14 lezioni che ci ha dato il Coronavirus (e che dovremmo tenerci strette quando sarà tutto finito)
La diffusione del Coronavirus ha travolto e sconvolto le nostre vite in ogni loro aspetto.
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Chiusi in casa, ognuno separato ma tutti uniti da un unico nemico e un unico obiettivo, abbiamo vissuto vite parallele a quelle a cui eravamo abituati e, per una volta, siamo stati tutti uguali.
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Il mondo intero, come non capitava da molto tempo, si è trovato in ginocchio davanti a un pericolo che solo muovendosi tutti insieme si poteva combattere.
E ancora oggi, che l'emergenza sembra se non passata perlomeno sotto controllo, rimane tanta paura per quelli che potranno essere gli effetti (sull'economia ma non solo) di quello che abbiamo passato.
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La speranza a questo punto è quella di aver almeno imparato qualcosa.
Di aver rinunciato a tanto, ma di portarci dietro qualcosa di buono da quest'esperienza che ha cambiato la vita di tutti.
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Nelle scorse settimane è circolata una lettera, condivisa da molte star sui social e inizialmente erroneamente attribuita a Bill Gates, su quello che dovremmo imparare da questa situazione di emergenza.
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Non si sa in realtà di chi siano queste parole, ma la sostanza che contengono è da leggere attentamente e da tenersi stretta per quando tutto questo sarà solo un ricordo.
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Che cosa ci ha insegnato veramente il Coronavirus?
1. Ci sta ricordando che siamo tutti uguali davanti a una situazione di crisi, indipendentemente dalla nostra cultura, religione, occupazione, situazione finanziaria o dalla nostra fama. Questa malattia ci tratta tutti allo stesso modo, e forse dovremmo iniziare a farlo anche noi.
2. Ci sta ricordando che in qualche modo siamo tutti collegati, e che se qualcosa colpisce noi avrà effetto anche su altre persone. Ci sta ricordando che i falsi confini che abbiamo creato hanno poco valore perché questo virus non ha bisogno di un passaporto. E mentre ci opprime per questo breve periodo di tempo, ci sta ricordando di coloro che hanno passato la loro intera vita a subire oppressioni.
3. Ci sta ricordando quanto sia preziosa la nostra salute anche quando non ce ne rediamo conto e la trascuriamo mangiando cibo povero di nutrienti e acqua potabile contaminata da sostanze chimiche. Se non ci prendiamo cura della nostra salute ci ammaleremo.
4. Ci sta ricordando che la vita è corta e che quindi dobbiamo fare ciò che è più importante, cioè aiutarci a vicenda, e specialmente aiutare coloro che sono anziani o malati. Il nostro scopo nella vita non è comprare rotoli di carta igienica.
5. Ci sta ricordando quanto è diventata materialista la nostra società e come, in momenti di difficoltà, riscopriamo gli elementi essenziali di cui abbiamo veramente bisogno (cibo, acqua, medicine), in contrapposizione ai lussi a cui talvolta inutilmente diamo valore.
6. Ci sta ricordando quanto sia importante la nostra vita familiare e quanto invece la trascuriamo giorno dopo giorno. Ci sta costringendo a tornare nelle nostre case in modo da ricostruire i nostri rapporti e rafforzare il nostro nucleo familiare.
7. Ci sta ricordando che il nostro vero lavoro non è effettivamente il nostro lavoro, perché quello che facciamo non è ciò per cui siamo stati creati. Il nostro vero lavoro è prenderci cura gli uni degli altri, proteggerci a vicenda e giovarci a vicenda.
8. Ci sta ricordando di tenere sotto controllo il nostro ego, perché non importa quanto grandi pensiamo di essere o quanto grandi siano gli altri, un virus può fermare tutto il nostro mondo.
9. Ci sta ricordando che il potere di libero arbitrio è nelle nostre mani. Possiamo scegliere di cooperare e aiutarci a vicenda, condividere, dare, aiutare e sostenerci l'un l'altro, o possiamo scegliere di essere egoisti, accumulare, prenderci cura solo di noi stessi. È vero che sono le difficoltà a mettere in risalto i nostri veri valori.
10. Ci sta ricordando che possiamo essere pazienti o che invece possiamo farci prendere dal panico. Possiamo capire che questo tipo di situazione è già accaduta molte nella storia e che presto o tardi passerà, oppure possiamo andare nel panico e vedere questo momento come la fine del mondo e, di conseguenza, causarci più problemi che benefici.
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11. Ci sta ricordando che questa sì può essere la fine, ma anche un nuovo inizio. Questo può essere un momento di riflessione e comprensione, in cui riusciamo a imparare dai nostri errori, oppure può essere l'inizio di una spirale che continuerà fino a quando finalmente impareremo la lezione a cui siamo destinati.
12. Ci sta ricordando che la nostra Terra è malata. Ci sta ricordando che dobbiamo analizzare il tasso di deforestazione con la stessa urgenza con cui sono spariti tutti i rotoli di carta igienica. Noi ci stiamo ammalando perché la nostra casa, la Terra, è ammalata.
13. Ci sta ricordando che dopo ogni salita, c'è sempre una discesa. La vita è un processo ciclico, e questa che stiamo vivendo è solo una fase di questo ciclo. Non abbiamo bisogno di andare nel panico, anche questo momento passerà.
14. Mentre in molti vedono il Coronavirus come un immenso disastro, io preferisco vederlo come un *momento di correzione*. È venuto per ricordarci delle lezioni importanti che sembravamo aver dimenticato, e ora spetta a noi impararle per il futuro».
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