Dallo shullett al long bob, ecco gli hair look che faranno tendenza nel 2024
Parlare di tendenze capelli 2024 è complicato, ne siamo ben consapevoli, «perché, complici i Social Network, esistono tante identità e tanti modi di interpretare quello che è intorno a noi», dice Vincenzo Panico, direttore Wella Italia Styling e direttore creativo di Sebastian Professional Italia. In questa molteplicità di gusti e visioni, è però possibile individuare alcuni trend e filoni. «In linea generale - continua - il 2024 sarà l'anno del ritorno agli hairdo chuncky, messy e destrutturati con un chiaro riferimento allo stile francese». Attenzione, però, a non confondere il concetto di destrutturato con quello di casualità: «Alla base ci sarà sempre un taglio molto preciso, con scalature perfette che, strategicamente, devono enfatizzare o meno le zone del viso».
I nuovi acronimi
Molte forme di taglio che in questi anni sono state gettonatissime, si fonderanno dando vita a nuovi acronimi come shullet (un mix di mullet e taglio shaggy), per esempio. «Al di là del tipo di taglio - precisa il direttore Wella - quello che notiamo è una tendenza a privilegiare forme sfilate e allungate per perimetri molto attaccati al viso». E il finish? «Ondulato, ma senza il volume degli anni Ottanta che ha dettato tendenza lo scorso anno», precisa Sabrina Arvizzigno, Italian Style Framesi Artistic Director. Il concetto e chiaro, ma come declinarlo? Ecco per voi una elenco di tagli che gli esperti hanno decretato come quelli più cool per il prossimo futuro.
Shullet
Lo Shullet, come anticipato, è una fusione tra shaggy e mullet. «Da forma punk, il mullet assume toni più delicati; si allunga nel perimetro ed è indossabile da tutti», dice Panico. Lo shullet fonde due tendenze della scuola inglese degli anni Settanta con un forte radicamento alla modernità perché questi hair cut non hanno genere e sono pensati per chiunque.
Chuncky bob
Il caschetto, in tutte le sue forme (layered, french, corto, lungo, con o senza frangia) è stato davvero il BIG hair trend per tutto il 2023. Nel 2024 il taglio iconico sarà scalato e volutamente disordinato. «Anche per questo taglio andremo a sfruttare la naturalezza del capello - conferma Arvizzigno-. Per il taglio medio mosso la scalatura non sarà mai esasperata, mentre la lunghezza va da sopra la spalla a sotto la mandibola». E per asciugarlo «il diffusore - conclude Panico - diventa uno strumento fondamentale proprio per regalare l'effetto messy desiderato».
Tagli corti
Sul taglio corto, infine, un'unica indicazione, come specificato da Arvizzigno: «Niente undercut e capelli cortissimi né corti con ciuffo over; ci sarà un ritorno a uno short haircut molto femminile. Il taglio di riferimento? Quello di Winona Ryder in "Autumn in New York"».
Long layered
Per chi ha i capelli lunghi, le scalature diventano fondamentali. Parliamo, infatti, di long layered ovvero tagli allungati ma molto «strappati» - così li definisce l'esperto di Wella. «Il riferimento resta sempre il gusto francese delle icone come Jane Birkin; sono tagli in cui la frangia continua a giocare un ruolo importante».
Curtain bangs
A proposito di frangia, protagoniste saranno ancora le curtain bangs, quelle frange caratterizzate dalla forma che «crea uno sbilanciamento tra interno ed esterno puntando tutto sulla personalizzazione forte- racconta Panico-. La frangia a tendina è molto bella anche con i capelli legati perché sottolinea la zona temporale e gli zigomi». Come elemento portante, «le curtain bangs determineranno tutto l'andamento del taglio che viene appunto costruito sulla frangia stessa. Per esempio, una frangia lunga diventa un butterfly cut, una media si trasforma in un wolf cut o, se corta, dà vita a un look shaggy».
Gli anni Novanta
Non è una novità: di ritorno degli anni Novanta si parla ormai da innumerevoli stagioni. E tuttavia ogni stagione ha la sua novità. Il 2024 sarà segnato dal ritorno del «long bob con riga centale - continua l'esperto-. Il riferimento è il taglio di Jennifer Aniston, con quella caratteristica piombatura del capello anni Novanta che tende a disegnare il viso. Le sfilature sono basse e la riga centrale ha spesso una declinazione esagerata; possiamo dire che è una tendenza contrapposta rispetto alle altre che abbiamo delineato finora» a dimostrazione che più mood possono coesistere nello stesso momento.
Influenze coreane (e hollywoodiane)
In alcuni casi potremmo proprio parlare di tagli scultura, con righe centrali e onde in evidenza. Qui la tendenza arriva dal lontano Oriente: «sono le boy band coreane i nuovi punti di riferimento - dice Panico -. A loro volta questi gruppi musicali si ispirano a un hair cut che abbiamo già visto più volte nel passato sulla testa di Leonardo DiCaprio quando calcava il palcoscenico nei primi anni Novanta». La differenza rispetto al taglio à la DiCaprio è nella colorazione «che diventa quasi acida» e nel finish che è più definito rispetto alle ciocche che si pettinavano con le mani.
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Credit ph: GettyImages, Wella
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