La pasta non fa ingrassare (se la mangiate così)
Abbiamo buone notizie: la pasta non fa ingrassare.
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Una volta chiarito questo, va precisato che un piatto di pasta può essere sì super calorico e pericoloso per la linea, ma non per colpa sua.
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Piuttosto, perché spesso la pasta viene scelta, preparata e condita in modo sbagliato.
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Il problema è che viene considerata da molti un nemico giurato della dieta e della bilancia, da eliminare drasticamente dal proprio regime alimentare a costo di mantenere la linea.
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Ma rinunciare alla pasta non solo è difficile: è anche inutile e dannoso.
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Ecco dunque come mangiarla serenamente senza temere per il girovita.
La pasta non fa ingrassare, ma va scelta, abbinata e preparata nel modo giusto: ecco come
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Abbassate l'indice glicemico con la cottura
La pasta ha un indice glicemico (IG) medio-alto.
Ciò significa che, dopo averla ingerita e indipendentemente dal condimento utilizzato, i valori della glicemia nel sangue si innalzano notevolmente e l'insulina prodotta dal pancreas fa fatica a smaltire lo zucchero in eccesso.
Si tratta di un fenomeno pericoloso che nell'immediato porta a disidratazione, accumulo di adipe e aumento dell'appetito ma a lungo andare può favorire anche la comparsa di diabete.
Tuttavia, esiste un trucco per abbassare l'indice glicemico della pasta: basta mangiarla al dente.
Infatti, più il tempo di cottura viene prolungato e maggiore è l'IG; al contrario, meno si fa cuocere tagliatelle e orecchiette e più questo valore è basso.
In questo modo si tengono a bada gli zuccheri nel sangue.
Sceglietela sempre integrale
Oltre ai tempi di cottura, anche la scelta della tipologia è fondamentale: la pasta da portare in tavola dovrebbe essere sempre integrale.
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La versione integrale, infatti, rallenta l'assimilazione degli zuccheri e favorisce il senso di sazietà.
Questa varietà, inoltre, contiene quantità elevate di antiossidanti, che combattono le infiammazioni, fibre, che stimolano il benessere intestinale, e sali minerali, importanti per ossa e muscoli.
Come mangiare la pasta senza ingrassare: attenzione al condimento
Il segreto sta tutto nelle fibre e nelle proteine: entrambe, infatti, sono in grado di abbassare in maniera significativa l'indice glicemico, senza incidere sulla linea.
Per questo motivo bisognerebbe accompagnare spaghetti, fusilli e penne o con delle verdure (le migliori sono zucchine, melanzane, broccoli, cime di rapa) o con un sugo di carne magra o pesce.
Il tutto addolcito con un solo cucchiaio di olio extravergine d'oliva, possibilmente aggiunto a crudo a fine cottura.
Attenzione alle porzioni
Il consiglio è sempre quello di pesare la pasta e non di andare a occhio, come facevano le nostre nonne.
Il rischio, in quest'ultimo caso, è di eccedere con le dosi e fare la fine di Alberto Sordi nel film Un americano a Roma.
La porzione giusta è di 80 grammi, da consumare all'interno di un solo pasto.
Poiché però il fabbisogno giornaliero dei carboidrati si aggira intorno al 45-60%, nell'arco della giornata si possono consumare anche altri cereali, che possono accompagnare la colazione (ad esempio i corn flakes), lo spuntino (una barretta), la cena (un paio di fette di pane integrale, magari ricco di semi).
Si può mangiare la pasta a cena senza ingrassare?
Sarebbe meglio mangiare la pasta a pranzo per dare all'organismo il tempo per smaltirla e digerirla.
Tuttavia, non è una regola assoluta: consumarla a cena, infatti, in alcuni casi può rivelarsi anche utile.
Chi soffre di disturbi del sonno, ad esempio, può inserire pasta, pane, orzo e riso integrali nella propria dieta serale, almeno 2-3 volte a settimana.
Questi cibi sono particolarmente ricchi di triptofano, una sostanza che stimola la produzione di serotonina, l'ormone che favorisce il rilassamento, e migliora la qualità del sonno.
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