Le pizzerie migliori di Milano nel 2017

Scegliere quali siano le migliori pizzerie di Milano non è facile, vista l'ampia offerta presente in città e il continuo rinnovarsi dei nomi in lizza.
Quest'anno però la selezione l'hanno fatta due intenditori, TheFork e Identità Golose, App di prenotazione online di ristoranti la prima, congresso di cucina d’autore e guida ai migliori ristoranti e pizzerie internazionali il secondo.
Il metro di giudizio per selezionare le pizze più buone è stato basato su più fattori: farine di eccezionale qualità, lievitazioni e cotture a regola d’arte, prodotti di filiera o biologici, accostamenti degni delle cucine dei grandi ristoranti.
L'occasione, TheFork Gourmet, un'iniziativa che per 15 giorni (dal 20 Giugno al 4 Luglio) permetterà di scoprire le pizzerie migliori d'Italia a un prezzo fisso e vantaggioso, fino a esaurimento posti.
Pizze gourmet in pizzerie d'autore: ecco dove mangiarle.
(Continua sotto la foto)
Capperi… Che Pizza!
Piazza Santa Maria del Suffragio, 3
La direzione di Capperi... Che Pizza! è chiara: ingredienti di altissima qualità fra Presidi Slow Food e piccoli produttori, lievitazioni lunghe, grani antichi e altissima idratazione, diversa per ogni impasto. E poi acqua di pomodori (rossi e gialli) nell'impasto che danno colore e un gusto un po' più sapido alla pizza.
Bioesserì
Via Fatebenefratelli, 2
Ecoristorante milanese per eccellenza, qui tutti i piatti in carta sono realizzati con materie prime squisitamente biologiche.
La qualità degli ingredienti conferisce alla pizze un sapore autentico che appaga il palato.
Le lente lievitazioni e le farine utilizzate garantiscono leggerezza.
Garage pizza & co
Corso Sempione, 42
Location in stile industriale dove degustare pizze leggere e croccanti.
Gli impasti a lunga lievitazione sono realizzati con base di farine biologiche macinate a pietra.
I topping variano dai classici della tradizione partenopea alle proposte a base bianca e condite con un’infinita varietà d’ingredienti.
Dell'Angolo
Via Eugenio Villoresi, 71/73, 20010 Vittuone MI
Val la pena allontanarsi dal centro di Milano, per raggiungere la provincia ed esattamente Vittuone poiché la pizzeria Dell’Angolo è un ristorante capace di combinare l’accoglienza dei locali a conduzione familiare a una cucina rispettosa delle tradizioni, ma con quel tocco creativo capace di sorprendere.
Pizza Gourmet di Giuseppe Vesi
Via Ugo Bassi, 8
Appena sbarcata a Milano, la pizza gourmet di Giuseppe Vesi è realizzata con farina di grani 100% italiani macinata a pietra e farcita con eccellenze del territorio come i San Marzano Dop, il Corbarino e il Piennolo del Vesuvio, il sale marino integrale di Trapani, i capperi e l’origano di Salina, le alici di Menaica, le carni e i salumi di Nero Casertano e Maremmana.
La Taverna Gourmet
Via Andrea Maffei, 12
La pizza napoletana perfettamente lievitata accoglie creazioni che sono degne della cucina di un grande ristorante.
Non a caso per l’occasione viene proposta una degustazione di quattro gusti di pizza firmate da grandi Chef.
CAVIALE: storione al vapore, creme fraiche, caviale siberiano e velo di caviale disidratato. Pizza realizzata dallo Chef Roberto DI Pinto, Executive Chef del Bulgari Hotel Milano.
CEVICE: melassa di cipolla dorata, lattuga di mare marinata alla citronette, gamberi in cevice, confettura di peperoncino e carosello. Pizza realizzata dai “padroni di casa” Chef Leonardo Giannico e Vincenzo Masi.
JAMAR: formaggio Jamar, patate rosse di Avezzano, rucola liquida spuma di papaya e cetrioli in osmosi. Pizza realizzata dallo Chef stellato Igles Corelli.
VICO EQUENSE - BRA ANDATA E RITORNO: provola affumicata, salsiccia di Bra, limone di Amalfi pelato a vivo. Pizza realizzata dallo Chef stellato Gennaro Esposito.
Lievità Sottocorno e Ravizza
Via Carlo Ravizza, 11 e Via Pasquale Sottocorno, 17
Nutriente, leggera, gourmet: tre soli aggettivi per descrivere le creazioni del maestro pizzaiolo Giorgio Caruso, la sua accurata selezione e il sapiente accostamento degli ingredienti.
Rise Live Bistrot
Via Daniele Manin, 2, 20871 Vimercate MB
Ci spostiamo in provincia di Monza per scoprire Rise Live Bistrot.
Il nome rivela la filosofia del locale. Rise per i suoi innumerevoli significati: sorgere, lievitare, crescere; live perché è un posto da vivere; e bistrot perché è un luogo informale in cui sentirsi a casa.
Le pizze poposte, al piatto e a spicchi, sono tutte realizzate con eccellenze del territorio e presidi Slow Food.
© Riproduzione riservata
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
(Continua sotto la foto)
Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
© Riproduzione riservata