I nostri ristoranti romantici a Milano preferiti sono questi qui
Di ristoranti romantici a Milano ce ne sono tantissimi, talmente tanti che quando si deve scegliere dove andare a cena non ne viene in mente nemmeno uno. Vi ci ritrovate?
Niente paura. Se siete alla ricerca di un ristorante romantico a Milano per trascorrere un appuntamento indimenticabile, questo è il posto giusto.
Abbiamo fatto mente locale per trovare i migliori ristoranti romantici a Milano, in grado di assecondare i gusti di tutti, dallo stellato a quello con la vista mozzafiato, passando per chi cerca atmosfere calda e confortevoli - o fiabesche - e perché no, anche per chi ha voglia di pizza.
I più bei ristoranti romantici a Milano
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Château Monfort, per chi vuole un ambiente fiabesco
Se cercate un locale in cui sia soprattutto la location a fare la differenza, per sentirvi come in una fiaba, il Rubacuori è il luogo ideale. Qui è facile sentirsi principi e principesse, essendo nel magico mondo dello Château Monfort, zona Corso Indipendenza. Tovaglie inamidate, teiere luminose al posto delle lampade, stoviglie con chiavi al posto dei manici e oggetti a forma di coniglietto sparsi per la stanza sono le caratteristiche della Sala del dolce risveglio, mentre nella Sala Rubacuori spiccano tavoli specchiati e sedute - neanche a dirlo - a forma di cuore. E le sale non sono finite, ce n'è addirittura una con una tavolo lunghissimo da riservare per solo due persone: un po' Bridgerton, un po' La Bella e la Bestia.
Château Monfort, Corso Concordia, 1
Una cena in una fioreria da Potafiori
È uno degli indirizzi più amati di Milano e tra i più noti. Parliamo di Potafiori, un negozio di fiori che ha anche lo spazio per la zona ristorante. Non a caso qui vengono organizzati diversi eventi: la sua atmosfera bucolica mixata all'arredamento moderno lo rendono il luogo perfetto per una cena di coppia.
Il menù è variegato e le porzioni sono abbondanti anche se presentate con la massima cura.
Potafiori, via Salasco 17
Cena con vista sulle guglie da Spazio
Se volete stupire con una cena in compagnia dell'impagabile vista sul Duomo di Milano, potete optare per Spazio, il bistrot dello chef stellato Niko Romito. Piatti lombardi in chiave gourmet, senza fronzoli e in un ambiente elegante, ma in cui ci si trova comunque a proprio agio.
Per godere della vista migliore (quella sul Duomo), chiedete dell'ultima sala e l'effetto wow è assicurato.
Spazio, 4° Piano de Il Mercato del Duomo, Piazza del Duomo, Galleria Vittorio Emanuele II
Se volete sentirvi in Sardegna c'è Frades
Già molto noto a Porto Cervo, Frades è un locale sardo che propone un menù alla carta di prelibatezze tipicamente isolane, come i Culurgiones o i Maloreddus, ma anche un menù degustazione che segue la stagionalità degli ingredienti.
Il locale è ampio e suddiviso in tre sale, di cui una dedicata proprio alle cene più riservate con bancone per gli show cooking dello Chef Roberto Paddeu, uno dei tre fratelli che ha dato vita al progetto. Bellissima anche la sala delle tele realizzate a mano, così come tutti i cuscini che arredano gli spazi.
Frades, Via Giuseppe Mazzini, 20
BistrRo, un luogo per chi ama il design
In zona Magenta si trova il terzo locale del gruppo Aimo e Nadia (dopo Il Luogo, 2 Stelle Michelin, e il ristorante caffetteria VOCE Aimo e Nadia), ovvero il BistrRo.
Qui la qualità del cibo si fonde con il design, grazie alla collaborazione con Rossana Orlandi, gallerista e massima esperta di arredo, che da buona vicina di casa, ha dato il suo contributo.
La cucina è affidata alla chef Sabrina Macrì, che sotto la guida di chef Negrini e Pisani, prosegue nella mission di esaltare ogni ingrediente con ricette ad hoc a seconda della stagionalità.
BistRo Aimo e Nadia, via Matteo Bandello 14
Se cercate un ambiente da sogno, c'è... Sogni
Nel cuore di Milano, Sogni nasce in un edificio di metà '800 un tempo adibito ad asilo. Dall'esterno non si vede niente, ma varcando la sua porta si viene proiettati in un'atmosfera senza tempo, elegante, accogliente e rarefatta allo stesso tempo.
500 mq con un ampio giardino interno e buona parte dei soffitti in vetro, il ristorante propone un menù vegetariano, vegano e a base di pesce arricchito dalla cucina mediterranea.
Il sostegno ai piccoli produttori di alto livello, il rispetto e l'amore per la natura e gli animali sono al centro dell'ultimo progetto di Claudio Antonioli, che sembra il posto perfetto per una cena romantica, grazie alle luci soffuse e alla cura dei dettagli, nel piatto, in tavola e non solo.
Diversi ambienti in base alle sale, ma stessa sensazione di casa che vi farà venire voglia di fermarvi anche per un drink - magari seduti al bancone in zinco e legno, tra specchi bruniti e sgabelli affusolati.
Sogni, Via S. Calocero, 8
Per gli irriducibili della pizza, Cocciuto
Chi l'ha detto che una cena romantica non possa essere a base di pizza? La pizza si ama. Non si discute. E allora, per chi proprio non può rinunciarvi, arriva Cocciuto, che ha più sedi, tutte arredate con cura e nei dettagli.
Per rilassarsi e chiacchierare godendosi un cornicione ripieno o una pizza gourmet.
Cocciuto, vari indirizzi (via Bergognone 24, via Gian Carlo Passeroni 2, via Melzo 16, via Procaccini 33)
Una cena greca fuori dalla tradizione da Vasiliki Kouzina
Nei pressi della Rotonda della Besana, in via Clusone, si trova Vasiliki Kouzina, locale di cui vi avevamo già parlato, che sta diventando punto di riferimento per tutti gli appassionati di cucina greca e che prende il nome dalla proprietaria Vasiliki, che qui a Milano ha messo radici, ma non ha dimenticato le sue origini.
La location è super accogliente, lo staff cordiale, simpatico e sempre disponibile a offrire consigli e raccontare un po' di storia dei piatti, che sono molto lontani dalla classica moussaka o la semplice insalata di feta. Da Vasiliki proverete le pietanze più insolite e saporite che vi sia mai capitato, con un'ampia scelta sia di carne che di pesce.
Anche la carta dei vini e dei liquori è rigorosamente made in Grecia e non delude, anzi. Noi abbiamo fatto poi rifornimento di liquori digestivi speziati nello shop online.
Vasiliki Kouzina, via Clusone 6
Cena in una cascina alle porte di Milano, all'Antica Osteria Il Ronchettino
Spostandosi fuori dalla cerchia cittadina, dove le strade iniziano a incontrare i primi campi, si trova l'Antica Osteria Il Ronchettino, ricavata in un'antica cascina del Seicento dove, tra pareti con mattoni a vista, volte e boiserie, è possibile mangiare piatti della tradizione lombarda rivisitati in chiave moderna e golosa. Il menù è scritto a mano su piccoli quaderni rilegati, in un'atmosfera retrò, casalinga, ma sofisticata.
Antica Osteria Il Ronchettino, via Lelio Basso 9
Una cena "artistica" da Daniel Canzian
Nel ristorante Daniel Canzian, che prende il nome dallo stesso chef che lo gestisce, il menù varia a seconda del periodo e spesso si adatta alle celebrazioni che si alternano durante l'anno, da San Valentino alla Festa della donna al Capodanno, ma segue la consueta linea stilistica.
Canzian è infatti considerato lo chef che "dipinge" con i suoi piatti, per l'attenzione maniacale all'estetica oltre che al gusto e, da bravo veneto, non rinuncia a portare a Milano un po' della sua terra d'origine.
DanielCanzian, Via Castelfidardo angolo via San Marco
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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