Il "Non ho voglia di fare niente" solitamente è legato a stretto giro con quei momenti in cui abbiamo troppo da fare e poco tempo a disposizione.
Eppure, ora che isolamento e lockdown (più o meno light) limitano al massimo i nostri impegni sociali e dunque ci lasciano molto più tempo libero del solito, sappiamo molto bene quante cose potremmo fare, ma non abbiamo voglia di farle.
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Dedicarsi a hobby e interessi, frequentare quel corso online che abbiamo sempre messo da parte, imparare l’uso di quella lingua che non avevamo tempo di approfondire e tante altre cose.
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Le proposte sul web abbondano, sui social sembra che tutti stiano sfruttando il tempo libero al massimo, e sappiamo che basterebbe un po’ di buona volontà per utilizzare questo tempo in modo produttivo.
Ma dobbiamo fare i conti con quel senso di pigrizia e passività che stiamo vivendo.
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Insomma, ci guardiamo allo specchio, nella testa ci suona solo un chiarissimo "Non ho voglia di fare niente" e non capiamo come poterci attivare.
Ecco, prima di sentirvi strani o tantomeno sbagliati, mettiamo una cosa in chiaro: in questa situazione è normale essere meno produttivi rispetto alla vita normale.
Detto questo, se avete voglia di farlo la voglia di fare si può ritrovare - e vi spieghiamo qui sotto in che modo.
"Non ho voglia di fare niente": perché è normale e come venirne fuori (se vi va)
(Continua sotto la foto)

"Non ho voglia di fare niente": la verità è che se non ne avevate voglia prima, non ne avrete neanche adesso
La difficoltà sta nell'ammettere che se non facevamo qualcosa prima non era perché non avevamo tempo per farla, ma perché non ne avevamo voglia.
Partiamo da un presupposto: molte persone con quarantena, smartworking e lockdown si aspettavano di rivoluzionare il proprio mondo.
Pensavano che avere più tempo volesse necessariamente dire anche spazio per nuove attività, per imparare nuove competenze e per dedicarsi a tutto ciò che si continuava a rimandare.
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Per esempio leggere tutti i nuovi libri parcheggiati sullo scaffale oppure iniziare finalmente quel corso di ginnastica che propongono online.
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Si tratta di un inganno della mente: se non ne avevate voglia prima non vi verrà adesso.
Siete sempre voi, l'unica differenza è che ora avete scoperto che non era questione di tempo. E non avete più quella scusa da darvi.

La mente è abituata ad avere i tempi scanditi da una routine
E avere troppa libertà può disorientare
Non siete produttivi perché non ci sono tempi strutturati.
Siete voi a decidere quando svegliarvi, quando iniziare a lavorare o se preparare una torta.
Non c’è nessun obbligo dall’esterno, nessun dovere fisso a cui far riferimento, nessun controllo sociale, e questo può mandare in profonda crisi.
È un po’ come togliere i cartelli stradali, si ha la percezione di perdere il senso dell’orientamento.
La reazione più umana a questa sensazione è quella di stare fermi ad aspettare che qualcuno o qualcosa indichi quale strada percorrere.

Più rimaniamo connessi meno saremo produttivi
Passiamo più ore di prima davanti a telefono, tablet e computer
Un altro elemento che spinge alla pigrizia è la connessione costante.
Con tutto questo tempo a disposizione rimaniamo connessi molto di più ai social.
Molti dei nostri contatti continuano a condividere la propria giornata, iniziare challenge, proporre attività.
E così finiamo col passare molte ore connessi alle vite degli altri. Intanto la nostra giornata scorre e sale il livello di ansia mentre si abbassa quello dell'autostima.
Si ha la sensazione di non aver combinato niente e questo spesso genera senso di colpa.

Non siete produttivi, e allora?
Il modo migliore per vivere la quarantena è ascoltare i nostri bisogni
Il punto è: perchè vi importa così tanto essere produttivi e generare risultati?
Siamo abituati a ricevere continuamente richieste dall’esterno, a essere iperstimolati e a vivere obblighi e imposizioni a cui non possiamo sottrarci.
In questa situazione non possiamo fare a meno di cercare ancora tutto questo quando invece basterebbe viversi questo momento ascoltando cìò di cui abbiamo bisogno, senza costrizioni.

Se non ne avete voglia, va bene
Approfittatene per fare pace con la noia
Se non avete voglia della lezione di pilates proposta dall’influencer o se le torte che tutti sfornano vorreste solo mangiarle ma non cucinarle, va bene così.
Non costringetevi a fare cose che non vi interessano, non sentitevi in colpa se passate la giornata a dedicarvi al nulla.
Adesso c’è la possibilità di resettarsi e mettersi in contatto anche con la noia e non c’è niente di male nel farlo.
Spegnete il telefono e fate solo quello che avete voglia, nei vostri tempi.
Ascoltate i vostri bisogni e quella vocina interna che indica la via migliore per voi.
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