Cosa mangiare per abbronzarsi di più, più in fretta e meglio

Alimenti che stimolano la melanina e proteggono dai raggi ultravioletti, responsabili di rughe e macchie: cosa mangiare per abbronzarsi in fretta e a lungo
Per quanto la pelle abbronzata ci doni un aspetto più sano e rilassato, è importante fare molta attenzione a esporsi al sole con le dovute accortezze. Tra queste, sapere cosa mangiare per abbronzarsi bene, più in fretta e in modo più duraturo, aiuterà il vostro organismo a mettere in atto una serie di procedimenti che favoriranno la produzione di melanina e allo stesso tempo proteggeranno la cute dai danni - da quelli più comuni, come le rughe, le macchie solari - a quelli più seri.
** Cosa mangiare per prolungare l'abbronzatura **
Per preparare la cute in vista dei mesi caldi e assicurarsi un'abbronzatura perfetta, bisogna mettersi in moto il prima possibile (per poi intensificare la tabella di marcia nelle settimane successive), portando in tavola gli alimenti che favoriscono l'abbronzatura e proteggono dagli effetti nocivi dei raggi solari, responsabili di scottature, eritemi e invecchiamento cutaneo.
** Cosa mangiare in estate per idratare la pelle e abbronzarsi meglio **
Ecco dunque cosa mangiare per abbronzarsi meglio, di più e più a lungo.
** Cosa mangiare per produrre più melanina **
Cosa mangiare per abbronzarsi in fretta, bene, e più a lungo
(Continua sotto la foto)
Cibi ricchi di betacarotene
Non è una leggenda metropolitana: mangiare frutti e ortaggi di colore rosso-giallo-arancio è una vera manna dal cielo per il benessere della pelle, specialmente durante l'esposizione solare.
Questa sostanza, contenuta in grandi quantità in carote, meloni, pesche, ciliegie, albicocche, peperoni, stimola la produzione di melanina, un pigmento che svolge tre compiti importanti: conferisce un tono ambrato alla pelle, prolunga l'abbronzatura e forma una solida barriera contro le radiazioni ultraviolette che possono causare eritemi, macchie antiestetiche, rughe precoci e problemi anche più gravi.
*Per quanto riguarda la frutta rossa-gialla-arancione:
Quando consumarla: tutti i giorni, tre porzioni
Quanto consumarne: 100-150 grammi a porzione, da alternare ad altri frutti colorati
*Per quanto riguarda la verdura rossa-gialla-arancione:
Quando consumarla: tutti i giorni, due porzioni
Quanto consumarne: 200 grammi a porzione, da alternare ad altri tipi di verdura (come, ad esempio, quella a foglia verde o larga)
Fate incetta di pomodori
Il licopene, contenuto soprattutto nei pomodori, è una sostanza appartenente alla famiglia dei carotenoidi e ha spiccate proprietà antiossidanti.
Ciò significa che è in grado di difendere la pelle dall'aggressione delle radiazioni ultraviolette, che innescano una produzione eccessiva di radicali liberi responsabili dell'invecchiamento cutaneo.
In caso di prolungata esposizione ai raggi solari, il licopene protegge l'epidermide, allontanando il rischio del fotodanneggiamento.
Attenzione, però: chi soffre di reflusso gastroesofageo deve limitare il consumo di pomodori perché possono favorire la risalita dei succhi gastrici nell'esofago, scatenando o peggiorando la sensazione di acidità.
*Pomodori:
Quando consumarli: due o tre volte a settimana (o anche di più)
Quanto consumarne: 150-200 grammi a porzione
Cibi ricchi di vitamina C
Kiwi, arance, fragole, verdure a foglia verde sono ricchi di vitamina C, che svolge un'azione antiossidante, aumentando le difese naturali della pelle nei confronti di scottature ed eritemi.
Questa sostanza, inoltre, contribuisce a regolare la produzione di melanina, migliora l'elasticità della cute e garantisce una buona idratazione (che inizia a scarseggiare quando ci si sdraia sotto al sole).
Anche in questo caso, chi soffre di disturbi gastrici (reflusso, crampi addominali) dovrebbe moderare il consumo di alcuni di questi alimenti (kiwi e arance su tutti) perché il loro grado di acidità aggraverebbe ulteriormente il problema.
*Kiwi, agrumi, fragole:
Quando consumarli: anche tutti i giorni
Quanto consumarne: 100-150 grammi a porzione, da alternare ad altri frutti colorati
*Verdura a foglia verde:
Quando consumarla: anche tutti i giorni
Quanto consumarne: 200 grammi a porzione, da alternare a verdura rossa-gialla-arancione o viola
Legumi per rassodare la pelle
E chi l'ha detto che zuppe e minestre a base di legumi (lenticchie, fagioli, piselli) siano appannaggio dei mesi invernali?
Anzi, per il benessere della propria pelle bisogna concedersi questi piatti (che, considerato il clima, si possono consumare tiepidi) anche nella stagione più calda: questi alimenti, infatti, sono ricchi di polifenoli, che svolgono un'azione antiossidante, e di saponine, sostanze che rassodano la pelle e ne migliorano l'elasticità.
*Legumi, fagioli, piselli:
Quando consumarli: tre-quattro volte a settimana
Quanto consumarne: 100-150 grammi in caso di legumi freschi; 30-40 grammi se sono secchi.
Olio extravergine d'oliva per la vitamina E
L'olio extravergine d’oliva è ricchissimo di vitamina E, un potente antiossidante che previene il fotoinvecchiamento (non a caso è contenuto in molte formulazioni dermocosmetiche, come creme idratanti, contorno-occhi e sieri antiage) e protegge la pelle dalla disidratazione causata da un'intensa esposizione solare.
*Olio extravergine d'oliva:
Quando consumarlo: tutti i giorni
Quanto consumarne: 2/3 cucchiai di olio al giorno, preferibilmente a crudo
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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