La quarantena è stata senza dubbio un'esperienza unica. Nel bene e nel male.
** Che conseguenza avrà il Coronavirus sulle nostre vite? Ecco la risposta della psicologia **
Tornare a uscire e alla propria vita sarà bello per molte ragioni, ma ci sono alcuni aspetti del lungo lockdown che abbiamo vissuto che ci mancheranno?
** 14 lezioni che ci ha dato il coronavirus e che dovremmo tenerci strette **
Non ci credete?
Dal reggiseno alle scarpe con il tacco ci siamo abituati a una comodità nuova, a tempi dilatati e a tante piccole cose che ci hanno aiutato a stare bene in questi mesi.
** Le 8 personalità che si trovano in quarantena: quale siete? **
Ricordiamocele per sempre, per capire quanto il tempo sia prezioso. Del resto è la materia prima con cui è fatta la vita.
15 cose che ci mancheranno della quarantena
(Continua a leggere sotto la foto)

Vivere senza reggiseno
Sarà dura riabituarsi a mettere il reggiseno dopo questi mesi di libertà totale.
In poche, pochissime, lo hanno indossato.
E detta tra noi: anche il reggiseno più comodo, morbido ed elastico che ci sia non potrà mai competere con il non indossare niente sotto a magliette e felpe.
Lasciare nell'armadio le scarpe con il tacco
Per quanto riguarda le scarpe, lo stesso dicasi per il tacco.
Non solo i 12 ma anche i più soft sono stati stipati in fondo alla scarpiera, preferendogli scarpe flat come ballerine e mocassini.
E tra le pareti di casa, pantofole e ciabatte.
D'altra parte con i leggings stavano così bene.

Non doversi truccare tutte le mattine
Durante il lockdown poche stoiche hanno continuato imperterrite a truccarsi di tutto punto come se stessero per uscire.
Altre lo hanno fatto solo prima di videoconferenze di lavoro o videochat amorose, ma la maggior parte di noi ha optato per mandare in letargo il make-up per un po’.
Questo periodo di detox da cosmetici è senz’altro servito per fare respirare la pelle che si è rinnovata e purificata senza strati e strati di fondotinta.
E ora che torneremo a uscire? Molto probabilmente il protagonista diventerà il trucco occhi dato che lo sguardo è l’unico a rimanere scoperto dalla mascherina.
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La colazione della domenica, tutti i giorni della settimana
Tornare al cosiddetto caffè al volo non sarà facile.
**Ecco 5 cose da fare appena svegli al mattino per vivere meglio (e più felici)**
Uno dei momenti che più abbiamo riscoperto, infatti, è proprio quello della colazione.
Seduti in cucina, sul terrazzo o in giardino, il primo pasto della giornata è diventato finalmente un pasto e non un “caffè con mezzo biscotto” mentre ci si lava i denti.
La slow breakfast è il lusso che più ci mancherà perché ci ha permesso di incominciare la giornata in maniera diversa da come facevamo prima dell’emergenza Coronavirus.
Durante l’isolamento la colazione è diventata quella della domenica, da consumare ogni mattina assaporando non solo la crostata che abbiamo fatto con le nostre mani, una spremuta fresca e il porridge con i frutti di bosco: questa nuova colazione che stiamo vivendo ci permette di assaporare i piccoli attimi, di indulgere sulle sensazioni, le emozioni e i pensieri che ci attraversano mente e cuore.
Ci mancherà tantissimo.

Non fare più il pane (e la pizza, e le torte)
Il lievito nei negozi durante la quarantena è andato via come il pane, letteralmente.
** Perché tutti fanno dolci in quarantena? Ecco la risposta della psicologia **
Chi nella vita non è mai andato oltre all’uovo sodo si è riscoperto chef nell’animo e si è destreggiato ai fornelli della serie “Cracco spostati”.
Lo ricorderemo con affetto quando torneremo a comprare il pane in cassetta confezionato o infileremo nel microonde il piatto pronto aprendo una scatoletta di tonno.

Fare giardinaggio sul balcone
Oggi i nostri balconi sono rigogliosi e fioriti: in questo periodo di crisi il pollice verde ci ha aiutato a rilassarci e a non pensare al dramma che il mondo sta vivendo a causa della pandemia.
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Il gardening fa bene alla psiche perché ha un potere calmante notevole, e porta lo stesso livello di relax e di serotonina che offre un giardino zen di cui rastrellare la sabbia.
Per chi è solo in casa, poi, le piante diventano una sorta di compagnia.
Vederle sbocciare, notare le foglie di alcune specie che verso sera si inclinano, scoprire al mattino che un bulbo e un seme sono germogliati sono le piccole cose che ci aiutano a stare un pochino meglio.

Chiacchierare con i vicini dalle finestre
Il lockdown ha sancito una tregua tra vicini, anche con quelli più burberi, pignoli, antipatici e tendenti alla lamentela.
Abbiamo riscoperto quello che si suol dire “il buon vicinato”, tendendo virtualmente una mano alla dirimpettaia anziana con cui chiacchieriamo verso sera, mentre innaffiamo.
All’inizio di tutto questo abbiamo cantato a squarciagola dai balconi, abbiamo guardato tutti assieme film proiettati sul muro del palazzo di fronte, abbiamo intonato l’Inno di Mameli emozionandoci, abbiamo brindato - ciascuno dal proprio balcone - all’ora dell’aperitivo quando la conferenza delle 18 della Protezione Civile ha dato notizie più confortanti.
Poi abbiamo organizzato flash mob, feste a sorpresa per il condomino del terzo piano, sessioni di yoga da finestra a finestra.
Ricordiamocene quando ci sarà la prossima riunione condominiale.

Avere tempo per un bagno caldo, una doccia rilassante, una maschera al viso
Oltre che alla slow breakfast, dovremo dire a malincuore addio anche alla slow shower o, addirittura, al bagno in vasca.
Non potremo più rilassarci sotto il getto caldo della doccia tantomeno immergerci in un mare di schiuma, facendo fuori finalmente le bath bomb che le amiche ci hanno regalato negli anni.
Si tornerà alla fretta di sempre, alle docce super veloci fatte per lavarsi e non più per ritrovare se stessi.
Peccato.

Non dover mettere le lenti a contatto
Portatori di lenti a contatto, ammettetelo: nei giorni di isolamento domestico non ne avete sprecata nemmeno una, giornaliera, quindicinale o mensile che sia!
Gli unici momenti in cui se ne è sentita la mancanza sono state le uscite con mascherina, ché anche con 27 gradi di temperatura, le lenti degli occhiali si appannano.
Tornando alla vita più o meno normale le lenti a contatto saranno fondamentali ancora più di prima: se già la mascherina coprirà buona parte del viso, in pochi vorranno celare anche lo sguardo con un paio di occhiali. Gli occhi saranno il fulcro dell’empatia, ciò con cui comunicheremo agli altri il nostro stato d’animo dato che sorrisi e bronci saranno celati.
Inizialmente riabituarsi alle lenti a contatto sarà difficile, ancor più ricordarsi che non bisogna stropicciarsi gli occhi onde evitare di perderle!
Munitevi di gocce oculari artificiali a base di acido ialuronico o camomilla per assicurare una buona idratazione dato che la secchezza potrebbe sopraggiungere dopo tutto questo tempo a occhio nudo.

L’aperitivo tutti i giorni
L’aperitivo sui balconi mentre si chiacchiera con il vicinato, l’happy hour con le amiche in videochat su WhatsApp, Face Time, Zoom o Skype.
Qualsiasi sia la modalità, l’assunto è sempre lo stesso: usciti i numeri del giorno, verso le 19.00 scatta l’ora dell’aperitivo, una sorta di rito laico che ci unisce, ci fa sentire più vicini nella lontananza, scandisce il tempo dilatato e trasformato in un flusso che non riconosciamo più, ben lontano da quella dimensione temporale in cui era la fretta a fare da fil rouge.
** Grazie all'isolamento possiamo capire quali sono le nostre amicizie più solide: ecco come **
Dire addio all’aperitivo quotidiano farà magari bene alla nostra linea ma di certo ne sentiremo la mancanza.
Non del tramezzino, non della patatina e nemmeno del bicchiere di prosecco: a mancarci sarà proprio il momento, quel tassello del puzzle di lentezza che abbiamo costruito in questi giorni fatti di colazioni lunghe, merende rilassanti, bagni nella vasca e chiacchierate a tempo perso.
La sensazione è che non sia stato tempo perso ma riguadagnato.

Il tempo per libri, film e serie tv
I migliori amici che ci hanno accompagnato nel momento di crisi? Libri, film e serie tv.
Li abbiamo divorati tra binge watching, maratone di serie, film uno dietro l’altro e libri finiti in un solo giorno. In pratica ciò che ieri ci concedevamo in un paio d’anni ce lo siamo goduti oggi in due mesi.
** Cosa guardare su Netflix **
Finito questo ritmo alla moviola dovremo però rinunciare alle scorpacciate letterarie, cinematografiche e televisive perché ci mancherà il tempo.
Torneremo a leggere quattro pagine al giorno, prima di addormentarci o in metropolitana mentre andiamo al lavoro. Impiegandoci così tanto tempo a finire un libro che a volte, arrivati a scoprire chi è l’assassino, ci diciamo: “E questo chi è?”.
** 10 nuovi libri da leggere a Maggio **

Coltivare hobby e fare sport tutte le mattine prima del lavoro
Il cosiddetto “tempo libero” molto di noi l’hanno scoperto per la prima volta adesso. Assieme agli hobby a esso correlati. Sport compreso.
** Oroscopo degli hobby: a ogni segno un passatempo **
Chi si è dato alla pittura, chi ha riscoperto il cucito e chi ha scoperto di potersi tenere in forma senza dover andare in palestra: ciascuno di noi si è lasciato ispirare dalle proprie doti, dalle passioni innate e dalle inclinazioni mai coltivate appieno.
**10 hobby che potrebbero rendervi ricchi (su Instagram e non solo)**
L’idea di rimettere via tutto, dai pennelli al tappetino dello yoga, rende tristi.
** 10 esercizi per tenersi in forma in 15 minuti al giorno **
Il tempo libero tornerà a essere un lusso per pochi, togliendoci quella consolazione di qualcosa che facciamo per piacere personale anziché per dovere professionale o sociale.
** 7 esercizi da fare a casa per chi non ha tempo (o voglia) di allenarsi ma vuole restare in forma **
Il consiglio è cercare di continuare a portare avanti ciò che si è incominciato in questi giorni, per avere ancora un escamotage per rilassarsi ma soprattutto per ricordarsi in qualche modo di questo periodo che non va dimenticato assolutamente.
** Le migliori app per allenarsi a casa **

Prendere il sole sul balcone
L’isolamento domestico ci ha reso soggetti a carenze di vitamina D per le quali quasi tutti siamo corsi ai ripari puntando sul metodo migliore: l’abbronzatura.
** Vitamina D: a cosa serve la "vitamina del sole" e come integrarla mentre siamo in casa **
Per innalzare il livello della vitamina D, infatti, basta esporsi al sole, da una finestra, sul balcone, sul terrazzo o in giardino.
E ben presto anche il momento "solarium" è diventano un rito della quarantena.
Mai come in questi giorni ci siamo goduti balconi e cortili condominiali.
Ci auguriamo di non goderceli mai più così tanto (perché vorrebbe dire che si è al punto di partenza) ma di certo ne sentiremo la mancanza.

Godersi figli, genitori e coniugi
Dopo le cose più materiali e forse superficiali elencate fino ad ora, passiamo a quelle importanti: gli affetti familiari.
Chi ha trascorso la quarantena con partner, coniugi, congiunti, genitori, figli ma anche semplicemente con coinquilini avrà sperimentato il più lungo periodo di rapporti interpersonali continuativi della storia.
I genitori in smart working hanno dovuto conciliare lavoro e figli piccoli urlanti, lavoro e didattica online di figli meno piccoli ma ugualmente urlanti. Anche i genitori che non hanno lavorato da casa si sono ritrovati a dovere gestire il più lungo periodo di relazione continuativa con la prole.
Tra partner e coniugi, a volte ci sono state scintille (e chissà tra nove mesi quanti nuovi bimbi urlanti ci saranno), altre invece si sono create crepe causate dalla monotonia, dalla routine, dagli spazi angusti da condividere e dalla proverbiale invasione degli spazi, angusti ma pure enormi.
I figli che abitano con in genitori hanno trovato difficile non avere sfoghi, non potere uscire con gli amici, non vedere i fidanzati e sopportare mamma e papà stressati dalla crisi.
Però un giorno, guardandoci indietro, scopriremo che questo lockdown trascorso con i nostri cari ci ha dato un bagaglio emozionale e affettivo unico, a cui non avremmo avuto accesso altrimenti.

Vivere in simbiosi con i nostri animali domestici
Last but not least, i nostri affetti a quattro zampe. Quelli che hanno tratto solo benefici da questa crisi globale sono tutti quei cani, gatti, criceti e conigli domestici che finalmente hanno avuto sempre i propri padroni accanto.
** I migliori compagni della quarantena? Cani e gatti, lo dice la psicologia: ecco perché **
I cani soffrono molto quando il padrone esce per andare a lavorare, spesso lo vivono in maniera traumatica senza mai riuscire ad abituarsi. I gatti se ne fregano un po’ di più, li conosciamo, eppure l'avete notato che non vi si scollavano più di dosso?
I nostri animali sentiranno la mancanza di questi giorni d’amore e convivenza totale e noi più di loro.
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