Cosa fare a Roma a Novembre: mostre, eventi e appuntamenti da non perdere

roma heroFoto © Alessandra Farinelli
Cosa fare a Roma nel mese di novembre? Ecco tutti gli appuntamenti in programma tra cultura, spettacoli e nuove aperture

Cosa fare a Roma a Novembre? Ci sono tantissimi eventi da non mancare.

Un’agenda aggiornata con tutte le iniziative più interessanti organizzate nella Capitale e dintorni, dall’enogastronomia all’arte, dal teatro allo sport, dai festival alla cultura.

Sempre con un occhio alle nuove aperture, per restare aggiornati sulle ultime novità.

Vi raccontiamo tutto, di seguito i dettagli.

Cosa fare a Roma a novembre

(Continua sotto la foto)

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Musica

Novembre sarà ricco di grandi appuntamenti musicali a Roma. Si parte mercoledì 5 novembre con i Modà al Palazzo dello Sport. Il weekend successivo sarà tutto dedicato a Marco Mengoni, che salirà sul palco del Palazzo dello Sport sabato 8 e domenica 9 novembre, per continuare poi mercoledì 12 e giovedì 13 novembre.

Venerdì 14 novembre, doppio appuntamento: al Palazzo dello Sport sarà la volta di Coez, mentre all’Atlantico saliranno i Cani. Idem per sabato 15 novembre: Coez al Palazzo dello Sport e i Cani all’Atlantico, che proseguiranno poi domenica 16 e martedì 18 novembre.

Mercoledì 19 novembre sarà una giornata ricchissima: Elodie sarà al Palazzo dello Sport, Niccolò Fabi all’Auditorium Parco della Musica e i Cani all’Atlantico. Giovedì 20 novembre si ripetono gli stessi protagonisti: Elodie e Niccolò Fabi.

Venerdì 21 e sabato 22 novembre sarà il turno di Annalisa al Palazzo dello Sport, mentre domenica 23 novembre i Modà torneranno sullo stesso palco; martedì 25 novembre, sarà la volta di Elisa.

Il mese prosegue giovedì 27 novembre con Carl Brave al Palazzo dello Sport, sabato 29 novembre con Alfa sempre al Palazzo dello Sport, e si chiude domenica 30 novembre con Rkomi all’Auditorium Parco della Musica.

E dal 1° al 23 novembre, torna il Roma Jazz Festival (alla 49ª edizione) tra l’Auditorium Parco della Musica, la Casa del Jazz, il Monk e l’Abbazia di Fossanova a Priverno: alcuni dei nomi in cartellone sono Makaya McCraven, David Murray Quartet, Cecile McLorin Salvant, Peter Erskine, Bilal, Amaro Freitas e Gianluca Petrella, accanto a nuove voci e progetti speciali.

St.Regis Rome Arte di Vivere

L’Arte di Vivere – Vol. 4 al The St. Regis Rome

Dall’11 al 13 novembre, The St. Regis Rome torna con L’Arte di Vivere – Vol. 4, tre giornate dedicate all’eccellenza dell’ospitalità tra musica, arte e gastronomia. L’iconico hotel romano diventa un palcoscenico di esperienze sensoriali dove il tema del “Gioco”, filo conduttore di questa edizione, celebra il Natale come momento di unione e condivisione.

Il Lumen Cocktail & Cuisine ospiterà eventi che fondono creatività e cultura tra talk, brunch, tornei di burraco e aperitivi a tema. Tre gli appuntamenti principali: l’11 novembre la masterclassL’Arte del Gioco” con Diego Crosara (Marchesi 1824) e l’aperitivo curato da Franco’s Bar Positano; il 12, il debutto della The St. Regis Orchestra con cena d’autore dello chef Francesco Donatelli; il 13, lo show gastronomico di Ciro Oliva (Concettina ai Tre Santi) con DJ Kenny Carpenter.

Indirizzo: via Vittorio Emanuele Orlando 3

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Romaeuropa Festival

Proseguirà fino al 16 novembre la 40ª edizione del Romaeuropa Festival, diretto da Fabrizio Grifasi, con una programmazione ricca di musica, danza, teatro e arti digitali: oltre 110 gli spettacoli, 250 le repliche e più di 700 gli artisti da tutto il mondo.

Tra i protagonisti di questa edizione, prestigiose compagnie europee come il Ballet Nacional de España, la Dresden Frankfurt Dance Company e il Ballet National de Marseille, insieme a icone internazionali della musica come Laurie Anderson, Kruder & Dorfmeister, Kae Tempest, Ryoji Ikeda e Stefano Bollani in scena con Alessandro Baricco. Non mancano eventi speciali, come i cine-concerti dedicati a Whiplash di Damien Chazelle e La Haine di Mathieu Kassovitz, quest’ultimo musicato live dagli Asian Dub Foundation.

In ambito performativo, il festival ospita grandi nomi della scena internazionale come William Forsythe, Anne Teresa De Keersmaeker con Rabih Mroué, Akram Khan con Manal AlDowayan, Milo Rau, Ioannis Mandafounis, Marcos Morau, (LA)HORDE, Miet Warlop, Qudus Onikeku, Christos Papadopoulos, Israel Galván con Mohamed El Khatib, oltre a compagnie provenienti da Taiwan, Canada, Brasile e molti altri Paesi.

Ampio spazio anche alla creatività italiana con artisti e collettivi come Fanny & Alexander, Motus, Muta Imago, Panzetti/Ticconi, Gabriele Paolocà con Claudia Marsicano, Fabiana Iacozzilli e Federica Rosellini. Una menzione speciale va al progetto ULTRA REF, che al Mattatoio di Testaccio punta i riflettori su nuovi formati, sperimentazione e talenti emergenti.

Tutto il programma del Romaeuropa Festival 2025 sul sito dedicato.

modern market

MODERN MARKET al San Paolo District

Sabato 8 e domenica 9 novembre, il San Paolo District ospita la prima edizione del MODERN MARKET, un inedito appuntamento interamente dedicato al modernariato, design d’autore, mobili vintage, collezionismo e memorabilia. L’ex deposito ATAC si trasforma così per due giorni in un grande showroom di 6.000 metri quadrati per appassionati di home decor, design e collezionismo, con una selezione curata di mobili e arredi anni ’50, ’60 e ’70, lampade industriali e space age, oggetti decorativi, poster originali, specchi e ceramiche vintage, fino a icone del design pop e pezzi firmati da designer italiani e internazionali.

Non mancano aree esperienziali come il salottino dedicato ai vinili d’epoca e il corner green re-made, con creazioni di recupero, piante rare e luminarie di design. L’evento include anche talk e workshop dedicati alla cultura del riuso e all’interior contemporaneo. Ad arricchire le due giornate, food truck e beverage a cura di FAD Centocelle per colazioni, pranzi e aperitivi tra un acquisto e l’altro.

Biglietto: prevendita 5 euro

Orari: dalle 10:00 alle 19:00

Indirizzo: via Alessandro Severo 48

installazione “TAM TAM

TAM TAM alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Venerdì 7 novembre alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea verrà inaugurata TAM TAM, l’installazione firmata dallo studio Alvisi Kirimoto e presentata per la prima volta al FuoriSalone 2025. L’opera, composta da colonne bianche in plastica riciclata, assume una forma mutevole grazie all’interazione dei visitatori, invitando alla riflessione e alla partecipazione collettiva. Allestita nel Cortile Centrale della Galleria Nazionale fino all’8 dicembre, TAM TAM simboleggia l’incontro tra arte, design e architettura, riaffermando la vocazione di Roma come città aperta alle contaminazioni creative internazionali. L’opera è inclusa nel percorso espositivo della Galleria e visitabile con regolare biglietto d’ingresso.

Indirizzo: Viale delle Belle Arti 131

roma

MedFilm Festival, il festival del cinema del Mediterraneo

Dal 6 al 16 novembre, Roma accende le luci sulla 31ª edizione del MedFilm Festival, il più longevo festival cinematografico della Capitale e unico in Italia dedicato alle cinematografie del Mediterraneo e del Medio Oriente. Dopo il trentennale celebrato lo scorso anno, il festival diretto da Ginella Vocca torna con un’edizione che rilancia l’idea di un cinema capace di unire culture, lingue e orizzonti.

Il tema scelto per quest’anno è “Hope”, la speranza come forza vitale e attiva verso un futuro di pace. In programma 83 titoli tra anteprime nazionali e internazionali provenienti da 33 Paesi, che saranno proiettati in alcune delle sedi più suggestive della città, tra cui il The Space Cinema Moderno, la Casa del Cinema, il Teatro Palladium e l’Archivio Flamigni, oltre a eventi diffusi anche in provincia, da Zagarolo a Bracciano.

Tra le novità di questa edizione spiccano il Premio Ecumenico, istituito insieme all’Institut Français - Centre Saint-Louis nell’ambito del Giubileo 2025, e nuove collaborazioni con festival e partner internazionali come Made in Qatar Shortcuts, Cabriolet Film Festival e Pianeta Mare Film Festival.

Il festival renderà omaggio alla Palestina con due film simbolo: Gli ingannati di Tewfik Saleh e Il tempo che ci rimane di Elia Suleiman, e ricorderà il regista francese Paul Vecchiali con il documentario Paul a Mayerling di Antonio Pettinelli.

Il Premio Koinè andrà alla giornalista e attivista palestinese Aya Ashour, “per aver difeso con coraggio e dignità il diritto all’informazione e alla vita”, mentre il Premio alla Carriera sarà conferito al regista e compositore algerino Tony Gatlif, maestro del cinema umanista e visionario.

Con il sostegno del Parlamento Europeo, dei Ministeri italiani e di numerosi partner internazionali, il MedFilm Festival si conferma come un ponte culturale tra le sponde del Mediterraneo: un invito a guardare il mondo attraverso lo sguardo potente e universale del cinema.

Per maggiori info, visitare il sito web

7.Diego Vitagliano

Ristoranti da provare e nuove aperture

10 Diego Vitagliano

Dopo le sedi di Napoli e Pozzuoli, il pluripremiato maestro napoletano Diego Vitagliano ha appena aperto a Roma la pizzeria 10 Diego Vitagliano, in via Chiana 80 (quartiere Trieste): fino al 9 novembre sarà aperta solo cena, dal 10 novembre anche a pranzo

Il locale, moderno e accogliente, si sviluppa su due piani con 150 posti interni e 40 esterni, due forni a vista e un’area dedicata al gluten free. Il menu ricalca i grandi classici di Vitagliano: pizze leggere e digeribili, frutto di un impasto bio tipo 1 con lunga lievitazione e alta idratazione. Dalle Marinara e Margherita alle pizze SpecialiCroccantiOld School e Rustichelle, fino ai calzoni e ai fritti iconici come la frittatina di spaghetti aglio, olio e peperoncino, premiata ‘Miglior proposta di pasta fritta’ 50 Top Pizza 2025’. Completano l’offerta un menu degustazione, numerose opzioni senza glutine e una drink list con vini campani e laziali, birre artigianali, fermentati e cocktail d’autore.

Indirizzo: via Chiana 80

Evento Beaujolais nouveau (2)

Le Carré Français compie 10 anni

Le Carré Français, angolo di Francia a due passi dal centro di Roma, celebra i suoi dieci anni di attività con un ricco calendario di eventi dedicati alla gastronomia francese a partire da questo mese e fino a giugno 2026.

Tra degustazioni e serate a tema si parte mercoledì 5 novembre con la prima cena regionale dedicata alla Gascogne con un menu di cinque portate (gougère al maiale nero di Bigorre, insalata Périgourdine, petto d’anatra al vino bianco e tartufo, formaggio Brun de Noix e crema catalana, accompagnati da vini Bordeaux e Jurançon) per poi proseguire giovedì 20 novembre quando sarà la volta della tradizionale festa del Beaujolais nouveau, con finger toast a base di maiale e la degustazione di cinque vini delle colline del Beaujolais (30 euro a persona).

Nello Chalet al primo piano, ogni mese seguiranno nuove cene regionali e serate tematiche: dalla pâtisserie di Marco Coppola alla boulangerie di Sebastien Ruffenach, passando per la crêperie e la cave à vin.

Orari: lunedì-venerdì dalle 7:00 alle 23:00; sabato e la domenica a partire dalle 8:00

Indirizzo: via Vittoria Colonna 30

DRINK KONG – Photo Credits_ Claudia Gianvenuti

The Nippon Bar Experience al Nite Kong

Al Nite Kong (spin-off del Drink Kong) prende vita The Nippon Bar Experience, un “viaggio” in otto serate – una al mese – dedicato ai grandi maestri della mixology giapponese. Ideata da Patrick Pistolesi, la rassegna prevede per ogni incontro una guest night a ingresso libero, dalle 22.00 all’1.00, con quattro drink d’autore firmati dal bartender protagonista, affiancato da Pistolesi. Dopo la serata inaugurale del 30 ottobre con Tsunetaka “Tsune” Imada, dell’Angel’s Share di New York, il calendario prevede Takuma Watanabe (Martiny’s, New York – n.75 World’s 50 Best Bars) il 6 novembreSatoshi Sugiura (El Lequio, Okinawa) a dicembre; Shuichi Nagatomo (Bar Oscar, Fukuoka) a gennaio 2026; Rogério Igarashi Vaz (Bar Trench, Tokyo) a febbraio; Hidetsugu Ueno (Bar High Five, Tokyo) a marzo; Akihiro Sakoh (Sakoh Bar, Ginza) ad aprile; e infine, a maggio, Yasuhiro Kawakubo, direttore dei bar del Tokyo Edition Ginza e ambasciatore di questo ciclo di serate.

Orari: dal giovedì al lunedì 19:30-02:00

Indirizzo: piazza di S. Martino ai Monti 8

Hotel d’Inghilterra Roma – Starhotels Collezione – Cafè Romano_Tagliolini al tartufo

Cafè Romano dell’Hotel d’Inghilterra

A pochi passi da Piazza di Spagna, il Cafè Romano dell’Hotel d’Inghilterra – Starhotels Collezione (5 stelle) presenta il suo menu autunnale 2025 firmato dallo chef Andrea Sangiuliano, all’insegna del concetto “Km Lazio”. A un anno dal restyling, il ristorante è stato trasformato in un elegante salotto con 40 coperti interni e un dehors su via Borgognona.

Il nuovo menu valorizza i produttori del territorio con una proposta leggera a pranzo – tra cui Carpaccio di marmora alla puttanesca e Tajine di pollo alla romana – e più ricercata a cena, dove spiccano piatti come Fiore di zucca croccante cacio e pepe, Tagliolini cacio e pepe con gamberi rossi e Bistecca di cavolfiore con nocciole tonde romane.

Indirizzo: via Bocca di Leone 14

FASE e Dogma insieme per una serata speciale

Lunedì 25 novembre, il ristorante FASE – guidato dallo chef patron Federico Salvucci e dallo chef Alessandro Gentile – ospiterà una serata speciale firmata Dogma, progetto gastronomico di Gabriele Di Lecce e Alessandra Serramondi che nel loro locale in piazza Zama propongono una cucina di pesce alla brace.

Niente menu né posti assegnati: gli ospiti potranno muoversi liberamente, calice in mano, scegliendo tra otto piatti alla brace – di mare e di terra – proposti in formato street e condivisibile, con prezzi tra i 7 e i 12 euro. Il tutto sarà accompagnato da dj set.

Indirizzo: via Muggia 14

The Rome Edition: dal tarfufo al Thanksgiving 

Dal 14 al 20 novembre da Anima - il signature restaurant dell’hotel - l’executive chef Antonio Gentile propone un esclusivo menu dedicato alla Truffle Week, la settimana che omaggia il tartufo con eventi in programma in tutta Italia. Mercoledì 19 novembre prende il via la mostra dell’artista romana Rä di Martino, che esporrà le sue opere in occasione di Arte in Nuvola, la grande fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma. Venerdì 21 torna l’appuntamento mensile dedicato alle migliori cantine e ai più celebri ristoranti nostrani, con una serata speciale che vedrà protagonisti i piatti realizzati dal team del The Rome EDITION insieme allo chef Stefano Cervini del ristorante stellato Due Colombe di Borgonato, e proposti in abbinamento ai vini di Ca’ del Bosco. Giovedì 27 novembre sarà possibile partecipare alla cena del Ringraziamento, omaggio alla cultura gastronomica americana. Inoltre, dopo quasi un anno, è riaperto il Jade Bar dedicato alla mixology contemporanea e in collaborazione con il marchio di profumi artigianali Le Labo. 

Indirizzo: Salita di San Nicola da Tolentino 14

Andrea Borga in atelier

Dal 14 al 16 novembre la settecentesca Coffee House di Palazzo Colonna accoglie la mostra Seduzioni, quando il metallo diventa desiderio di Andrea Borga. In dialogo con le sculture di metallo dell’artista trentino ci saranno tredici nomi della moda italiana: Fondazione Roberto Capucci, con una creazione che fa parte dell’Archivio Roberto Capucci, Alessandro Angelozzi, Chiara Boni, Vittorio Camaiani, Franco Ciambella, Raffaella Curiel, Anton Giulio Grande, LodenTal, Sartoria Litrico, Luluredgrove, Gianni Molaro, Morfosis, Jamal Taslaq.

Gli stilisti saranno in mostra con un abito ispirato al tema della seduzione delle sculture di Borga. Sui due livelli della nobiliare struttura sarà possibile ammirare ventidue opere di Andrea Borga, un percorso narrativo di vari anni di lavoro. L’esposizione, ad accesso libero e gratuito dalle ore 11.00 alle 19.00 è curata da Elena Parmegiani, Direttore Eventi della Coffee House e Galleria del Cardinale Colonna di Palazzo Colonna e giornalista di moda e costume.

La Principessa Jeanne Colonna è la madrina dell’iniziativa di arte e moda. Dal 2024 Borga è il primo artista contemporaneo che è entrato a far parte della collezione privata di Palazzo Colonna con la scultura in metallo “Royal Rooster”. La mostra è accompagnata da un catalogo la cui critica delle opere d’arte è a cura di Vittorio Maria de Bonis, e la critica di moda è a cura di Patrizia Vacalebri, giornalista di moda dell’Agenzia Ansa, con la prefazione di Elena Parmegiani.

Indirizzo: piazza SS. Apostoli 67

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Mercatino al The Social Hub Roma

The Social Hub Roma, venerdì 28 novembre, aprirà le sue porte - così come in altre città, tra cui Bologna, Glasgow, Amsterdam e Madrid - a sostegno di realtà artigianali, atelier d’arte e negozi di quartiere che potranno allestire gratuitamente dei pop-up

Si tratterà di veri e propri mercatini di quartiere aperti a tutti, in cui sarà possibile imbattersi in botteghe artigiane, orafi, ceramisti e designer locali, come le ceramiche artigianali di Alice del Ferraro, le illustrazioni di Chiara Guidi o i gioielli di Sabina Bernardelli. Oltre ad effettuare acquisti, si potrà partecipare a workshop creativi e fare nuove conoscenze in un’atmosfera conviviale, accompagnati da dh set.

Orario: dalle 10 alle 20

Indirizzo: viale dello Scalo San Lorenzo 10

Aperitivo con SAVOIA allo Stravinskij Bar dell’Hotel De Russie 

SAVOIA Rosso e SAVOIA Orancio arrivano allo Stravinskij Bar dell’Hotel De Russie mercoledì 19 novembre. Per I’occasione, Marc Alvarez, co-fondatore di Sips Barcelona – eletto miglior bar al mondo nella classifica World's 50 Best Bars 2023 – porta la sua rinomata arte del cocktail a Roma per un aperitivo, in collaborazione con SAVOIA, nell'ambito della campagna Spirit of SAVOIA: programma di promozione della cultura dell’aperitivo contemporaneo, inaugurata dal brand in occasione del suo quarto anniversario e dedicato alla cultura sostenibile del bere.

Nato dall’estro creativo di Giuseppe Gallo, esperto nel settore del beverage e CEO di Italspirits, il vino aperitivo SAVOIA Rosso è il primo del suo genere certificato vegano e 100% naturale. Ispirandosi alla ricetta autentica del "Bitter di Milano”, è realizzato con vino trebbiano, aromatizzato con un bouquet di erbe e spezie, tra cui arancia amara e note di angelica, ed è arricchito con Vino Marsala Fine DOC, invecchiato in botte di quercia per 14 mesi. Inoltre, utilizza la patata rossa per ottenere il suo colore rubino. L’impronta sostenibile e l’attenzione all’ambiente si riflettono anche nei dettagli: il tappo lavorato è infatti ricavato da trucioli di botti di rovere.      

SAVOIA Orancio, seconda espressione della linea di CASA SAVOIA, combina agrumi e frutti rossi con spezie ispirate alla Via della Seta, come zenzero, zafferano e melograno. L’antica lavorazione dei vini orange, che prevede la macerazione prolungata delle bucce nel mosto, infine dà vita a un vino corposo e persistente, dal profilo aromatico unico e dal caratteristico colore ambrato.

Indirizzo: via del Babuino 9 

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Cosa fare a Roma a Capodanno e durante le feste

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Cosa fare a Roma la notte di Capodanno e durante le feste? Tante idee per chi arriva e anche per chi resta in città.

Dove andare e cosa fare a Capodanno a Roma?

Arte, musica, mercatini e buon cibo: sono davvero per tutti i gusti gli appuntamenti in scena nella Capitale in questi ultimi giorni del 2025. Se avete in programma di passare le vacanze di Natale e Capodanno a Roma abbiamo cercato di fare il punto su quello che c'è da fare. Qui sotto i dettagli.

Cosa fare a Roma a Capodanno

(Continua sotto la foto)

Tananai concerto

Musica

Anche quest’anno, Roma organizzerà il tradizionale concerto di Capodanno in piazza: l’appuntamento è al Circo Massimo il 31 dicembre, a partire dalle ore 21:00. Sul palco si esibiranno Alessandra Amoroso, Fabri Fibra e Tananai; nel corso della serata non mancherà, come di consueto, la musica di Dimensione Suono Roma, con il dj set di JJ Carrozzo che accompagnerà il pubblico del Circo Massimo fino allo speciale show di Don Cash, per continuare a festeggiare l’arrivo del nuovo anno anche dopo la mezzanotte. Il concerto sarà completamente gratuito.

Christmas World a Villa Borghese

Christmas World a Villa Borghese

Fino all’11 gennaio, Christmas World farà risplendere Villa Borghese tra spettacolari installazioni luminose, allestimenti scenografici, performance dal vivo, gastronomia a tema e mercatini natalizi. I più piccoli apprezzeranno soprattutto il villaggio di Natale con Babbo Natale e i suoi elfi.

Tra i pezzi forti, le ricostruzioni delle città più iconiche per un percorso immersivo tra tradizioni e culture diverse: dall’Ice Rink di New York, dove pattinare sotto il Ponte di Brooklyn, al The Tree of Lights di Londra. Tra le novità assolute spiccano il vertiginoso Snow Twister nell’Ice Village e la coloratissima North Pole Raceway di Parigi.

Ficus al Massimo Xmas Edition

Mercatino di Natale

Al Circo Massimo, il 21 dicembre ultimo giorno di Ficus al Massimo – Xmas Edition, dalle ore 10:30 alle 20:00. Un appuntamento ospitato all’interno di Garum, Biblioteca e Museo della Cucina – tra capitelli e sale monumentali – a due passi dal centro storico: oltre 2.000 le idee regalo, tra creazioni artigianali, pezzi unici e produzioni indipendenti realizzati da artisti, designer e creativi.

Moda e sartoria, candele, illustrazioni, ceramiche, quadri, complementi d’arredo, gioielli, cachemire, cappelli, lampade particolari, oggetti in legno, borse, zaini, agende, creazioni floreali, vintage, vinili, libri antichi e una selezione enogastronomica: tante le ispirazioni per i regali “last minute”.

Durante la visita sarà inoltre possibile ammirare la più importante, eclettica e rara collezione privata di arti e letterature culinarie esistente al mondo, aperta gratuitamente al pubblico.

Indirizzo: via dei Cerchi 87

045_MACRO_ph. LUIGI FILETICI

Arte

Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma è riaperto al pubblico con una proposta espositiva interamente dedicata alla Capitale, sotto la direzione artistica di Cristiana Perrella. La programmazione, fino ad aprile 2026, intreccia arte visiva, musica, cinema, urbanistica e performance per restituire l’immagine di una città intesa come laboratorio aperto e in continuo divenire. Cuore della stagione è UNAROMA, grande mostra collettiva visitabile fino al 6 aprile, che attraverso le opere di oltre settanta artiste e artisti di generazioni e linguaggi diversi racconta una Roma ibrida, intergenerazionale e in costante fermento. Accanto a questa, One Day You’ll Understand. 25 anni da Dissonanze ripercorre, attraverso materiali d’archivio visivi e sonori, l’esperienza pionieristica del festival che tra il 2000 e il 2010 ha reso Roma un punto di riferimento internazionale per la musica elettronica e la cultura digitale. Completano la stagione il nuovo video di Jonathas de Andrade, Sorelle senza nome, un intenso racconto tra memoria, politica e spiritualità, e la mostra Abitare le rovine del presente, che riflette sulle forme contemporanee dell’abitare e sulle politiche di social housing. In occasione della riapertura inaugura anche il cinema del MACRO, una nuova sala nel cuore del museo che propone una programmazione dedicata alla scena cinematografica romana. 

Indirizzo: via Nizza 138

locarno – adriana forconi

Menu delle feste: cenoni di Capodanno e brunch 

Nell’anno del suo centenario, l’Hotel Locarno – iconico cinque stelle della Capitale in stile Art Déco, insignito quest’anno della prestigiosa Chiave Michelin – celebra le Festività con una raffinata proposta gastronomica firmata dallo chef Domenico Smargiassi, accompagnata dai cocktail del bartender Nicholas Pinna. Per la Vigilia di Natale è previsto un menu degustazione di pesce tra pan brioche con caviale, antipasti classici come le alici ‘mbuttunate e l’insalata tiepida di mare, uno spaghetto vongole e bottarga, il polpo in umido e la pastiera napoletana come chiusura. Il Pranzo di Natale si arricchisce invece di piatti fuori menu che spaziano dal carciofo alla romana alle tagliatelle ai porcini con tartufo fino alle costolette di agnello alle erbe. Per San Silvestro la cena si sviluppa liberamente sulla carta serale, affiancata da specialità dedicate al Capodanno, dai crudi di pesce ai tagliolini al tartufo, mentre per il Pranzo del 1° gennaio torna il comfort food delle feste con i cappelletti in brodo, piatto simbolo della memoria familiare dello chef.

Accanto alle proposte festive, continua anche il nuovo Bloody Brunch del weekend (ogni sabato e domenica dalle 12:30 alle 16:30), ispirato all’immaginario di Pulp Fiction, con un menu che alterna grandi classici internazionali (dalle uova in diverse varianti al kebab di agnello) ai piatti della tradizione italiana (come la Amatriciana e il Filetto di baccalà in pastella) e un’ampia selezione di Bloody Mary in sei interpretazioni, dal più classico alle versioni speziate. Ma vera protagonista - e qui Tarantino docet - è appunto la sezione ‘Big Kahuna Corner' con tre varianti di burger - manzo, cipolla e coriandolo (Durwood Kirby Burger), manzo, cheddar e ananas grigliato (Big Kahuna Burger) e manzo, doppio cheddar e composta di cipolla (Bloody Burger) - da gustare davanti al camino scoppiettante.

Indirizzo: via della Penna 22

Hotel d_Inghilterra Roma

A pochi passi da piazza di Spagna, l’Hotel d’Inghilterra – Starhotels Collezione, storico cinque stelle fresco di restyling, celebra le Feste con una serie di iniziative a tema: dal Tea Time al Cafè Romano (tutti i giorni dalle 16:00 alle 18:00, fino al 16 gennaio), con un ricco carrello di dolci artigianali, lievitati della tradizione, torte fatte in casa e biscotti, accompagnati da cioccolata calda e pregiate miscele di tè, all’aperitivo al Cafè Romano Lounge Bar, con drink list natalizia (non mancano le proposte alcol free, come il Neve Fiorita con Tanqueray 0.0, Tè verde al gelsomino, cordial lime, essenza di arancia, Stillabunt Magic Velvet, soda). E dopo la cena della Vigilia e il pranzo di Natale, il culmine sarà il Cenone di Capodanno, a base di pesce ma senza dimenticare il rito beneaugurante di lenticchie e cotechino alla mezzanotte. A rendere unica la serata, il brindisi sulla nuova Terrazza Romana: un magnifico rooftop panoramico con vista sui tetti della città eterna.

Indirizzo: via Bocca di Leone 14

HOXTON – XMAS SHOOTING – @valerioquattrucci – 64

Per le Feste, The Hoxton Rome si anima con una serie di appuntamenti pensati per chi ama un’atmosfera internazionale e conviviale. Il 25 dicembre torna Lost in Hox – Xmas Edition, il tradizionale party di Natale post-pranzo che, a partire dalle 23:00, trasforma l’iconico Appartamento in un punto di ritrovo tra musica e drink, grazie alla collaborazione con la crew di Lost In Events. Il 31 dicembre, invece, l’hotel festeggia l’arrivo del nuovo anno con una serata speciale che unisce cucina d’autore e intrattenimento. Al ristorante Elio va in scena un set menu esclusivo firmato dallo chef Manuel Mistrangelo, un percorso gastronomico che inizia dai crudi di mare per concludersi con l’immancabile accoppiata lenticchie-cotechino. La notte prosegue con una lunga festa insieme alla crew di Vertigine, tra dj set, musica dal vivo e un brindisi di mezzanotte con Champagne Pommery.

Indirizzo: largo Benedetto Marcello 220

yezi

Il primo Natale di art’otel Rome Piazza Sallustio porta la firma dell’artista Pietro Ruffo: una collaborazione a tema intitolata Christmas’ Constellations 2025, dove a prendere forma sono i segni zodiacali. Anche da YEZI, il ristorante e bar ispirato alle tea house asiatiche, il viaggio sensoriale è guidato dalle stelle: proprio qui il 31 dicembre va in scena la New Year’s Eve Celestial Night con una proposta gastronomica che include ostriche, capesante e aragosta, accompagnata da dj set, musica dal vivo, performance artistiche, un angolo dedicato alla lettura dei tarocchi e numerose sorprese pensate per accogliere il nuovo anno in un’atmosfera magica. Senza dimenticare che per tutto il periodo festivo continuano anche i Yum Cha Celestial Brunch, in programma ogni domenica e in date speciali come il 26 dicembre, l’1 e il 6 gennaio.

Indirizzo: piazza Sallustio 18

Moon Asian Bar – gong

Per la notte di Capodanno, il Moon Asian Bar - rooftop dell’Hotel Valadier con vista meravigliosa sui tetti di Roma - propone una cena speciale ispirata alla cucina giapponese contemporanea. Il menu degustazione, ideato dall’asian head chef Raoul Fabiani e  dall’executive chef Aldo Baglioni, si sviluppa in nove portate e include piatti come il crispy rice con astice, nigiri di ventresca marinata con caviale, uramaki con suzuki e tartufo, gunkan con uni e ikura, sashimi misto, noodles con granchio in stile Singapore, una selezione di tempura e un black cod al miso con caviale, per concludere con un dessert a base di litchi, pistacchio e zenzero. Il tutto accompagnato da cocktail dal twist asiatico e da una selezione di sakè e distillati.

Indirizzo: via della Fontanella 15

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Un "Corpo Libero" dall'obesità: un documentario racconta (senza retorica) la malattia

Corpo LiberoCorpo Libero documentario
Presentato alla XX edizione della Festa del Cinema di Roma ed ora disponibile in versione integrale su Amazon Prime Video, il documentario “Corpo libero” affronta a 360 gradi l’obesità, attraverso le voci di chi la vive e di chi la cura

Iris ha una compagna invadente, da sempre con lei, in ogni fase della sua vita, fin dall’adolescenza: è l’obesità, una prigione da cui riesce ad evadere nel momento in cui impara a volersi bene, a cercare una strada per riprendere in mano la propria vita. 

Corpo Libero docufilm (5)

Marco, dopo una carriera sportiva agonistica, comincia a prendere peso, finché non capisce che quel corpo gli impedisce di vivere la vita che vuole e non trova il coraggio di chiedere aiuto e di prendersi cura della sua salute fisica e mentale. 

Corpo Libero docufilm

Maria inizia a prendere peso dopo le gravidanze e non riesce più a perderlo; dopo molte diete e molti fallimenti, si rivolge ad uno specialista, iniziando un percorso di rinascita fatto di sforzi e sacrifici, che la porta nuovamente a stare bene con il suo corpo in salute.

Corpo Libero docufilm (3)

Roberto si rifugia nel cibo quando i suoi genitori si separano: un evento che segna la sua adolescenza portandolo all’isolamento e alla solitudine. Ma quando nasce sua nipote qualcosa scatta dentro di lui, vuole ricominciare a vivere, e ci riesce, grazie a un supporto nutrizionale e psicologico.

Corpo Libero docufilm (4)

Oltre lo stigma e i luoghi comuni 

Quattro storie diverse, quattro persone ciascuna con il proprio vissuto personale, unico e speciale. Tutte accomunate da una stessa patologia: l’obesità. Una vera e propria malattia cronica, complessa e multifattoriale, affrontata e raccontata con una semantica nuova, oltre lo stigma della grassofobia, attraverso il documentario “Corpo libero”, scritto e diretto da Donatella Romani e Roberto Amato, prodotto da Telomero Produzioni con il patrocinio dell’Associazione pazienti Amici Obesi e realizzato con il contributo non condizionante di Lilly.

Il film vuole superare i luoghi comuni associati a questa malattia e incoraggiare le persone che ne soffrono a intraprendere un percorso di cura.

«Volevamo trovare un equilibrio nella narrativa sull’obesità», dicono Donatella Romani è Roberto Amato. «Da un lato c’è una società intrisa di grassofobia che giudica e stigmatizza i corpi non conformi agli standard di bellezza, generando una profonda solitudine e frustrazione in chi non riesce a perdere peso, dall’altra c’è il rischio che la pur giusta accettazione di sé, lega ta al “body positivity”, faccia dimenticare che il peso in eccesso non è una mera questione estetica, ma un problema di salute che può avere gravi conseguenze nel tempo. L’obesità come ogni patologia va diagnosticata e curata e oggi la ricerca scientifica per la prima volta mette a disposizione terapie che possono ridurre i fattori di rischio e le patologie legate all’obesità».

Le voci degli esperti

Alle voci di Iris, Marco, Maria e Roberto si affiancano quelle della professoressa Anna Maria Colao e del dottor Edoardo Mocini. I due specialisti illustrano i meccanismi biologici alla base dell'obesità e spiegano le nuove possibilità terapeutiche che possono aiutare le persone alle prese con questa malattia cronica a ritrovare la propria salute. 

Corpo Libero docufilm

Togliersi un peso e vivere felici

“Corpo libero” è un racconto corale, appassionato, vero, intimo e sincero. E insieme, ispirazionale: passo dopo passo i quattro protagonisti e i due clinici dimostrano che con il giusto approccio e grazie a un supporto nutrizionale e psicologico è possibile guarire dall’obesità e quindi ritrovare la propria salute, la libertà di vivere appieno e con gioia. «Speriamo che il docufilm possa aiutare chi in questo momento non ha la forza di reagire», dicono i protagonisti. «Speriamo soprattutto che la società possa diventare più inclusiva e accogliente con chi ha problemi di peso».

Il primo ottobre l’Italia ha varato, primo Paese al mondo, una legge che definisce l’obesità una patologia cronica, una condizione che riguarda, solo nel nostro Paese, oltre 6 milioni di persone.

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La voce narrante è quella di Stefania Rocca, attrice icona del cinema italiano, che accompagna lo storytelling con riflessioni intime e potenti. «Non tutti nascono farfalle e i bruchi non sono consapevoli che un giorno diventeranno farfalle e soprattutto i cambiamenti sono faticosi, richiedono tempo e fanno un po’ paura», dice Rocca, che nel film guida lo spettatore a riflettere sui corpi imprigionati dall’obesità. 

Dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma (guarda il video story alla Festa del Cinema su YouTube), il documentario “Corpo libero” è andato in onda su LA7 ed è ora disponibile su Rivedi LA7 e su Amazon Prime Video.

"Corpo Libero", il trailer

Dall'alto, sotto la foto di copertina, alcuni volti del docufilm "Corpo Libero" (su Prime Video): Iris Sani, Presidente della Onlus AMICI OBESI, che ha patrocinato l'opera; Marco; Maria; Roberto.
Nella foto di gruppo, il cast e la produzione del docufilm Corpo Libero sul tappeto rosso della festa del cinema di Roma. Sotto, l'attrice Stefania Rocca, voce narrante nel lungometraggio.

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Come scegliere l'agenda quest'anno ce lo spiega la psicologia

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La scelta dell'agenda dovrebbe essere fatta in base a chi siamo e a cosa vogliamo dai nostri appunti quotidiani

Tutti gli oggetti che possediamo parlano delle nostre caratteristiche, dei nostri bisogni e del modo in cui funzioniamo. Ma c'è un oggetto che parla (o dovrebbe parlare) di noi in modo particolare: l'agenda.

L’agenda è il prolungamento del nostro cervello e della nostra memoria, non potremmo farne a meno e proprio per questo è lo specchio della nostra personalità.

Guardandola capiamo chi siamo e, se viene scelta secondo le nostre caratteristiche, possiamo semplificarci nettamente la vita.

Ogni personalità ha la sua agenda ideale, ecco come sceglierla.

Come scegliere l'agenda in base alla propria personalità

(Continua sotto la foto)

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Agenda digitale o cartacea?

L’agenda digitale è per chi ha bisogno di tenere tutto organizzato e sotto controllo.

È sempre disponibile, non bisogna portarsela in giro con il rischio di dimenticarla, si può modificare in tempo reale perché basterà avere lo smartphone. 

È l'ideale per chi gestisce tanti impegni familiari e lavorativi, se è frequente avere imprevisti o cambi di programma, si ha bisogno di notifiche per ricordarsi cosa fare e soprattutto se si vuole poter condividere in tempo reale i propri impegni con altre persone - a lavoro o in famiglia.

L’agenda cartacea invece è l'ideale per chi considera la considera anche uno spazio di pensiero o di riflessione, se si ha la necessità di mettere nero su bianco i propri pensieri e si prova piacere nello spuntare le liste di cose da fare - fatte.

Sceglietela anche se amate esprimervi grazie alla scrittura, o se siete nostalgici e amate l’idea di poterla riguardare tra qualche tempo.

Quella in foto qui sopra è l'agenda non datata classic di Moleskine.

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Niente vieta di averle entrambe - cartacea e digitale - scelta ideale per quelle personalità che hanno bisogno di essere super organizzate ma che vogliono anche pause dal digital per idee e riflessioni.

L'alternativa, per chi ha bisogno di segnarsi gli impegni anche mentre è in giro ma preferisce l'agenda cartacea, è l'agenda in formato mignon come la The Mini Notebook Charm disponibile anche in nero e rosa della BLACKPINK collection: è mini, ma ha lo spazio per tutto (in foto qui sopra).

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L’agenda super organizzata o creativa

Ci sono agende scritte in modo iper organizzato in cui non si ammette cambiamento e che, se ci fosse un imprevisto, manderebbe a monte una pagina interna.

Altre invece colorate, giocose, creative che raccontano di spiriti liberi che non hanno voglia di essere incasellati - in questo caso potreste pensare a "disegnarla" voi partendo da un taccuino bullet (in foto qui sopra).

L’agenda super organizzata, con il dettaglio orario giornaliero e magari anche la visione d’insieme settimanale, è l'ideale per chi ama la precisione.

Se vi piace la suddivisione netta e visibile, magari utilizzate colori per distinguere per categorie, potrebbero esservi utili le checklist e obiettivi settimanali o mensili.

Siete persone affidabili, razionali, pragmatiche e date molta sicurezza a chi vi sta intorno.

Attenzione solo alla rigidità: siete talmente a posto giusto che potete concedervi anche di lasciarvi andare.

L’agenda creativa invece fa per chi ha bisogno di scrivere, disegnare, appuntare idee o sensazioni, magari foto o sticker.

Siete sensibili e divertenti, non avete paura di perdervi qualcosa perché semplicemente non succederebbe niente.

Se diventa troppo però potreste intaccare anche gli appuntamenti più importante. Occhi aperti!

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L’agenda motivazionale o quella seria e professionale

L’agenda motivazionale è per chi ha bisogno di essere spronato, rinforzato e sostenuto nelle sue sfide quotidiane.

Il tempo sarà gestito ma anche utilizzato per una vera e propria evoluzione personale in cui si potranno segnare i successi e gli obiettivi raggiunti.

Se scegliete questa agenda avete sicuramente un’ottima propensione al miglioramento e dovreste provare le agende Life planner (in foto qui sopra) che consentono di mettere nero su bianco i propri progressi.

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L’agenda seria e professionale è per i più composti ed eleganti. Nessun bisogno di cose in più, vince la semplicità e il bisogno di ordine.

Non siete da giri di parole, preferite essere pragmatici e andare dritti al punto della questione e dei vostri piani.

Amate le liste da spuntare, la costanza e la pianificazione rigorosa. Anche se niente vi vieta di scegliere un'agenda classicissima dentro ma spaziale fuori (come quella NASA-inspired di Moleskine).

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A Natale sono tutti più tristi? La psicologa spiega perché

Più aumenta l’aspettativa di felicità, più stare male diventa difficile: ecco come attraversare le feste senza forzarsi a stare bene

Per molti il Natale è sinonimo di calore, famiglia, magia. Per altri – spesso silenziosamente – è un periodo emotivamente più faticoso del resto dell’anno. A dicembre, infatti, si attiva un copione sociale potentissimo: dovresti essere felice adesso; e quando non lo sei, la tristezza pesa il doppio.

È quello che la dott.ssa Angela Persico, psicologa di Doctolib.it - piattaforma digitale che consente di prenotare visite e gestire la propria salute in modo semplice e gratuito - definisce “pressione della felicità”.

“La fatica psicologica del Natale spesso non è nella tristezza in sé, ma nel peso schiacciante del giudizio che le riversiamo addosso. Siamo immersi in una narrazione di felicità obbligatoria che trasforma emozioni normali in fonte di grande disagio”.

Il “divario emotivo” che fa male

Alla base c’è un meccanismo preciso: lo scarto tra come ci sentiamo e come “dovremmo” sentirci.

“Il dolore scaturisce dalla frattura tra il nostro mondo interno, autentico, e il copione di felicità obbligatoria che la società ci consegna a dicembre”, spiega Persico.

In psicologia si parla di “emotional mismatch”, il “divario emotivo”: quando l’esperienza reale (stanchezza, malinconia, stress) collide con l’imperativo esterno (gioia, armonia, gratitudine), si attiva un “giudice interiore” ipercritico che rifiuta un'emozione legittima come la tristezza, perché percepita "fuori luogo" (a causa della vergogna di provarla in maniera dissonante al contesto).

Il paradosso è che la sofferenza aumenta proprio perché proviamo a combatterla. “Cerchiamo di fuggire da stati interni legittimi perché li consideriamo ‘inaccettabili’ in quel contesto. Più combattiamo un’emozione, più le diamo potere”, sottolinea la psicologa.

Social e “Natale editato”: quando il confronto diventa tossico

A rendere più difficile il periodo, oggi, c’è un amplificatore enorme: i social.

“A dicembre ci mostrano un Natale ‘editato’, dove ogni momento è un highlight, ogni relazione è armoniosa, ogni tavola impeccabile. Così confrontiamo il nostro dietro le quinte con il palcoscenico altrui”, dice Persico. Il risultato è un confronto sociale “truccato” che alimenta inadeguatezza e una vera e propria “FOMO natalizia”: la sensazione che “tutti stiano vivendo il Natale perfetto tranne me”.

Spot e film: lo “script” che promette un lieto fine garantito

Anche la narrazione cinematografica tradizionale contribuisce a costruire un modello irraggiungibile. “Spot e film ci propongono un Natale da fiction: una trama semplice con un lieto fine garantito dalla magia. Promettono che i conflitti taceranno, le assenze saranno colmate e la felicità sarà uniforme”, spiega Persico. Quando la realtà non coincide con quello script, non arriva solo delusione, ma il rischio di svalutare la propria storia: “Ci sentiamo in difetto per non corrispondere a una finzione”.

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Perché dicembre riapre ferite: il Natale come “faro emotivo”

C’è poi un altro motivo per cui le feste “riattivano” ciò che sembrava sopito. “Le feste sono marcatori temporali potenti: il Natale è un faro emotivo che illumina il divario tra ‘cosa era’ e ‘cosa è’”, dice Persico. Odori, luci, musiche e rituali diventano trigger che riportano alla mente ricordi e stati emotivi, rendendo più presente ciò che manca: lutti, separazioni, cambiamenti. Si tratta di una reazione legata al significato profondo di ciò che abbiamo vissuto.

I nuovi volti della solitudine (spesso invisibili)

Quando si parla di solitudine natalizia, si pensa subito agli anziani. Ma oggi i “volti” della fragilità sono ancora di più e spesso invisibili: “È una solitudine di transizione o di ruolo: persone perfettamente inserite nella vita sociale che a Natale si sentono psicologicamente fuori posto perché la loro verità non ha spazio nello script della festa”.

Tra chi può soffrire di più, la psicologa indica giovani fuori sede o expat, sospesi tra autonomia e bisogno di radici; genitori separati, che vivono la frammentazione dei tempi con i figli contro il mito della “famiglia unita”; chi vive un lutto, una malattia o un cambiamento importante, per cui le feste diventano un attivatore; chi affronta difficoltà economiche, amplificate dall’obbligo implicito di regali e cene; chi vive infertilità o lutti perinatali, il cui dolore è spesso reso invisibile “per non rovinare la festa”.

Tutti possono sentirsi soli, anche in mezzo agli altri

La solitudine più dolorosa non coincide con l’assenza di persone, ma con l’assenza di risonanza emotiva. “Ci si sente soli quando si è presenti con il corpo, ma il sé autentico deve rimanere nascosto. È la solitudine della performance obbligatoria: sei guardato, ma non visto”, spiega Persico. E nelle riunioni familiari si riattivano copioni antichi: ruoli infantili, aspettative, paragoni e “domande scomode” che diventano richieste di conformità.

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Domande scomode: come rispondere senza farsi travolgere

“Quelle domande spesso non cercano risposte, ma riaffermano gerarchie e aspettative. La strategia non è trovare la risposta perfetta, ma proteggere il proprio spazio emotivo”, dice la psicologa. La chiave è disinnescare e reindirizzare: rispondere con eleganza, senza entrare in un campo minato.

Un “kit di primo soccorso emotivo” per un Natale più sostenibile

La buona notizia è che non serve “farsi andare bene tutto”, né inseguire il Natale perfetto. “Il vero benessere non si costruisce aggiungendo obblighi: si costruisce con discernimento, sottraendo il superfluo per fare spazio all’essenziale”.

Tra i consigli pratici dati dalla dottoressa Persico:

Micro-ancoraggi sensoriali: un minuto sui cinque sensi o sul respiro per interrompere la spirale del rimuginio.
Auto-compassione: sostituire il “non dovrei sentirmi così” con una voce interna più gentile e realistica.
Confini: imparare a dire “no” con assertività gentile; un “no” alla pressione può essere un “sì” al proprio benessere.
Social più consapevoli: ridurre lo “scroll automatico” e ricordarsi che si stanno guardando momenti scelti, non la vita reale.
Nuovi rituali: creare un Natale “su misura”, senza colpa.
Persico propone anche un modello semplice, i “tre permessi”: il permesso di scegliere (ridurre e selezionare ciò che conta davvero), di creare (inventare rituali nuovi che rispecchino chi siamo oggi) e di riposare (pianificare il recupero, non arrivarci per sfinimento).

“La via d’uscita non è lottare per sentirsi diversi, ma riconoscere ciò che si prova con gentilezza e ridurre la pressione di aderire a copioni emotivi che non ci appartengono”, conclude la psicologa. “Un Natale sostenibile è un Natale intenzionale: non significa fare di meno, ma fare con più autenticità”.