Dormire bene anche con 30 gradi: cosa funziona davvero (e cosa invece peggiora la situazione)

Dormire con il caldo è, senza dubbio, una delle imprese più difficili dell’estate.
Lenzuola appiccicose, ventilatori che sembrano muovere solo aria calda, continui risvegli notturni e la sensazione di non riuscire mai a trovare una posizione confortevole... conosciamo tutti questa situazione.
Ma davvero non possiamo fare nulla per migliorare la qualità del sonno quando le temperature non scendono neppure di notte? In realtà, ci sono alcune abitudini che fanno una grande differenza (attenzione: sia nel bene che nel male).
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Come dormire bene anche quando fa caldo: i consigli che funzionano davvero
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La temperatura ideale per dormire
Dormire con il caldo: soluzioni pratiche da provare subito
È proprio in queste condizioni di caldo estremo anche di notte che entra in gioco la nostra capacità di “costruire” un microclima.
Dormire con il caldo diventa infatti più tollerabile se si adottano alcuni accorgimenti: chiudere finestre e persiane durante il giorno per evitare l’accumulo di calore, aerare solo dopo il tramonto, posizionare un ventilatore di fronte a una ciotola di ghiaccio o panni umidi, per rinfrescare l’aria in modo naturale.
Un’altra tecnica efficace è quella di stendere un asciugamano leggermente bagnato davanti a una finestra aperta, creando un effetto evaporativo che rinfresca l’ambiente. I più sensibili possono anche valutare di spostarsi per qualche notte nella stanza più fresca della casa, come un piano basso o un ambiente con esposizione nord.
Inoltre, soprattutto in giornate particolarmente bollenti come queste, bisogna fare attenzione anche alle proprie abitudini quotidiane.
Una cena pesante o consumata tardi costringe l’organismo a lavorare più del dovuto per digerire, aumentando il calore interno. Per questo, in estate è preferibile scegliere pasti leggeri, ricchi di vegetali, con proteine magre e poche salse o fritti. L’alcol è un falso amico: può favorire il sonno iniziale ma lo rende frammentato e poco profondo, oltre a disidratare il corpo.
Anche costruire una piccola routine serale può aiutare. Rallentare il ritmo un’ora prima di coricarsi, leggere un libro (meglio se su carta), limitare l’uso di dispositivi elettronici e fare esercizi di respirazione o mindfulness, sono tutte strategie che predispongono corpo e mente a un sonno migliore – anche quando dormire con il caldo sembra impossibile.
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Tessuti e biancheria: sì al cotone leggero, no alla seta sintetica
Anche i materiali che scegliamo per dormire fanno la loro parte. Le fibre naturali, come il cotone leggero, il lino o il bambù, sono traspiranti e aiutano a mantenere il corpo più asciutto durante la notte.
Al contrario, i tessuti sintetici – inclusa la seta sintetica – trattengono il calore e impediscono una corretta evaporazione del sudore, peggiorando la sensazione di afa.
Anche la scelta del pigiama (o l’eventuale decisione di farne a meno) ha il suo peso. Dormire nudi, infatti, può sembrare la soluzione più ovvia ma non sempre lo è: la pelle, non assorbendo il sudore, può risultare ancora più umida e fastidiosa. Meglio allora indossare indumenti leggeri e traspiranti, che assorbano l’umidità e aiutino la termoregolazione naturale.
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Dormire con il caldo: imparare ad accettare un ritmo diverso
Inoltre, è utile ricordare che anche il nostro sonno (come l’appetito, la concentrazione e l’umore) cambia con le stagioni.
Dormire con il caldo significa anche accettare che potremmo avere risvegli più frequenti, un sonno più leggero o un bisogno fisiologico di andare a letto più tardi. Forzarsi a replicare la qualità del sonno invernale può creare solo frustrazione.
Accettare un ritmo più lento, concedersi qualche pennichella (senza esagerare), idratarsi regolarmente e adattare l’ambiente sono i veri alleati per sopravvivere alle notti afose. Non è un fallimento dormire meno profondamente: è il nostro corpo che si adatta a nuove condizioni. E, a volte, questa consapevolezza è già un primo passo verso un riposo migliore.
Cosa, invece, è meglio non fare
Se è vero che per dormire bene con il caldo è utile seguire i consigli fino a qua elencati, è anche vero che non tutte le soluzioni “a istinto” si rivelano davvero efficaci, anzi: alcune possono peggiorare la situazione.
Una doccia fredda subito prima di dormire, ad esempio, può sembrare un toccasana, ma spesso ha un effetto rebound. Il corpo, percependo lo shock termico, reagisce attivando i meccanismi di riscaldamento per ristabilire l’equilibrio, alzando così la temperatura interna invece di abbassarla. Meglio optare per una doccia tiepida, che aiuti il rilassamento muscolare e favorisca un calo graduale e naturale del calore corporeo.
Anche applicare direttamente il ghiaccio sulla pelle (magari su polsi, fronte o nuca) è una pratica da evitare. Seppure all’inizio dia una sensazione di sollievo, il freddo estremo provoca vasocostrizione, ostacolando la termoregolazione e rallentando il processo con cui il corpo dissipa il calore.
Peggio ancora se si usano cuscini messi in freezer o bottiglie ghiacciate sotto le lenzuola: il rischio è creare un microclima ancora più umido e disturbare il sonno con sensazioni sgradevoli durante la notte.
In altre parole, quando si tratta di dormire con il caldo, l’istinto non sempre ha ragione. Meglio puntare su strategie collaudate e delicate, evitando soluzioni troppo drastiche o appariscenti.
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