Ponti di primavera in arrivo! Ecco 7 passe-partout che vale sempre la pena mettere in valigia
Il meteo incerto delle ultime settimane vi aveva fatto passare la voglia di pianificare i prossimi ponti di primavera ormai in arrivo? Perchè lasciarsi rovinare dai capricci del clima! In fondo non serve organizzare per forza tutto nei minimi dettagli e ogni tanto si può anche improvvisare.
Per prendersi una pausa dalla routine quotidiana e concedersi una pausa di relax lontano da casa, basta avere una valigia pronta per ogni evenienza e lasciarsi ispirare dal mood del momento.
E se già tremate al solo pensiero di preparare i bagagli, vi aiutiamo noi a selezionare i pezzi giusti e ad archiviare velocemente il capitolo “valigia“.
Cosa infilarci dentro anche se non sapete ancora bene cosa farete e dove trascorrerete questi giorni di festa?
Il segreto è scegliere dei pezzi passe-partout che vi permetteranno di creare outfit adatti a qualsiasi situazione, indipendentemente dalla vostra destinazione.
Che vogliate godervi qualche giorno di pace in riva al mare, al lago o in città, di sicuro portare sempre con voi una giacca water resistant è sempre essere una buona idea. Quei modelli leggerissimi e ripiegabili che non occupano spazio, sono uno di quegli assi nella manica che si possono portare sempre con sé e che salvano sempre il look in caso di pioggia improvvisa.
Via libera, naturalmente, a capi comodi e al tempo stesso stilosi: come una felpa con il cappuccio o dei jeans a gamba larga.
Immancabili, accessori pratici e funzionali, come una borsa a tracolla, non troppo pesante ma sufficientemente capiente, degli occhiali da sole e un paio di sneakers dalle linee pulite che si abbinano con tutto.
E non dimenticate di infilare nella valigia per i ponti di primavera anche almeno un capo più raffinato, da sfoggiare per una cena o un’uscita serale che richiede un look più ricercato. Un abito in jersey, che ha anche il vantaggio di non stropicciarsi troppo durante il viaggio, è ad esempio un ottimo candidato.
Ma scoprite nel dettaglio quali sono i 7 must-have che dovreste assolutamente avere sempre con voi.
Valigia per i ponti di primavera: 7 passe-partout da mettere in valigia
RAINS Giacca leggera anti-pioggia con il cappuccio
Credits: it.rains.com
KENZO PARIS Felpa bianca stampata con il cappuccio
Credits: luisaviaroma.com
PLEASE Jeans a palazzo effetto delavé
Credits: pleasefashion.com
UNIQLO Borsa a tracolla a forma di mezzaluna
Credits: uniqlo.com
MAX MARA Abito in jersey stampato con le maniche a sbuffo
Credits: it.maxmara.com
CHANEL Occhiali da sole con le lenti ovali
Credits: chanel.com
ADIDAS Sneakers Samba in pelle bianca e beige
Credits. adidas.it
Foto in apertura: GettyImage
Melissa Satta e Carlo Beretta insieme a Madrid
Melissa Satta è stata paparazzata insieme a Carlo Beretta dal settimanale Chi. La showgirl e l’erede della famiglia nota per la produzione di armi sono stati fotografati durante un viaggio a Madrid, fin dall’aeroporto a Milano.
“Anche se nascosti con cappello, cappuccio e occhiali da sole, la coppia non è passata inosservata quando si è trovata a Linate per volare a Madrid”, si legge sul nuovo numero del settimanale.
I due non erano da soli, non alla partenza perlomeno. Con loro anche altri amici, come testimoniano i selfie pubblicati sui social. A far correre il gossip e alimentare i sospetti che tra i due sia nata una frequentazione, le foto che li ritraggono da soli durante un aperitivo sulla terrazza di un hotel madrileno.
Melissa Satta e Carlo Beretta avrebbero anche trovato il tempo di staccarsi dal resto del gruppo per ritagliarsi un momento di confidenze e risate a due, durante un brunch al Four Season di Madrid. Stando a quanto riportato dal magazine, la showgirl sarebbe apparsa serena anche dopo aver visto i fotografi che li hanno sorpresi in aeroporto.
Negli ultimi mesi aveva tuonato contro alcuni hater e siti che avevano puntato il dito contro di lei per le vicissitudini sportive di Matteo Berrettini. Una pressione mediatica che certo non ha fatto bene alla coppia, che ha annunciato la rottura lo scorso febbraio.
Anche Beretta è reduce da una relazione sotto i riflettori, quella con l’influencer Giulia De Lellis.
Eclectic GrandPa: il trend (nato su TikTok) da seguire anche questa primavera
Mob Wife, Office Siren, Latte Dressing: negli ultimi mesi abbiamo assistito alla nascita di un’infinità di nuove tendenze moda che sono state lanciate su TikTok e che poi hanno iniziato a spopolare dappertutto.
Da qualche mese a questa parte, c’è un altro nuovo trend che si sta facendo notare e che sta guadagnando una grande popolarità.
Parliamo dell’Eclectic GrandPa, un’estetica liberamente ispirata allo stile vintage dei nostri nonni, reinterpretata però con un tocco trendy e contemporaneo.
Le prime a cadere in tentazione e a cedere al trend (of course) sono state le celeb d’oltreoceano e le trend setter che in più di un’occasione sono state avvistate con addosso i capi e gli accessori tipici del guardaroba del “nonno eclettico”.
E a quanto pare, lo stile Eclectic GrandPa non ha intenzione di arretrare di un millimetro e anche questa primavera sarà in cima alla lista delle tendenze più cool da seguire.
Come cavalcare il trend senza commettere cadute di stile? Basta solo avere nell’armadio i pezzi giusti.
Blazer dal gusto retrò, gilet in maglia con i rombi, pantaloni dalle silhouette rilassate, cardigan da golf, mocassini bicolor: se l’estetica Eclectic GrandPa incuriosisce anche voi, ecco una selezione di pezzi chiave che vi conviene tenere a portata di mano nell’armadio.
Eclectic GrandPa: i capi e gli accessori per seguire il trend
BLAZÈ MILANO Blazer doppiopetto in Principe di Galles
Credits: blaze-milano.com
LACOSTE Maglia con le trecce con lo scollo a V
Credits: lacoste.com
S’ MAX MARA Pantaloni in lino a gamba larga
Credits: mytheresa.com
SÉZANE Mocassini in pelle bicolor
Credits: sezane.com
GANNI Gilet in maglia con i rombi
Credits: ganni.com
ACNE STUDIOS Camicia a quadri in cotone bio
Credits: farfetch.com
MIU MIU EYEWEAR Occhiali da vista con le lenti ovali
Credits: farfetch.com
MAISON MICHEL Cappello fedora in feltro
Credits; mytheresa.com
BURBERRY Cardigan con motivo a quadri
Credits: farfetch.com
BIRKENSTOCK Sabot in pelle scamosciata
Credits: birkenstock.com
Foto in apertura: GettyImage
6 condimenti che fanno bene alla salute (e alla linea)
I condimenti sani sono alla base di una dieta sana. Perché il modo in cui si condisce un piatto di pasta, un’insalata o un secondo fa la differenza tra un piatto leggero e nutrizionalmente ineccepibile e uno ipercalorico e sbilanciato.
E invece quante volte abbiamo associato la pratica di condire i nostri piatti a un’azione negativa per la nostra dieta? Non c’è niente di più sbagliato.
L’attenzione attuale verso i condimenti spesso si focalizza sull’eliminazione dei grassi. Tuttavia, un’approccio più equilibrato riconosce che i condimenti sani non devono necessariamente escludere i grassi, ma piuttosto offrire una combinazione equilibrata di nutrienti e sostanze benefiche.
Abbiamo selezionato i migliori condimenti sani da inserire nel proprio regime alimentare. Anche quando si è a dieta.
**E se vi dicessimo che l’insalata potrebbe non essere il piatto sano che pensate?**
**5 falsi miti (e cattive abitudini) da sfatare per scelte alimentari più corrette**
6 condimenti sani che fanno bene alla salute e alla dieta
(Continua sotto la foto)
Olio extravergine di oliva
L’olio extravergine di oliva non solo è ricco di grassi monoinsaturi sani, ma contiene anche composti fenolici che hanno dimostrato di avere effetti anti-infiammatori e antiossidanti nel corpo. Questi composti possono svolgere un ruolo importante nella prevenzione di malattie croniche come il diabete e le patologie cardiovascolari.
Inoltre, l’uso regolare di olio extravergine di oliva nella dieta mediterranea è associato a una maggiore longevità e a una migliore qualità della vita.
Aceto di mele
Oltre ai suoi benefici per la digestione e la perdita di peso, l’aceto di mele può anche aiutare a mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue dopo i pasti.
Alcuni studi suggeriscono inoltre che l’aceto di mele ha effetti positivi sulla salute della pelle, aiutando a ridurre l’acne e a migliorare l’aspetto generale dell’epidermide.
Salsa di pomodoro
Tra i condimenti che fanno bene alla salute c’è anche la salsa di pomodoro. È una fonte concentrata di licopene, che è più facilmente assorbito dall’organismo rispetto al licopene presente nei pomodori freschi.
Oltre ai suoi benefici per la salute del cuore e della pelle, il licopene ha dimostrato di avere proprietà antitumorali e può contribuire a ridurre il rischio di alcuni tipi di cancro, tra cui quello alla prostata e al colon.
Salsa di soia
La salsa di soia è una fonte di minerali importanti come il ferro e il manganese, che sono essenziali per la produzione di energia e la funzione cognitiva.
Non solo: i fitonutrienti presenti nella soia possono avere effetti benefici sulla salute ossea, riducendo il rischio di osteoporosi e migliorando la densità minerale ossea.
È molto sapida, attenzione a non esagerare nelle quantità se tendete a ritenere liquidi.
Senape
La senape contiene anche acido linoleico, un tipo di acido grasso omega-6 che può aiutare a ridurre l’infiammazione nel corpo e a supportare la salute delle articolazioni.
L’acido linoleico è inoltre essenziale per la produzione di prostaglandine, che sono composti che regolano la risposta infiammatoria nel corpo.
Tahina
Derivato dai semi di sesamo bianco, la tahina è uno dei condimenti più salutari (anche se ancora poco conosciuta). È una fonte di fitosteroli, cioè composti vegetali che possono aiutare a ridurre il colesterolo nel sangue e a migliorare la salute cardiovascolare.
Ridurre il colesterolo LDL può ridurre il rischio di malattie cardiache e ictus, migliorando la salute generale del cuore e dei vasi sanguigni.
Olio di cocco
L’olio di cocco è ricco di acidi grassi a catena media (AGCM), che possono essere facilmente metabolizzati dal corpo e utilizzati come fonte di energia immediata. Questo lo rende uno dei condimenti più ideali per coloro che seguono una dieta chetogenica o che cercano di aumentare i livelli di energia senza aumentare l’assunzione di carboidrati.
Inoltre, l’olio di cocco contiene anche acido laurico, che ha dimostrato di avere proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie, supportando la salute del sistema immunitario e la risposta del corpo alle infezioni.
5 ristoranti nei musei che valgono “una visita”
L’innovazione del ristorante nel museo inizia nel 1857, con il ristorante al Victoria & Albert Museum di Londra. Nel 1954, all’interno del Metropolitan Museum of Art di New York, nasceva la prima caffetteria.
Oggi, i musei non sono più solo luoghi di cultura e divulgazione, ma spazi da vivere per la bellezza del contesto e la qualità dei servizi offerti.
La presenza di ristoranti di alto livello al loro interno non solo arricchisce la visita artistica, ma attira anche chi non aveva pianificato inizialmente una giornata immersa nell’arte.
In quest’ottica anche i musei italiani sono diventati luogo di cultura a 360 gradi, anche gastronomica.
Eccone cinque gourmet da non perdere.
Ristorante nel museo: i nostri preferiti da provare in Italia
(Continua sotto la foto)
MUDEC – Enrico Bartolini (Milano)
All’ultimo piano del Museo delle Culture, dedicato alla valorizzazione e alla ricerca interdisciplinare sulle culture del mondo, c’è il ristorante nel museo tre stelle Michelin, di Enrico Bartolini.
Un punto di riferimento nel panorama gastronomico internazionale. È infatti lo chef più stellato d’Italia ed in seconda posizione nella classifica mondiale.
Il Ristorante Enrico Bartolini offre autentiche creazioni gourmet, apparentemente semplici ma straordinariamente raffinate al gusto.
Due i menu degustazione: “Best of“, un percorso di “contemporanea italianità” in 8 portate, e “Mudec Experience” in 9 passaggi.
L’interior design riflette un lusso discreto con tonalità calde, boiserie eleganti e arredi caratterizzati da linee fluide e materiali pregiati.
Accanto alla cucina, uno spazio riservato accoglie un tavolo rettangolare esclusivo per Enrico Bartolini e una libreria vintage con una selezione di distillati.
Opere d’arte contemporanea, fotografie e pezzi di design arricchiscono l’ambiente, fondendo cibo e design nella continua ricerca dell’eccellenza e della bellezza dei dettagli, trasmettendo emozioni attraverso ogni creazione.
Museo d’Arte della Fondazione Luigi Rovati – Andrea Aprea (Milano)
All’ultimo piano di un palazzo storico in corso Venezia 52, c’è il ristorante di Andrea Aprea, due stelle Michelin. Una grande vetrata panoramica affaccia sui giardini pubblici Indro Montanelli e gli edifici simbolo di Milano, oltre a quelli che hanno ridefinito lo skyline della città.
Al centro dell’esperienza culinaria c’è la cucina a vista, dove Aprea e la sua squadra trasformano ingredienti di alta qualità in piatti di livello eccellente. La cucina di questo chef si propone di innescare un processo di scambio tra differenti luoghi dell’esperienza, nel ricordo, nello sguardo, nell’olfatto, nel palato.
Concetti che si ritrovano nei tre percorsi gastronomici proposti: Contemporaneità, un percorso di 5 portate dedicato al rapporto tra memoria e innovazione; Partenope, viaggio in 6 portate nelle suggestioni della Campania e Signature, esperienza assoluta nella filosofia dello chef in 8 portate, Nei due piani sottostanti il ristorante sono esposte opere che provengono dal mondo dell’arte etrusca a quello dell’arte contemporanea.
C’è anche una sala studio, un punto vendita della casa editrice Johan & Levi e un caffè-bistrot con affaccio sul giardino interno.
** Tutte le nostre selezioni di ristoranti a Milano **
Strozzi Bistrò – Tommaso Arrigoni (Firenze)
Questo luogo esclusivo, che affaccia sulla corte interna di Palazzo Strozzi, uno dei più noti edifici rinascimentali italiani, è stato concepito con l’intento di offrire un’esperienza culinaria e di accoglienza, improntata sull’arte del gusto e del design.
Il progetto, promosso dalla Fondazione Palazzo Strozzi, porta la firma di due luminari nel campo del design e della ristorazione di alta classe: l’architetto Fabio Novembre, responsabile del restyling degli ambienti e lo chef Tommaso Arrigoni, creatore della linea culinaria.
La cucina di Strozzi si adatta alle preferenze della clientela, con un tocco di tradizione regionale, in qualsiasi momento della giornata, della colazione al dopocena.
Nel menù ci sono alcuni signature dish dello chef Arrigoni come l’Uovo CBT, cotto a bassa temperatura, con cremoso di capra, zucchine, pesto di basilico e pane affumicato; rivisitazioni della gastronomia locale, come i Pici al ragù ricco del Bistrò, richiamo ai sapori della tradizione fiorentina.
Per il progetto l’architetto Novembre ha celebrato e valorizzato lo stile di Palazzo Strozzi e la sua ricca storia. La sala si è così trasformata in un grande osservatorio che incornicia l’imponente bottigliera in vetro, ispirata alla forma del portone originale. Il banco bar e lo spazio cucina sono rivestiti in cuoio con un motivo a mattoni che richiama il bugnato della facciata esterna. Le pareti, infine, seguendo i toni del blu, colore emblematico del museo, sono adornate con una carta da parati che raffigura le tre lune crescenti, simboli araldici della famiglia Strozzi.
MART – Alfio Ghezzi (Rovereto)
Il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, è una istituzione culturale in Trentino. Fondato nel 1987, il MART si distingue per la sua collezione di opere d’arte moderna e contemporanea, con un’ampia varietà di dipinti, sculture, fotografie e opere multimediali.
Negli spazi del museo lo chef Alfio Ghezzi ha plasmato una duplice offerta: un ristorante gourmet e un bistrot. La filosofia del ristorante Senso, una stella Michelin, è l’autenticità italiana, la semplicità e il gusto.
Il menu riflette il legame diretto con tutte le realtà produttive che lavorano per la sostenibilità del territorio.
Offre un menu degustazione chiamato “La Cucina del Senso” composto da sette portate, con la possibilità di optare per un percorso più breve di cinque portate, che include l’omaggio al territorio, la condivisione e il caffè moka. In alternativa, è disponibile un percorso di tre portate.
Il bistrot, invece, è più informale, aperto da mattina a sera, per colazione, per una pausa pranzo veloce, una merenda rilassata o uno snack goloso all’uscita di una mostra.
Villa Menafoglio Litta Panza – Matteo Pisciotta e Andrea Piantanida (Varese)
È una residenza nobiliare del XVIII secolo, circondata dal verde di un immenso parco. Con i suoi dettagli barocchi e i suoi spazi suggestivi e signorili, Villa Panza è celebre per la sua collezione d’arte contemporanea dell’omonimo conte.
Al suo interno c’è il ristorante gourmand Luce, con una cucina a vista e un soppalco di cristallo che consente agli ospiti di pranzare e osservare gli chef chef Matteo Pisciotta e Andrea Piantanida al lavoro. I loro piatti nascono dalla fusione tra territorialità e ricerca nelle svariate culture gastronomiche, rielaborazione di tecniche tradizionali attraverso metodi di lavorazione moderni, ricerca di nuove consistenze e temperature di servizio.
Due le sale dove poter gustare le pietanze preparate con le materie prime dell’orto e dei frutteti della villa. Durante la bella stagione si mangia all’aperto, nel cortile e il parco.
Non solo Samba! 8 sneakers minimal chic “alternative” di cui innamorarsi
Da ormai qualche stagione sono le grandi protagoniste degli “shoes trends“, amate e sfoggiate ovunque: le Samba di adidas original sono sicuramente le sneakers del momento.
Sarà il loro allure minimal chic, quella forma affusolata elegante, i dettagli in suede ma sono diventate iconiche. Impossibile non incappare sui social, e in giro, nella loro (onni)presenza! Se però avete voglia di qualcosa di nuovo e meno “visto”, eccoci con una mini selezione di sneakers “alternative” alle Samba da mettere subito in wishlist!
Segni particolari? Forma affusolata e “leggera”, linee estremamente pulite e inserti in pelle scamosciata per quel tocco in più che non guasta!
Pronte a fare shopping con noi? Eccovi 8 sneakers minimal chic alternative alle Samba di adidas!
Se non potete fare a meno di una sneakers firmata adidas original, puntate al modello Spezial, molto simile e altrettanto chic! Come questo in pelle beige con suola in gomma ton sur ton!
Credits: zalando.com
Punta in pelle scamosciata rosa cipria e pelle bianca per le sneakers minimal del brand olandese D.A.T.E
Credits: date-sneakers.com
Le più amate tra le sneaker “veg”: le Veja con dettagli in pelle color ciliegia e inserti in suede beige sono super chic!
Credits: veja-store.com
Pelle scamosciata color azzurro polvere e suola in gomma a contrasto per le sneakers di Hogan.
Credits: hogan.com
Con un motivo grafico in pelle scamosciata e pelle bianca le snaekers di Ba&sh.
Credits: ba-sh.com
Interamente in suede color verde bosco e con impunture ton sur ton, Velasca
Credits: it.velascawomen.com
Fascino vintage per un modello iconico e sempre attuale firmato Diadora.
Credits: diadora.com
Un altro “classico”: le GSM, modello di Onitzuka Tiger ispirato al tennis (la sigla sta per “Game, Set, Match”) sono la quintessenza dello stile sporty-chic!
Regali festa della mamma 2024: le più belle idee beauty per farla felice
Se siete alla ricerca di spunti per i vostri regali festa della mamma 2024, siete nel posto giusto. Abbiamo selezionato per voi alcune delle più belle proposte beauty per andare a colpo sicuro. Dai profumi al make-up fino allo skincare, qui troverete una selezione di idee che potranno stupire la vostra mamma. Festa della mamma regali originali: seguiteci alla scoperta dei migliori!
Coffret La Vie Est Belle di Lancôme
Contiene La Vie est Belle Eau de Parfum (50 ml e 10ml), il trattamento Advanced Génifique (10 ml) e l’Hypnôse Mascara.
Herbae par L’Occitane Iris Pallida
La nuova Eau de Toilette si contraddistingue per note di testa brillanti e frizzanti di bergamotto e limone che si uniscono alle sfumature fresche delle foglie di rabarbaro verde. Nelle note di cuore l’iris incontra l’assoluta di fieno. Le note di cuore vengono supportante da note di fondo vibrati: il calore del legno ambrato si lega alla nitida freschezza dell’incenso.
SKINCARE ROUTINE di Eterea Cosmesi Naturale
L’essenza di una skincare routine racchiusa in una boccetta. Questa eau de parfum è un distillato di sentori e gesti beauty, generati dall’amore per sé stessi. L’apertura impalpabile, lievemente agrumata, a base di bergamotto, limone, mandarino, fiori d’arancio e mirtillo, prepara al cuore della fragranza, che si schiude con leggiadria sprigionando note di gelsomino, peonia, gardenia e mimosa. Il fondo è cremoso, vellutato, una carezza confortevole a base di ambra, vaniglia, tuberosa e muschio bianco. L’ultimo step profuma di soddisfazione e pienezza, come quando si indossa una crema idratante che accarezza la pelle e le dona una delicata profumazione percepibile persino dopo aver poggiato la testa sul cuscino, alla fine della giornata.
Furla Pura Eau de Parfum
Fragranza delicata, è racchiusa in un flacone, che si ispira ad alcune celebri creazioni Furla, e si dipinge nei delicati toni del bianco, un colore moderno senza tempo per celebrare l’essenzialità e l’eleganza delle linee del marchio. Il profumo è, invece, un’ode alla leggerezza, descritta dall’impalpabile linguaggio olfattivo. Freschi accenti di bergamotto si ravvivano con i toni speziati dello zenzero, mentre si percepiscono i tocchi trasparenti della fresia e una soffice ed eterea mimosa. Al culmine del climax, la pura eleganza del gelsomino si fonde con le sensuali note legnose che sigillano la fragranza.
Devotion Eau de Parfum Dolce&Gabbana
Nasce dall’intuito e dall’esperienza di Olivier Cresp: il celebre naso ha saputo catturare la quintessenza dell’italianità in una creazione olfattiva caratterizzata da squisiti contrasti, luminosa nelle note di testa e sensuale in quelle di fondo, dove la freschezza dei fiori d’arancio incontra la dolcezza della vaniglia del Madagascar, mentre gli agrumi canditi conferiscono un avvolgente tocco gourmand. Questa fragranza accompagna in un viaggio sensoriale avvolgente e seducente, evocando i valori positivi cari a Dolce&Gabbana, tutti incarnati dal Cuore Sacro. Il prezioso simbolo è l’elemento distintivo del flacone e della confezione: un dettaglio che trasforma la fragranza in un piccolo capolavoro di stile e artigianalità.
BDK – 312 Saint-Honoré
312 Saint-Honoré celebra l’apertura della prima boutique di Parigi della Maison. La fragranza è composta da muschi bianchi e ambrati, in contrasto con la freschezza dei fiori d’arancio, con l’apertura speziata del pepe rosa.
CARON Lady Caron
Lady Caron è un’ode alla libertà. La cremosa dolcezza del fiore di magnolia incontra un luminoso gelsomino e una morbida vaniglia della qualità migliore al mondo. La sorpresa gourmand è un accordo fruttato: vellutate note di pesca con neroli e lampone. Un vortice di allegria!
Les Eaux d’Un Instant Citrusy Magnolia di Angel Schlesser
Questo profumo anticonvenzionale è introdotto dal vigore di cassis, dalla freschezza del limone italiano e dalla delicatezza del sale rosa. Nel cuore risiedono la magnolia grandiflora e il fiore d’arancio, alla cui pienezza si aggiunge l’helvetolide. Guest star della composizione, quest’ultima è una molecola odorosa di sintesi, caratterizzata da una particolare persistenza. A chiudere il cerchio di questa composizione unica, la rotondità di ambra grigia e la sensualità del legno di sandalo e del legno di cedro della Virginia.
Festa della mamma regali originali: Rituals The Garden of Happiness Gift Set
Una selezione accurata di dieci bestseller scelti da due delle collezioni più preziose del brand: The Ritual of Sakura e The Ritual of Yozakura. Dal bagno al corpo fino ai prodotti per la casa, il cofanetto regalo permette di scoprire la gioia di una routine di bellezza a cui non sarà possibile resistere.
Festa della mamma regali originali: Douglas Mother’s Day Box
Una beauty box con una selezione di prodotti studiati per offrire una routine di bellezza rilassante insieme a una collanina gioiello con un cuore placcato d’oro.
Byredo Mineralscapes Eyeshadow Palette
Comprende diciotto colori dalle fresche tonalità dei colori primaverili del nord: dalle serene tonalità nude, alle pietre scintillanti, fino agli intensi e vellutati blu attraversati da una brillantezza argentea. La texture è morbida, cremosa e leggera come una seconda pelle, e l’applicazione – a lunga durata – è fluida e scorrevole.
Le Mini Macaron Les Pastels
Una fresca palette di moderni color pastello per far sbocciare anche le mani! Il set contiene tre smalti: Vanilla Milk, un vaniglia soffice e lussuoso, Bleu Ciel, un blu pastello da sogno, e Crème d’Abricot, un pesca corallo brillante e cremoso.
Shiseido Benefiance Eyecare Set
Il coffret contiene Benefiance Wrinkle Smoothing Eye Cream, Ultimune Power Infusing Concentrate e Benefiance Wrinkle Smoothing Cream.
Gift Set ghd Dreamland
Comprende il ghd Bodyguard, lo spray termoprotettore che crea una barriera leggera e invisibile contro i danni dello styling a caldo, e il pettine in edizione limitata progettato per aggiungere un final touch impeccabile allo styling, assicurando che ogni capello sia perfettamente a posto; entrambi sono racchiusi in una pochette in velluto rosa scuro.
Credit ph: GettyImages
Il mio mondo va veloce
A Tom Dixon, direttore ospite di questo numero di Grazia dedicato al design, piace parlare del futuro. E ha scelto come tema l’Intelligenza Artificiale, che considera moltiplicatore di forza per l’immaginazione. Designer britannico di fama internazionale, ha firmato molti pezzi per il marchio italiano Cappellini, è stato direttore creativo di Habitat, una delle più importanti aziende britanniche di arredamento, e di Artek, marchio fondato dall’architetto finlandese Alvar Aalto.
Nel 2002 ha fondato il marchio che porta il suo nome con l’idea di avvicinare sempre di più i designer all’industria. Con hub a New York, Hong Kong, Londra, Los Angeles e Tokyo, i suoi pezzi sono noti in tutto il mondo, come la S Chair, esposta al MoMA di New Yok, ma anche le sedute Pylon e Scoop, la Bird Chaise e le lampade Bell, Boom, Mirror Ball, Beat Stout.
Ha collaborato anche con stilisti come Jean Paul Gaultier, Romeo Gigli, Ralph Lauren e Vivienne Westwood. Ma tutto è iniziato quando adolescente suonava il basso nella band Funkapolitan.
So che lei non risponde a domande che sono cliché. Se la presento come musicista, maker, tecnologo visionario, amante della cucina e delle piante e designer va bene?
«Fantastico».
Suona ancora il basso?
«Sto imparando a suonare il contrabbasso, anche se mi piace di più la chitarra elettrica, che è stata una chiave di accesso alla creatività e mi ha fatto conoscere tanti amici. Sono stato un musicista professionista per due anni e stando in una band ho imparato a vendere la mia performance. È stata una grande lezione perché saper suonare uno strumento significa inventare se stessi, mi ha insegnato a superare la timidezza e a dovermi occupare dei concerti, dei rapporti con la casa discografica e molto altro. È stato anche un modo per capire come la creatività potesse diventare un business. Quando sono diventato designer mi è tornato utile».
Non ha frequentato l’università o scuole di design. Qualcosa contro?
«No. Forse ho solo incontrato insegnanti noiosi. Il design può essere molto tecnico e anche molto artistico, alcuni hanno bisogno di un’impostazione più ingegneristica, altri di più libertà. Per me che venivo da una band e da una scuola in cui non mi divertivo per niente, fare design è stato liberatorio, un modo per esprimermi pienamente. Ho due figlie e vedo che ognuna di loro ha differenti modi di imparare».
Perché ha scelto l’intelligenza artificiale come tema per Grazia?
«Per capirne di più. L’anno scorso durante la Design Week di Milano se ne è parlato molto e adesso, grazie alla collaborazione con Grazia, posso approfondire il tema. L’Intelligenza Artificiale è la nuova frontiera, viene applicata nella moda e meno nel design. Molti ne hanno paura, soprattutto i più giovani, mentre io credo che possa ampliare la creatività. Sono già tanti gli ambiti in cui viene utilizzata. Penso agli algoritmi che sui social network indirizzano le opinioni. Per questo è importante la conoscenza: per applicarla al meglio nella scrittura, nel design, nelle scienze e nell’arte. È facile essere spaventati ma è interessante vedere le porte che apre».
Che cos’ha di speciale il suo legame con l’Italia?
«L’Italia celebra il design e i designer come nessun altro Paese. A Milano ne ho scoperto il valore, qui ho incontrato creativi come Giulio Cappellini e Carla Sozzani. Da bambino andavo con i miei in campeggio in Abruzzo dove ho iniziato ad apprezzare cose che non avevo la possibilità di fare in Inghilterra. Ricordo ancora il sapore di un pomodoro colto in un campo. All’edizione della Design Week di quest’anno oltre ad alcune proposte in mostra, c’è questo numero di Grazia che è la mia partecipazione più importante».
Il suo studio Coal Off ice in Granary Square a Londra sembra contenere tutte le sue passioni.
«Siamo vicini a molte architetture interessanti e a un alto tasso di creatività come il Central Saint Martins College of Art and Design, la scuola superiore dedicata a moda, design e arte, o Google DeepMind, dove opera il gruppo che in Google si dedica allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. La British Library è qui e anche il The Francis Crick Institute, che si occupa di ricerca avanzata in genetica. Sapere di essere circondato da tanta innovazione mi piace».
C’è anche un ristorante nel suo ufficio.
«Le migliori conversazioni accadono quando sei a tavola e penso che sia meglio avere mobili di design in un ristorante che in uno show room. Tavoli, sedie, luci e tutti gli oggetti che servono per apparecchiare la tavola vengono vissuti nel ristorante, dove incontriamo frequentemente persone che in realtà puoi convincere con più garbo ad apprezzare quello che hai disegnato».
Sostenibilità è una parola abusata. È davvero possibile produrre a basso impatto ambientale?
«A differenza della moda, nel design non esiste l’“usa e getta”. Mi piace ricordare che ho una scrivania della mia bisnonna che ha attraversato sei generazioni. Se costruiamo bene le cose durano nel tempo. Vedere le mie lampade nei negozi accanto a pezzi vittoriani significa che abbiamo imparato negli ultimi 30, 40 anni che cosa resiste nel tempo e che cosa no, e questa è una grande lezione di sostenibilità. Capire il valore delle cose, la velocità con cui le consumiamo e la loro longevità, il riciclo di alcune parti, sapere da dove arrivano e dove saranno smaltiti è indispensabile».
Ha dedicato molta attenzione anche ai profumi.
«L’esperienza di uno spazio è influenzata dalla luce, dal rumore e in particolare modo dai profumi che, se usati male, possono trasmettere disagio. E se qualcosa non ha un odore gradevole desideri solo andare via».
“Gardening will save the world” (Il giardinaggio salverà il mondo) è un progetto che ha realizzato con Ikea. Il giardinaggio è un’altra delle sue passioni?
«La natura è una delle cose che più cerchi di capire e meno conosci e con la quale si vive una profonda relazione. Purtroppo, ne sappiamo molto meno oggi rispetto a un secolo fa, a causa del nostro stile di vita. Allo stesso tempo sappiamo che le cose possono essere rigenerate nel maggiore rispetto della natura. Emergenza climatica, ma anche contenimento del consumo di acqua, suolo e di risorse energetiche ce lo impongono. L’idea del giardinaggio è nata esattamente come quella dell’Intelligenza Artificiale: volevo saperne di più e ho imparato tantissimo».
La sua visione del futuro prossimo?
«Siamo in un momento pericoloso ed elettrizzante allo stesso tempo. Ognuno di noi è potenzialmente a rischio di pessime influenze, per questo è necessario avere un’opinione sulle nuove tecnologie. Ognuno ha bisogno di calibrare se stesso rispetto a questa rivoluzione digitale e la reazione dei creativi fa da volano. Meglio non correre il rischio che i criminalidiventino più creativi dei designer. Ci sono tantissime possibilità, dal ripensare la propria professione agli stili di vita. Il futuro va veloce».
Foto © Matthew Donaldson
Lana del Rey (al Coachella) ha indossato un capo che è già diventato un must. Ecco qual è e dove trovarlo!
È stata la regina del Coachella 2024 e ha fatto breccia nel cuore del pubblico, non solo con la sua voce sensuale e ipnotica, ma anche grazie al suo stile: Lana del Rey è stata una delle protagoniste indiscusse della nuova edizione del celebre Festival di Indio.
Il suo duetto con Billie Eilish è diventato virale all’istante ma c’è un’altra cosa che ha conquistato TikTok e che ha fatto letteralmente impazzire la rete in questi giorni: un capo che ha indossato proprio durante il Coachella e che è diventato immediatamente un must.
Parliamo dell’abito color baby blue, completamente tempestato di glitter, che la cantautrice ha sfoggiato durante una delle sue esibizioni.
Da quando la cantante è apparsa sul palco con questo mini dress a pieghe, con ampia scollatura e maxi taglio cut-out sulla pancia, l’abito color baby blue (secondo un’analisi condotta da Pinterest e Google Trends) sembra aver subito un’incredibile impennata nelle ricerche trasformandosi in un vero e proprio oggetto del desiderio.
Anche a voi è venuta voglia di regalarvelo? Del resto è un capo così raffinato, versatile e chic che davvero non ci sono ragioni per non inserirlo immediatamente alla vostra shopping list.
E la buona notizia è che in circolazione si trovano versioni per tutti gli stili e tutti i budget.
Dai modelli semplicissimi in cotone, perfetti anche per gli appuntamenti di tutti i giorni, alle varianti più eleganti, in pizzo, in raso o effetto sheer, da sfoderare anche nelle occasioni speciali: ecco una mini selezione di abiti baby blue che probabilmente anche Lana del Rey approverebbe al volo!
PROENZA SCHOULER Abito midi effetto sheer con arricciature sul corpetto
Credits: farfetch.com
H&M Abito lungo plissè con scollo halter
Credits: 2.hm.com
ACNE STUDIOS Abito lungo in raso
Credits: acnestudios.com
ERMANNO SCERVINO Abito color baby blue in pizzo
Credits: farfetch.com
& OTHER STORIES Abito midi a pieghe
Credits: stories.com
COS Abito midi con l’orlo asimmetrico
Credits: cos.com
SANDRO Abito in maglia a maniche lunghe con dettagli cut-out
Credits: it.sandro-paris.com
Foto in apertura: Getty Image
Kate Middleton torna dietro la macchina fotografica per il compleanno di Louis
Kate Middleton e il Principe William festeggiano il sesto compleanno di Louis rispettando la tradizione. Da anni ormai, infatti, la coppia reale ha abituato sudditi e fan con il rilascio di una nuova foto degli eredi alla vigilia di ogni compleanno.
Una consuetudine che però questa volta rischiava di saltare, viste le condizioni di salute della Duchessa di Cambridge.
E invece, ecco che su Instagram arriva un nuovo ritratto, realizzato come sempre da Kate Middleton e accompagnato da un messaggio dei due genitori: “Buon sesto compleanno, principe Louis! Grazie per tutti i gentili auguri di oggi”.
Nel dolce scatto, il principe Louis sorride direttamente alla telecamera mentre giace su una coperta in un prato.
Per Kate Middleton e il Principe William si tratta di un’occasione speciale, per celebrare il terzogenito e ringraziare tutti coloro che hanno avuto un pensiero per loro.
A primo impatto la foto non sembra aver subito alcun ritocco, versione confermata anche da alcuni magazine tra cui People. Una scelta del tutto comprensibile viste le polemiche esplose dopo la foto di famiglia pubblicata in occasione della festa della mamma in Regno Unito, prima che Kate annunciasse di avere il cancro.
Louis e i suoi fratelli maggiori, George, 10 anni, e Charlotte, 8, sono recentemente tornati a scuola dopo alcune settimane di pausa durante le vacanze di Pasqua, mentre il principe William è tornato ai doveri pubblici con una visita a un ente di beneficenza per la distribuzione di cibo il 18 aprile.