moschino e il ritorno di Valentino a Milano. Persino Gucci, grande assente della manifestazione, ha contribuito a movimentare quest’edizione, lanciando una vera e propria “caccia al fumetto”. Il marchio fiorentino ha distribuito gratuitamente in alcune venue di Milano una zine illustrata dal titolo “The incredible story of Nokia, Gemini and Athon”, realizzata in collaborazione con la rivista indipendente Frankenstein. Protagonisti, gli abiti e gli accessori gender-fluid della sezione “Mx” lanciata a luglio su gucci.com.
Ma a chiudere in bellezza questa settimana dedicata alle collezioni Primavera Estate 2021 sono stati tre nomi che condividono le origini portoghesi: la designer Alexandra Moura, che dal 2002 porta sulle passerelle la sua idea di moda “decostruttivista” e che nel 2018 si è aggiudicata il Golden Globe per la categoria Best Fashion Designer in Portogallo; David Catalán, fondatore dell’omonimo brand di menswear e womenswear per il quale crea abiti «ispirati alla cultura moderna», contraddistinti da un’estetica sportiva costruita attraverso giochi di sovrapposizioni; Miguel Vieira, presenza fissa della settimana della moda milanee, che attraverso la sua Spring Summer 2021 ha dato voce ad alcune riflessioni sul nuovo corso della moda. «È in corso una rivoluzione - ha spiegato - Il modo in cui si esprime la moda è reazionario e lo stile riflette i cambiamenti che avvengono intorno a noi. Adottiamo consapevolmente uno stile personale invece di seguire le tendenze di massa».
Scoprite con noi tutti gli highlights di questa ultima giornata sfogliando la gallery!
Milano Fashion Week: gli highlights della sesta giornata
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Milano Fashion Week: il meglio della quinta giornata
Un’agenda quasi tutta digitale quella che ha scandito la giornata odierna - la penultima di questa insolita edizione di Milano Fashion Week - ma che, ciononostante, non ha affatto deluso le aspettative. Tanti gli show che sono stati in grado di catturare, coinvolgere, far riflettere. Come “Autoritratto - Self Portrait of a Generation”, il progetto del brand MSGM che ha scelto di raccontare la nuova collezione attraverso 12 talenti: modelle, designer, artiste, attiviste che con le loro parole hanno dato vita a una sorta di istantanea collettiva. «Le difficoltà degli scorsi mesi si sono trasformate in un'occasione unica per immaginare nuove strade, sperimentare nuove strategie, abbracciare la sfida della sostenibilità. Ma soprattutto per raccontare storie, per creare conversazioni intorno alla moda, oltre la moda» ha spiegato Massimo Giorgetti.
Parlano di moda anche i protagonisti del video show “WE ARE MADE IN ITALY - The Fab Five Bridge Builders”, prodotto da CNMI in collaborazione con BLACK LIVES MATTER IN ITALIAN FASHION-COLLECTIVE per supportare il lavoro di cinque POC (people of colour) Talents. Questi designer - scoperti da Michelle Ngonmo, fondatrice dell’Afro Fashion Week di Milano - hanno svolto attraverso le loro collezioni un esercizio di educazione al nuovo Made in Italy, un approccio basato su un multiculturalismo vissuto inizialmente in prima persona e poi esteso anche alla moda.
E identità, diversità, assenza di ruoli e confini sono alcuni dei concetti alla base della nuova collezione di Valentino, presentata eccezionalmente a Milano con una sfilata allestita negli spazi industriali della Fonderia Macchi. Il defilé - uno dei più attesi di tutto il calendario - ha dato forma alla visione creativa di Pierpaolo Piccioli: «Un’idea di romanticismo che è prima di tutto uno sguardo sulle cose e sulla vita, non un insieme di regole».
Milano Fashion Week: gli highlights della quinta giornata
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Milano Fashion Week: il meglio della quarta giornata
Nonostante tutte le limitazioni e le difficoltà legate al Covid, questa edizione della Milano Fashion Week non smette di sorprendere e i tanti appuntamenti in agenda oggi non hanno fatto altro che confermarlo. Diverse le chicche che ci ha regalato questa quarta giornata, dal“Déjeuner sur l'herbe” di Philosophy by Lorenzo Serafini, coloratissimo fashion show allestito nel giardino della Vigna di Leonardo e ispirato ai celebri dipinti di Édouard Manet, alla sfilata hitchcockiana di Salvatore Ferragamo, andata in scena al crepuscolo e introdotta da un enigmatico fashion film d’autore a firma di Luca Guadagnino, fino al teatro delle marionette in versione couture di Moschino, dove eleganti bambole-indossatrici hanno sfilato con gli abiti della collezione Primavera Estate 2021, tutti appositamente realizzati in scala ridotta.

Ma l’evento clou di questo sabato 26 settembre è stato senza dubbio lo show di Armani, trasmesso in diretta tv su La7. «Ho pensato a lungo a quali fossero le scelte più giuste e ho optato per queste, col desiderio di raggiungere, nonostante la registrazione a porte chiuse dovuta alla pandemia, un pubblico più ampio possibile» ha spiegato Re Giorgio, che non si è limitato a mandare in onda la sfilata.
Il defilè è stato infatti preceduto da un breve documentario attraverso il quale lo stilista si è raccontato prendendo in prestito la voce di Pierfrancesco Favino che, con la sua narrazione, ha reso ancora più emozionante questo evento, unico nel suo genere.
Milano Fashion Week: gli highlights della quarta giornata
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Milano Fashion Week: il meglio della terza giornata
Via Lecco, esterno giorno. Inizia da qui il racconto di questa terza giornata, inaugurata da Marco Rambaldi con una sfilata all’insegna dell’inclusività. In passerella - pardon - in strada, modelli e modelle di taglie ed etnie differenti hanno interpretato una collezione che ha espresso appieno la visione creativa del giovane stilista, mutuata dallo scontro di due mondi opposti: la borghesia italiana degli anni '70, con i suoi codici ripetitivi e reazionari di tutti i giorni, e un'estetica radicalmente giovane, emotiva, trasversale, nuova.

Quello del designer bolognese non è stato l’unico show in presenza della giornata: Sportmax ha sfilato alla Triennale con una collezione ispirata alla Romy Schneider del film “La Piscine”, mentre Francesca Liberatore ha presentato la sua Spring Summer 2021 negli spazi della casa d’aste Cambi. Una scelta inconsueta, dettata dalla volontà di contribuire a una buona causa: al termine della sfilata infatti gli abiti sono stati venduti al miglior offerente, in sostegno al progetto “Sanità a Mvimwa” della Onlus Golfini Rossi. «Mettere qualcosa di extra nei negozi mi sembrava fuori luogo - ha spiegato la stilista - Non credo davvero che ne abbiano bisogno in questo momento, mentre io ho sentito il bisogno creativo di dare un mio piccolo contributo a un progetto serio».

Hanno sfilato “live” anche Boss - con uno show allestito nel cortile del Palazzo del Senato, stessa location in cui 20 anni fa il brand ha debuttato con il Womenswear - e Versace che, in realtà, ha aperto le porte solo ai suoi dipendenti. «Dopo un’attenta riflessione, abbiamo deciso di sfilare a porte chiuse - ha raccontato la stessa Donatella - Senza pubblico però sentivo che mancava qualcosa. Le persone hanno lavorato così duramente per questa collezione, che ho pensato fosse l’occasione perfetta per regalare una bellissima esperienza a tutti coloro che hanno lavorato con me per renderlo possibile».
Milano Fashion Week: gli highlights della terza giornata
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Milano Fashion Week: il meglio della seconda giornata
Riflettori puntati su Prada in questo secondo giorno di Milano Fashion Week. La griffe ha finalmente svelato la prima, attesissima, collezione in co-direzione con Raf Simons attraverso un video show che ha ben espresso il dialogo tra le due menti creative. In passerella - uno spazio interamente colorato di giallo con tecnologici lampadari dotati di monitor e telecamere - si sono susseguiti una serie di look rigorosi ed eclettici contraddistinti, sin dalle prime uscite, dal logo Prada ricamato sui capi o declinato in versione ear cuff.
«Lavorare insieme non è stato difficile, è stato un processo molto naturale. Ci siamo confrontati, c’è stato un dialogo» ha detto Miuccia Prada a fine sfilata, in un talk in cui insieme a Simons ha risposto alle domande inviate dai fan.

Ma oggi è stata anche la volta di Max Mara - che ha sfilato dal vivo nel nel portico dell'Accademia di Brera con una collezione che parla di rinascita, rinnovamento e ricostruzione - e di Emporio Armani. In attesa della main collection, che sarà presentata in diretta TV sabato sera, Re Giorgio ha mostrato la nuova stagione della linea Emporio con un futuristico cortometraggio dal titolo “Building Dialogues”.
Ha scelto il format del fashion film anche Sindiso Khumalo, pluripremiata designer di Cape Town (di cui vi abbiamo già parlato qui) al suo debutto sulle passerelle meneghine.
Musa della sua Primavera Estate è Harriet Tubman, passata alla storia come la “Mosé degli afroamericani” per le sue battaglie contro la schiavitù e a favore del suffragio universale. «È stata una super eroina e questa collezione vuole essere un promemoria per ricordare a tutte le ragazze di colore che anche loro possono esserlo».
Per scoprire tutti gli highlight di oggi non vi resta che sfogliare la nostra gallery.
Milano Fashion Week: gli highlights della seconda giornata
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Milano Fashion Week: il meglio della prima giornata
Guardare al passato per ripartire. È con questo spirito che ha preso il via la prima giornata di sfilate, eventi e presentazioni dedicati alla moda per la Primavera Estate 2020. La famiglia, le radici, l’heritage hanno fatto da trait d'union per gran parte delle collezioni che si sono avvicendate in passerella (virtualmente e non). A partire da quella targata Fendi, uno degli appuntamenti più attesi di questo 23 settembre, andata in scena “live” in una location dall’atmosfera molto intima e anticipata da una serie di scatti ritraenti i membri dell’omonima famiglia.
Di famiglia parla anche progetto multimediale “Canali Anthology”, che ripercorre attraverso immagini, interviste e testimonianze gli 85 anni di storia del marchio. E a proposito di storia, per lo show di Dolce & Gabbana ribattezzato “Patchwork di Sicilia”, il duo creativo ha scavato negli archivi della casa di moda recuperando e riassemblando tutti quegli elementi che nel corso del tempo hanno contribuito a caratterizzarla. Il risultato? Un mix variegato e unico che racconta la bellezza che può scaturire dall’unione delle differenze.
Ha scelto di partire dagli archivi anche Nicola Brognano, al suo esordio nel ruolo di direttore creativo di Blumarine: lo stilista ha spiegato di aver voluto mantenere intatti i codici stilistici del brand per reinterpretarli secondo un approccio più fresco.
Ma ad animare questa prima, intensa giornata di Fashion Week sono stati anche gli show e le presentazioni di Alberta Ferretti, N°21, Missoni e molti altri. Scoprite tutti gli highlights nella gallery!
Milano Fashion Week: gli highlights della prima giornata
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