Camminare o correre: cos'è meglio per la salute?
Lo sappiamo che fare regolare attività fisica fa bene alla nostra salute psicofisica. Ma cosa ci aiuta a vivere più a lungo, camminare o correre?
Entrambe queste attività sono eccellenti forme di esercizio cardiovascolare, e - detto sinceramente - nessuna delle due è necessariamente migliore dell’altra.
Camminare è tra le forme di esercizio fisico più popolari al mondo. E per una buona ragione: è semplice, accessibile ed efficace. Fare passeggiate regolari riduce infatti il rischio di molti problemi di salute; in particolare ansia, depressione e diabete.
Ma una volta che il vostro corpo si è abituato a camminare, allora potreste voler provare ad aumentare il ritmo. Se riuscite a trasformare anche solo una parte della vostra camminata in corsa, allora otterrete praticamente gli stessi benefici fisici e mentali ma in molto meno tempo.
Ed è questo che fa la differenza.
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Camminare o correre: ecco tutti i benefici
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Perché camminare fa bene alla salute
Camminare è, in primo luogo, un modo tanto semplice quanto efficace per migliorare la salute cardiovascolare. L'aumento del flusso sanguigno durante una camminata contribuisce a migliorare la circolazione e a ridurre la pressione sanguigna, riducendo così il rischio di malattie cardiache.
Inoltre, camminare regolarmente può aiutare a mantenere il peso corporeo sotto controllo, e ha benefici significativi sul sistema muscoloscheletrico. Quest'attività contribuisce infatti a potenziare i muscoli delle gambe, migliorando la resistenza e la forza muscolare. Allo stesso tempo, essendo un'attività a basso impatto, ha un bassissimo rischio di lesioni articolari rispetto ad altre forme di esercizio più intensivo.
Dal punto di vista psicologico, camminare è un ottimo modo per ridurre lo stress e migliorare il benessere mentale.
L'esposizione alla luce naturale durante la camminata stimola la produzione di vitamina D, che è essenziale per la salute mentale. Inoltre, l'essere all'aperto offre l'opportunità di connettersi con la natura, ridurre l'affaticamento mentale e migliorare l'umore complessivo.
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Perché correre fa bene alla salute
Così come la camminata, anche la corsa è un modo efficace per migliorare la salute cardiovascolare. Correre, infatti, stimola il cuore, aumenta la circolazione sanguigna e migliora la capacità polmonare. Questo aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, regolando la pressione sanguigna e migliorando la funzione cardiaca complessiva.
Uno degli aspetti distintivi del running è la sua capacità di bruciare calorie in modo significativo, contribuendo così alla gestione del peso corporeo. Correre, inoltre, coinvolge una varietà di gruppi muscolari, contribuendo, in maniera maggiore rispetto alla camminata, a tonificare e rafforzare gli arti inferiori.
Dal punto di vista muscoloscheletrico, la corsa è un esercizio ad alto impatto che può contribuire a migliorare la densità ossea e la resistenza delle articolazioni.
Oltre agli evidenti benefici fisici, correre ha un impatto positivo anche sulla salute mentale. Questo esercizio fisico intenso rilascia endorfine (note anche come ormoni della felicità), che possono ridurre lo stress, migliorare l'umore e combattere la depressione.
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Camminare o correre: cos'è meglio per la salute?
Quindi quale vince, camminare o correre?
Secondo gli esperti, ad avere la meglio è la corsa.
Innanzitutto, quest'attività è più efficiente della camminata. E questo ha a che fare con l'aumento della velocità.
Invece di sollevare un piede alla volta, la corsa comporta una serie di salti. Ciò richiede più forza, energia e potenza che camminare. Tutti coloro che iniziano a correre per la prima volta, anche una corsetta lenta, fanno lavorare di più il cuore e i polmoni. Ciò di conseguenza fa aumentare il livello di sforzo a ciò che è noto come attività vigorosa - consigliata dalle linee guida internazionali per una vita più sana.
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Alcuni studi hanno inoltre scoperto che, quando si prende in esame la longevità, correre è meglio che camminare.
Una ricerca svolta in Taiwan ha scoperto che corse regolari di cinque minuti prolungavano la durata della vita dei soggetti tanto quanto passeggiate di 15 minuti. Nello specifico: una corsa regolare di 25 minuti e una camminata di 105 minuti comportavano ugualmente un rischio di morte inferiore di circa il 35% durante i successivi otto anni.
Uno studio americano ha invece scoperto che chi corre in modo regolare, anche ad una velocità lenta, è il 30% più in forma rispetto a chi cammina e a chi non svolge alcuna attività fisica. I runners avevano anche un rischio di morire nei successivi 15 anni inferiore del 30%.
Tenete però presente che la corsa è molto più traumatica della camminata su giunture e legamenti, e dunque nonostante gli innumerevoli benefici è maggiore il rischio di infortuni.
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