Capelli anni Venti: i look iconici e le acconciature più belle da replicare
Che anni, i mitici Roaring Twenties. Un decennio positivo, caratterizzato dall'esplosione del jazz, della creativià con l'art déco e dai primi passi del movimento femminista con le suffragette da un lato – in prima linea per il diritto al voto delle donne – e le flapper girls dall'altro. Una generazione pronte ad abbattere gli schemi culturali dell'epoca precedente e a combattere per la libertà delle donne. L'indipendenza venne tradotta subito in abiti più corti nel guardaroba, un trucco più marcato e capelli à la garçonne. Cambiano le regole della bellezza che seguono una società sempre più in movimento.
Il taglio corto: una rivoluzione
«La libertà delle donne – dice Antonio Ciaramella, storico del make-up e autore del libro “Make-up. 100 anni allo specchio”, edizioni Efesto – è espressa perfettamente nel taglio alla maschietta, un bob molto corto e pulito, spesso liscio con frangetta, ancora molto attuale, con una parte più rasata sul retro». Un bob che, ci spiega l'esperto, è impoverito nella densità perché così più malleabile e adattabile ai variegati look espressi in un decennio che impresse davvero una svolta nel mondo dell'hair styling.
Il bob corto nei saloni
Parola d'ordine per i capelli anni Venti: onde. «Possibili anche grazie alla tecnologia a disposizione – continua Ciaramella-. Sebbene la macchina della permanente fu realizzata nel 1906 (grazie al tedesco Karl Ludwig Nessler, meglio conosciuto come Charles Nestlè, che eseguì la prima permanente “ufficiale” nel suo salone di bellezza di Oxford Street, a Londra, ndr), solo negli anni Venti questi strumenti furono utilizzati dai parrucchieri che svolsero un ruolo sociale molto importante in quel momento. I saloni diventarono luoghi di ritrovo dove le donne leggevano i giornali e si confrontavano» e finalmente, potevano sperimentare l'hair look del momento.
Le finger waves
A dare un tocco più sbarazzino al taglio corto ci pensarono le onde che necessitavano, appunto, di lunghe sessioni di styling per essere modellate con le dita (da qui il nome finger waves) per restare ben ferme sotto il casco o con i bigodini. In questo modo l'acconciatura poteva durare anche fino a due settimane. «I capelli già trattati e non folti – conclude Ciaramella – erano i migliori alleati della piega perfetta. Lavorati intorno al viso, riuscivano a creare armonia».
La frangetta anni Venti
Un must nei tagli capelli anni Venti era la frangetta «che si interrompe prima delle sopracciglia, elemento espressivo dello sguardo, e che caratterizza il volto soprattutto quando i capelli sono in contrasto con l'incarnato». La forma dell'epoca la voleva ben dritta e squadrata anche se, come sempre, la forma giusta dipende da quella del viso: una regola che bisogna tener ben presente quando si vuole replicare un look vintage.
«Se, per esempio, il viso è lungo e la fronte è ampia – suggerisce l'esperto – la frangetta può aiutare a coprire il volume, mentre se il viso è tondo, è meglio evitare onde e ricci che accentuano la rotondità e puntare, invece, a un bob squadrato. Infine, chi ha il viso a diamante, sceglierà una frangia tondeggiante per dare un contorno all'ovale». Anche il colore ha un ruolo importante: seguendo la teoria del contrasto, giocando con le tonalità si può migliorare la geometria dei visi per un risultato ancora più armonico.
I look iconici: Josephine Baker e Louise Brooks
Il taglio corto era una novità senza precedenti, alla quale poi si aggiunsero tante varianti di bob e wavy look sfoggiati dalle star dell'epoca. Tra i più iconici, quello della cantante Josephine Baker «un corto bagnato pieno di brillantezza, con piccoli ricci a fare da contorno al viso: un taglio composto e portato indietro che anticipa i look teutonici degli anni Trenta complice l'uso della gelatina per le onde».
C'è poi anche l'attrice Louise Brooks con la sua frangia che termina poco sopra le sopracciglia, i lisci capelli neri che facevano contrasto con l'incarnato chiarissimo e il bob geometrico all'altezza delle guance. Il look sarà fonte di ispirazione per l'hair cut realizzato sulla testa di Mary Quant da Vidal Sassoon (ma gli appassionati di fumetti non potranno fare a meno di notare come il personaggio abbia influenzato anche le fantasie di Guido Crepax per il disegno della sua conturbante Valentina).
Gli accessori capelli anni Venti
Non solo il taglio. Anche gli accessori (e le acconciature) definiscono in maniera precisa il look capelli anni Venti. Per esempio, le headband-gioiello: la fascia è chic ed è arricchita di perle e pizzo. Sistemata sulla fronte, si nasconde fra i capelli. In tema di accessori, il più iconico resta il cappello a cloche che arriva quasi a coprire le sopracciglia. L'abbinamento più glam è con il carré corto. Infine, in tema di acconciature, per chi aveva i capelli più lunghi, la soluzione più cool era lo chignon Charleston, perfetta crasi del raccolto con onde e chignon romantico, dal risultato morbido e sosfisticato allo stesso tempo.
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