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Lifestyle

Perché il caldo rende nervosi?

Perché il caldo rende nervosi?

donna stanchezza triste herodonna stanchezza triste
Perché il caldo ci rende nervosi? Ecco come le alte temperature alterano il funzionamento del cervello e l’equilibrio ormonale

Perché il caldo rende nervosi?

Se vi è capitato di sentirvi più irritabili, insofferenti o emotivamente instabili durante le giornate torride, sappiate che non è solo una vostra impressione.

Sempre più studi confermano che le alte temperature non influenzano solo il nostro corpo, ma anche la mente, a partire proprio dal cervello. Non a caso, è stato osservato che nei periodi di caldo estremo aumentano non solo gli sbalzi d’umore, ma anche l’aggressività, l’irritazione e persino il rischio di comportamenti impulsivi.

Ma perché succede? E cosa accade, davvero, al nostro cervello quando le temperature si fanno bollenti?

**Cosa succede al nostro corpo quando fa (troppo) caldo**

Ecco perché il caldo rende nervosi (e come gestire lo stress)

(Continua sotto la foto)

caldo estate donna

Cosa accade al cervello quando le temperature superano i 30°C

Quando le temperature superano i 30 gradi (e ancora di più quando si superano i 35°C) il nostro cervello inizia ad attivare una serie di meccanismi di compensazione per evitare il surriscaldamento.

In condizioni di caldo eccessivo, infatti, il corpo devia una maggiore quantità di sangue verso la pelle per favorire la dispersione del calore, riducendo però temporaneamente l'afflusso verso altri organi, incluso il cervello. Questo fenomeno può determinare una sensazione di “nebbia mentale”, stanchezza, difficoltà di concentrazione e calo della memoria a breve termine.

Inoltre, la perdita di liquidi e sali minerali attraverso il sudore può compromettere l’efficienza della comunicazione neuronale, influenzando la trasmissione dei segnali tra le cellule cerebrali. Il risultato? Ci sentiamo più confusi, lenti, reattivi e, soprattutto, più inclini a reagire in modo eccessivo a stimoli anche minimi. 

L’effetto delle alte temperature sul cortisolo e sui neurotrasmettitori dell’umore

A giocare un ruolo importante nella nostra risposta al caldo è anche l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, che regola il rilascio del cortisolo, l’ormone dello stress.

Quando il caldo diventa intenso e persistente, il nostro organismo percepisce questa condizione come una minaccia, attivando risposte ormonali simili a quelle scatenate da uno stato di allerta o da un pericolo imminente. I livelli di cortisolo aumentano e, se questo accade per giorni consecutivi, possono generare una sensazione costante di stress e irritabilità.

In parallelo, l’equilibrio dei neurotrasmettitori viene alterato.

La serotonina, che regola l’umore e la calma interiore, può diminuire per effetto della disidratazione e dello stress termico, mentre la dopamina, responsabile della motivazione, può subire variazioni che rendono più difficile sentirsi attivi o motivati.

In altre parole, durante le ondate di caldo estremo, è come se il nostro cervello venisse messo in una condizione di sforzo continuo, che si riflette direttamente sul nostro comportamento. 

caldo estate

Perché ci sentiamo più “a corto di pazienza”

Chiunque abbia passato un’ora nel traffico sotto il sole di luglio sa bene quanto sia più facile perdere la pazienza quando fa molto caldo. Questa tendenza ha radici fisiologiche precise.

Il nostro sistema nervoso autonomo è già impegnato a regolare la temperatura corporea, e questo porta a un dispendio di energia aggiuntivo che riduce le risorse cognitive a disposizione per la regolazione emotiva.

In pratica, abbiamo meno “batteria” a disposizione per mantenere la calma.

Inoltre, diversi studi di psicologia ambientale hanno evidenziato che temperature elevate aumentano la probabilità di comportamenti impulsivi e reazioni eccessive. Secondo alcune ricerche condotte negli Stati Uniti, le giornate molto calde sono associate a un aumento dei litigi domestici, degli incidenti stradali e persino di reati violenti. Non a caso, alcuni esperti hanno coniato il termine “aggressività da caldo”, proprio per descrivere questo fenomeno.

Anche la qualità del sonno peggiora sensibilmente durante i periodi di caldo intenso, privando il cervello di una delle sue risorse fondamentali per il ripristino emotivo e cognitivo. E la mancanza di sonno, come noto, abbassa ulteriormente la soglia di tolleranza agli stimoli.

Perché il caldo rende nervosi, dunque, è una domanda che trova una risposta chiara nella scienza: quando il corpo è impegnato a resistere al calore, la mente si scopre più vulnerabile, affaticata e meno capace di gestire lo stress.

© Riproduzione riservata

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