Come migliorare l'umore (con 10 rimedi naturali che potreste avere già in cucina)

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Come migliorare l'umore: dallo zafferano per una sferzata di allegria alla lavanda anti-ansia, 10 alleati del buonumore che potreste già avere a casa

La natura è uno dei migliori reparti in cui trovare soluzioni a quasi ogni problema.

** 10 segreti di bellezza naturali che avete nel frigorifero di casa **

Anche i disturbi legati al tono dell’umore riescono a beneficiare di aiuti naturali: dalle erbe aromatiche ad alcuni frutti come gli agrumi fino ad arrivare a molte spezie, sono tanti i rimedi casalinghi naturalissimi con cui si possono alleviare ansia e stress e ritrovare il buonumore.

Ecco 10 rimedi allo stress che non necessitano di prescrizione medica ma, piuttosto, di quella del fiorista.

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Lavanda per rilassare mente e muscoli

Ottimo alleato per l’equilibrio emotivo, la lavanda ha numerosi effetti benefici sulla psiche.

Il color lilla tenue e il bouquet olfattivo che caratterizzano questa specie vegetale, infatti, svolgono una funzione tranquillante che favorisce il rilassamento muscolare.

Coltivando un cespuglio di lavanda, si coltiva anche la calma insomma.

Gli scienziati hanno studiato gli effetti del linalolo, un alcol naturale presente in molte piante e in alte percentuali nella lavanda, che avrebbe le stesse virtù dei tranquillanti farmaceutici, con il vantaggio che non comporta alcun effetto collaterale.

Sotto forma di olio essenziale per l’aromaterapia o come preparato per infusi da bere, la lavanda è un vero toccasana che allevierà ansia, stress e depressione.

Oltre all’aromaterapia, anche la cromoterapia usa molto la tinta pastello che va proprio sotto il nome di lavanda, molto riposante e calmante per occhi e mente.

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Zafferano contro l'insonnia e gli sbalzi d'umore

Lo zafferano ha proprietà curative altamente salutari.

Studi recenti hanno dimostrato che molti dei principi attivi contenuti nello zafferano agiscono sul sistema nervoso, controllando gli sbalzi d’umore e riequilibrandone il tono.

Ansia, stress e depressione sono stati d’animo per cui un po’ di zafferano, sia in polvere sia in infusione in acqua calda da bere, si rivela particolarmente adatto per alleviare la sofferenza.

Tra le sostanze che contiene, la safrenale e la crocina sono quelle a cui si deve la maggiore produzione di dopamina, noradrenalina e serotonina. Questi sono neurotrasmettitori che stimolano il buon umore e scacciano l’apatia tipica della depressione.

Lo zafferano è anche un ottimo alleato contro l’insonnia perché riesce a calmare i nervi agendo come un blando sedativo.

Riduce infiammazioni delle vie respiratorie in caso di raffreddori, stati influenzali e asma, alleviando con l’infiammazione anche lo stress che ne consegue.

Anche l’apparato cardiocircolatorio trae beneficio da un pizzico di zafferano, quanto basta per abbassare la pressione arteriosa e regolare i livelli di colesterolo.

Infine questa spezia dalle mille virtù svolge anche funzioni analgesiche e antispasmodiche, utili tra l’altro per combattere i dolori mestruali.

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Arancia per un boost di energia

L’arancia è un agrume che fa molto bene al corpo grazie al suo contenuto ricchissimo di vitamine.

E sia la polpa sia la buccia aiuterebbero infatti a combattere insonnia, ansia, stress, nervosismo e la spossatezza che ne deriva.

Oltre al frutto fresco, da consumare così com’è oppure spremuto, si può optare anche per l’olio essenziale all’arancia.

La variante di arancio dolce ha proprietà antispasmodiche, sedative e calmanti.

Se da un lato aiuta a rilassarsi profondamente, dall’altro è fondamentale anche per essere energici perché stimola la sintesi nel cervello di adrenalina e noradrenalina, due sostanze che regolano l’attenzione e la reattività.

Qualche goccia in un bruciatore per essenze o nell’umidificatore del termosifone aiuterà a ritrovare sia la calma sia la forza necessarie per affrontare la giornata.

Altrimenti fate alla vecchia maniera: non buttate la scorza dell’arancia ma fatene striscioline da essiccare sul calorifero, per una profumazione delicata dell’ambiente che vi delizierà grazie all’effetto rilassante da un lato e al ricordo di quando eravate bambini dall’altro.

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Salvia per i disturbi premestruali e i crampi da ciclo

La salvia è un’erba aromatica molto indicata in caso di disturbi dell’umore. Contiene Thujone, una sostanza che è l'antagonista del recettore GABA e della serotonina che aiuta così ad alleviare sia il dolore fisico sia quello psicologico, ossia la depressione che attanaglia l’animo.

Sono stati riscontrati effetti benefici della salvia anche per quanto riguarda i disturbi premestruali e i crampi da ciclo poiché i flavonoidi che contiene aiutano a riequilibrare il sistema ormonale.

Utile anche in caso di amenorrea (assenza di mestruazioni) e di menopausa, si è dimostrata preziosa nel contrastare le vampate di calore tipiche dei disturbi legati al ciclo.

Ha pure un effetto anti-spasmodico in grado di ridurre la tensione nei muscoli, quindi di fatto calma e rilassa prima fisicamente, partendo proprio dall’apparato muscolare.

Si può mangiare, annusare fresca oppure utilizzare sotto forma di olio essenziale.

In aromaterapia la salvia viene utilizzata per trattare stati d’ansia e di stress, diffondendo l’estratto negli ambienti attraverso gli appositi bruciatori di essenze oppure massaggiando l’olio sul corpo (previa diluizione in un altro olio vegetale, come quello di mandorla o di oliva, perché gli oli essenziali sono molto concentrati e altamente irritanti per la pelle se usati da soli).

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Cannella contro la stanchezza

La cannella è un’altra delle spezie considerate superfood.

Sia in polvere, da cospargere sopra la schiuma del cappuccino, sia in bastoncini da intingere nell’acqua calda di un infuso, la cannella aiuterà a diminuire il livello di ansia e a riportare a galla il buonumore nel caso si sia inabissato in profondità pericolose.

Anche in versione olio essenziale è molto consigliata perché le sue proprietà tonificanti scacciano il senso di stanchezza e di astenia, accelerando battito cardiaco e ritmo respiratorio.

Insomma, qualche goccia di olio essenziale di cannella da aspergere in casa ossigenerà l’ambiente e voi stessi.

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Curcuma per combattere la tristezza

Una ricerca condotta presso il Medical College di Bhavnagar in India e pubblicata sulla rivista Phytotherapy Research ha rivelato che la curcuma è capace di trattare la depressione esattamente come i farmaci prescritti dai medici.

Confrontando gli effetti di un estratto a base di curcuma (1000 mg) e di un farmaco antidepressivo a base di fluoxetina da 20 mg, è stato notato che il risultato dei benefici della spezia non è lontano da quello dei principi attivi farmacologici.

Un pizzico di curcuma da usare giornalmente come integratore (sciogliendolo in una tisana oppure aggiungendolo alla zuppa) assicurerebbe quindi un umore ottimo fino a parecchie ore dopo il suo consumo.

Ovviamente gli stati depressivi gravi hanno bisogno di trattamenti farmacologici, non bastano spezie, specialmente non essendoci abbastanza letteratura medico-scientifica a favore dell'impiego di spezie nei disturbi umorali seri.

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Anacardi per produrre più serotonina

Gli anacardi sono una fonte ricchissima di triptofano, l’amminoacido precursore della serotonina (che è l’ormone della felicità).

Una manciata di anacardi al giorno darebbe quindi una sferzata di buonumore e tonificherebbe lo spirito quasi con la stessa efficacia dei farmaci, almeno secondo quanto sostiene il dottor Andrew Saul, nutrizionista clinico e esperto di medicina molecolare.

Il vantaggio degli anacardi rispetto ai farmaci, inoltre, è il fatto che sono totalmente naturali e non agiscono chimicamente sulle cellule cerebrali e nervose.

Anche l’elevato contenuto di vitamina B6, magnesio e omega 3, i cosiddetti grassi buoni, rende l’anacardo indicato in caso di depressione.

Gli studi effettuati sugli effetti benefici degli anacardi contro i disturbi dell’umore non sono tuttavia ancora abbastanza consistenti per trarre conclusioni certe, motivo per cui è bene che i casi seri di depressione vengano trattati secondo le indicazioni del proprio medico curante. 

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Basilico: l'ideale per calmarsi subito

Ricco com’è di sali minerali quali potassio e ferro, il basilico aiuta a controllare la frequenza del battito cardiaco, equilibra la pressione sanguigna e fa quindi convogliare una maggior quantità di ossigeno nel sangue.

Basta annusare il suo inconfondibile aroma per notare che questa erba ha un’immediata azione calmante sulla mente.

Qualche foglia fresca da usare per infusi tonificanti oppure un paio di gocce di essenza al basilico con cui profumare gli ambienti della casa e dell’automobile assicureranno una sferzata di relax.

Anche come olio da massaggio, sempre diluito in un altro olio vegetale onde evitare irritazioni cutanee, questa essenza si dimostra sempre a prova di zen.

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Bergamotto contro l'insonnia

Il bergamotto vanta un effetto calmante che l’aromaterapia gli riconosce da sempre.

Bastano un paio di gocce di olio essenziale su un fazzoletto da tenere sempre a portata di naso e potrete inspirare calma pura al bisogno.

Se scegliete la versione 100% per uso alimentare, potrete anche insaporire cibi e bevande, per farvi inondare di benefico relax non solo l’olfatto ma anche il gusto.

Per le sue proprietà rilassanti, il bergamotto è consigliato anche per combattere l’insonnia: una tazza di infuso caldo di bergamotto o una tisana alla valeriana a cui aggiungere qualche goccia di olio essenziale alimentare vi assicureranno sogni d’oro!

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Peperoncino per produrre più endorfine

I popoli la cui cucina impiega molto peperoncino sono raramente tendenti alla depressione.

Questa spezia piccante, infatti, stimolerebbe il sistema nervoso a rilasciare endorfine naturali.

Migliora la circolazione, libera le vie respiratorie grazie al contenuto di vitamine A, C, E e del gruppo B e riesce a dare una sferzata di allegria, merito del suo inconfondibile gusto spicy.

Per adesso gli unici studi relativi alle proprietà antidepressive del chili pepper sono stati condotti soltanto con test sui topi.

I ricercatori messicani dell’Università di Colima hanno rilevato che la capsaicina, la sostanza contenuta nel peperoncino che è responsabile del suo sapore piccante, riduce sensibilmente i sintomi della depressione nei ratti, equilibrandone l’umore.

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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

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La preferenza tra pandoro e panettone dice molto del nostro rapporto con semplicità, complessità e cambiamento: cosa dice la psicologia

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone? 

Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.

Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.

Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.

Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.

**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta 

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pandoro o panettone

Se siete team pandoro

Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.

Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.

Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.

È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.

Se siete team panettone

Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.

Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.

Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.

Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.

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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

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Molti comportamenti che consideriamo normali possono attivare ansia e stress continuo: ecco cosa accade al nostro sistema nervoso

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.

Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso. 

Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.

Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.

**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**

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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso

Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.

Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.

A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.

Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.

Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.

Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali

Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.

Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.

Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.

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Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia

La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.

Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.

Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.

Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.

Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.

Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.

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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

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Una guida pratica per capire come impacchettare i regali di Natale in modo ordinato, elegante e senza stress inutile

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.

Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.

La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.

Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.

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Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo

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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)

Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.

La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.

Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.

2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)

Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.

Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.

Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.

3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)

Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.

Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.

Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.

4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo

L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata. 

Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.

Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.

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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

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È il SUV più grande, confortevole e tecnologico mai prodotto da Citroën. Il compagno di viaggio più comodo e versatile della sua classe, pensato per chi desidera vivere ogni viaggio all’insegna del benessere

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.

Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen

Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.

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Design più maturo e scolpito

Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.

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Un "tappeto volante"

Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.

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Come nel salotto di casa

Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva. 

Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.

A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.

Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.

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Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna. 

Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.

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Tutto a portata di mano

L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale. 

La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante. 

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Gamma completamente elettrificata

Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.

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