Fotogallery Vendicari, un’oasi fra mare e natura selvaggia
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Materiali locali e design contemporaneo nella casa estiva di un architetto milanese. Una dimora per vivere open air e godersi la natura selvaggia
A volte i luoghi del cuore si incontrano per caso, percorrendo stradine solitarie che sembrano perdersi nel nulla.
È successo a Lillo Scaringi Raspagliesi, architetto con studio a Milano che, durante una vacanza a Modica, si è trovato a esplorare la Riserva faunistica di Vendicari, nel lembo sudorientale della Sicilia. «Ho imboccato una sterrata senza una meta precisa e al centro di un panorama ancestrale e selvaggio mi sono apparsi i ruderi di uno di quegli edifici rurali che un tempo venivano usati dai contadini come rifugi temporanei o come depositi per gli attrezzi», racconta. «Appena ho visto quei resti diroccati, mi sono immaginato la loro trasformazione in una piccola dimora dove recuperare le energie durante l’estate, circondati dal silenzio e dalla natura».
Così è cominciata l’avventura della ristrutturazione, operazione piuttosto complessa perché la casa si trova nella zona B dell’oasi protetta, la cosiddetta preriserva, dove le opere architettoniche devono seguire severe norme di rispetto del preesistente e del paesaggio. La scelta è stata mantenere il più possibile i materiali del luogo, come l’arenaria e la pietra pece, un minerale che si forma vicino ai pozzi di petrolio dall’unione di calcare e bitume. Un richiamo a una tradizione molto radicata in quest’angolo di Sicilia, sia nei palazzi nobili di Ragusa e Modica, dove gradini, scale e balconi sono stati realizzati con questa roccia nera fin dal ’700, sia nelle campagne. La pietra pece utilizzata per i pavimenti della Casa dei Tre Ulivi, come è stata battezzata la dimora per le vacanze, arriva da una cava del Trapanese, mentre i blocchi di arenaria sono stati recuperati da vecchie costruzioni nei dintorni.
Dalla superficie di circa 80 mq. sono state ricavate due camere, un piccolo disimpegno che ospita un altro letto d’appoggio, due bagni e un ampio living con cucina a vista. «Lo spazio racchiuso dai muri è solo una piccola parte della casa», spiega Scaringi Raspagliesi. «Qui si vive soprattutto all’aperto». Nella dimora la zona outdoor è addirittura più ampia della superficie coperta ed è organizzata in vere e proprie stanze «a cielo aperto». C’è il salotto open air, lastricato con mattonelle irregolari di cotto siciliano lavorato a mano, con il divano extra large incastrato in un muretto, luogo ideale per chiacchierare fino a notte fonda; c’è l’angolo pranzo, arredato con tavoli di De Castelli in acciaio Cor-Ten, circondati da sedie in plastica trasparente di Sawaya & Moroni; c’è l’angolo cucina, in muratura finita con intonaco Mapefinish di Mapei, completo di barbecue, lavello e fornelli; ci sono due pergolati dove le poltroncine e le chaise longue di Moroso invitano alla lettura o alla siesta pomeridiana. Ogni ambiente della casa ha il suo naturale prolungamento esterno, quasi un suo doppio, che completa la dimora in un continuo alternarsi di chiuso e aperto, ombra e luce.
All’interno, i pezzi di arredo contemporaneo si mescolano a dettagli di décor locale come l’armadio realizzato con ante vintage recuperate. All’esterno si colgono alcuni dettagli di sofisticata semplicità come il pluviale in cotto, recupero della tradizione locale; oppure i telai in ferro delle finestre che consentono, una volta chiusi gli scuri candidi come l’intonaco esterno, di far scomparire completamente le aperture nel muro.
Oltre i muretti a secco che delimitano la proprietà, oltre l’orto, le agavi e gli ulivi, si scoprono i tesori dell’oasi di Vendicari: 1.450 ettari dove gli stagni, luogo di sosta durante le migrazioni per centinaia di specie di uccelli, si alternano a vestigia archeologiche come il complesso bizantino della Cittadella dei Maccari, e alle spiagge fiancheggiate dalla macchia mediterranea, poco affollate anche in piena stagione estiva. La più nota è Calamosche (per i locali Funni Musca), un’insenatura di sabbia dorata lambita da acqua caraibica che nel 2005 è stata indicata da Legambiente come la spiaggia più bella d’Italia. Altrettanto affascinante è la spiaggia della tonnara, dominata dalla Torre Sveva e dall’edificio costruito nel Settecento per la lavorazione del tonno. Definitivamente abbandonato nel 1943, il complesso in pietra chiara assomiglia, con l’altissima ciminiera e i pilastri corrosi dall’aria salmastra, a un reperto di archeologia industriale catapultato chissà come tra le dune e il mare.
Per gli amanti dell’arte, imperdibili i gioielli barocchi di Noto, mentre i riti della mondanità si consumano a Marzamemi, il borgo di pescatori a una decina di chilometri da Vendicari, set del film Sud diretto da Gabriele Salvatores e meta estiva di molti vip. Il vero lusso, però, è godere il silenzio e la natura che circondano la Casa dei Tre Ulivi. ll
Per informazioni: trillo123.wix.com/case-sicilia
GALLERY
Foto 1. Angolo conviviale. La zona pranzo all’aperto, arredata con tavoli in Cor-Ten De Castelli e sedie in plastica riciclata Bella Rifatta di William Sawaya per Sawaya & Moroni.
Foto 2. Intrecci optical. Ai lati del tavolino con piano in piastrelle di Fornasetti, due poltroncine Ibiscus di Ayse Birsel & Bibi Seck per Moroso. Da notare la finestra, realizzata con un semplice telaio in ferro che consente di renderla invisibile quando lo scuro è chiuso.
Foto 3. Architetto e contadino. Lillo Scaringi Raspagliesi, padrone di casa, con le verdure coltivate nel suo orto.
Foto 4. Bianco e oro. Nel living, sullo sfondo della parete in blocchi di arenaria, il divano in pelle Pierrot King di Bonaldo e la lampada da terra Carrara di Luceplan (design Alfredo Häberli). Tavolino Nanook disegnato da Philippe Bestenheider per Moroso.
Foto 5. Riflessi di cristallo. Contrasta con il tradizionale soffitto a travi del soggiorno, la lampada a sospensione Cellula disegnata da Nunzia Carbone e Tiziano Vudafieri per Anthologie Quartett. Di fronte al divano bianco di Bonaldo, la tripolina con un’esclusiva seduta in cuoio. Sulla parete di fondo, radiatore di design Loft di Antrax.
Foto 6. A tutto acciaio. L’angolo cottura arredato con il sistema Liberi in Cucina di Alpes Inox. Include forno a colonna e lavastoviglie.
Foto 7. Salotto open air. Nel cortile lastricato in beole, il divano e i cuscini sono stati realizzati da Meridiani con tessuti Parà.
Foto 8. Metallizzata. Una nota vivace, ispirata agli anni Settanta: è Cindy, lampada di Ferruccio Laviani per Kartell. Applique in vetro soffiato di FontanaArte.
Foto 9. Sogni d’oro. Nella camera matrimoniale, accanto al letto Meridiani, spiccano due lampade Fiorellina di Slamp in versione gold.
Foto 10/11. Natura selvaggia. L'esterno della casa e la bellissima vista sul mare.
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