Vegan Skincare: ecco 8 marchi vegani di lusso da non perdere
La skincare del momento unisce formule vegan a performance professionali e packaging di lusso. Scoprite i 10 brand luxury vegani da non perdere
La filosofia Vegan sta conquistando sempre di più tutti gli aspetti del lifestyle. Come l'alimentazione, la cosmesi vegana segue la regola secondo la quale nella lista dei componenti del prodotto (INCI) sono assolutamente banditi tutti gli ingredienti di origine animale e i loro derivati. Niente miele, latte, caviale e proteine animali di alcun tipo.
Pensata per rispondere alle esigenze dei consumatori vegani, la skincare senza crudeltà sta conquistando anche gran parte della beauty community. Il motivo? In primo luogo, perché è sempre piacevole godersi un momento di benessere utilizzando prodotti cosmetici realizzati senza nessun tipo di crudeltà.
In secondo luogo, perché la cosmesi vegana di ultima generazione non è da meno in quanto a efficacia, risultati e presentazione del prodotto, rimanendo in grado di offrire al cliente un'esperienza 100% luxury.
Abbiamo selezionato per voi 8 marchi di cosmesi vegana di lusso da provare assolutamente. Scorrete l'articolo e scopriteli tutti.
Insìum
Si tratta di una linea di skincare di nicchia luxury e totalmente vegana. Insieme ad una performance di altissimo livello, tutti i prodotti - come il Siero Occhi Intensi - regalano un'esperienza di piacevolezza immediata tattile e olfattiva che riesce a trasformare la beauty routine in un momento di rigenerazione fisica e mentale.
Radice
Questo brand Made in Italy produce skincare vegana da tre generazioni, utilizzando solo ingredienti naturali a Km0. Produzioni in piccoli lotti, ingredienti raccolti a mano e processi di lavorazione tradizionali sono curati personalmente da Jasmine Urzia, erborista e formulatrice di ogni sorprendente prodotto Radice Apothecary.
Tata Harper
Con ingredienti naturali al 100% (83% dei quali certificati biologici), i cosmetici di Tata Harper - come questo Regenerating Cleanser - agiscono senza sapone disidratante, detergenti o alcool, rinfrescando la pelle ed eliminando cellule morte e residui di trucco.
Rivoli Genève
Questo brand svizzero di skincare di lusso offre ad una clientela esigente soluzioni efficaci per la cura della pelle, derivanti dagli ultimi ritrovati nel campo della biologia cutanea. Requisiti fondamentali per tutti i prodotti di Rivoli sono: l’efficacia, la delicatezza sulla pelle e la sostenibilità. Come nel caso dell'Eau de Jour, un tonico spray per il viso dall'effetto filler immediato.
Kypris
Ispirato ad Afrodite, dea greca della bellezza, questo marchio di skincare vegana di lusso si ispira alla sensualità e alla bellezza. La maschera Cerulean Soothing Hydration Recovery Mask è un concentrato di ben 36 attivi naturali in grado di rigenerare in profondità la pelle.
Odacité
Questo marchio fonde l'amore per il lusso tutto francese a un'estetica green e artigianale in pieno stile californiano. Le formule di questo brand, come quella della Synergie[4] Immediate Skin Perfecting Beauty Masque, non contengono conservanti e devono essere consumate entro pochi mesi dall'apertura: in questo modo gli ingredienti sono sempre freschissimi e super efficaci.
Dear Dahlia
L'acqua micellare Skin Conditioning Micellar Cleansing Water rispecchia fedelmente la filosofia del marchio di origine coreana: ricca di ingredienti naturali, formulata al 100% con EWG (Environmental Working Group) green grade ingredients e a base di estratto di Dahlia Variabilis può essere utilizzata anche sulle parti più sensibili come occhi e bocca. Senza risciacquo, deterge in maniera profonda, idrata e funziona anche da tonico.
Pai
Pai è un brand perfetto per chi inizia ad approcciarsi alla skincare vegan. La selezione di prodotti è vastissima, e le formule - come quella del Detergente Idratante Delicato alla Camelia e Rosa - sono adatte anche alle pelli più sensibii, grazie all'assenza di parabeni, fenossietanolo, alcool, prodotti petrolchimici, detergenti (SLS / SLES), profumo artificiale e qualsiasi altro additivo potenzialmente irritante.
Credits Ph: Simona Rottondi
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