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Grazia

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Lifestyle

Vittoria Puccini: Rigore neo-sexy

Vittoria Puccini: Rigore neo-sexy

foto di Nicole Cavazzuti Nicole Cavazzuti — 3 Settembre 2011

Pelle nera, seta e pizzi trasparenti: l’attrice, madrina del Festival del Cinema, interpreta per "Grazia" una storia fashion ispirata al film cult "Il portiere di notte"

Vittoria Puccini

«Sto vivendo un sogno: adesso devo stare attenta a non farmi prendere dal panico. Essere sul palco per presentare la serata inaugurale e quella di gala finale è un onore, ma anche una grande sfida».

Vittoria Puccini, 30 anni il 18 novembre, lanciata dalla fiction Elisa di Rivombrosa e diventata uno dei volti più interessanti del cinema e della tv, è la madrina del 68° Festival del Cinema di Venezia, in programma nella città lagunare fino al 10 settembre.

Reduce dal successo del film La vita facile di Lucio Pellegrini, con Stefano Accorsi e Pierfrancesco Favino, commenta felice la sua presenza a questo festival, che si annuncia molto ricco e inconsueto.  

Sul set di «Grazia», Vittoria ha posato e recitato al tempo stesso, evocando immagini e atmosfere del film Il portiere di notte. «Mi sono divertita tantissimo», racconta. «Non solo perché il servizio è ispirato a una pellicola cult che ho visto per la prima volta con mio padre, ma anche perché, per realizzarlo, è stato necessario un lavoro di interpretazione».

In autunno la vedremo nei panni di Violetta nella miniserie di Raiuno La Traviata. Sarà quindi una sorta di escort dell’800? «Non proprio, anche perché nel film l’attenzione si concentra sulla storia d’amore e non sullo stile di vita di Violetta. Detto questo, è innegabile che sia una donna che... si fa mantenere».

Mai farsi mantenere da un uomo?
«No, la dipendenza è molto pericolosa: ti porta a essere legato a una persona non per scelta, ma per necessità».

Che cosa sogna per il suo futuro professionale?
«Negli ultimi tempi ho avuto la fortuna di confrontarmi con film e ruoli molto diversi tra loro: vorrei che continuasse sempre così. Intanto girerò un’altra miniserie sull’abolizione delle case chiuse in seguito alla legge Merlin».

C’è un ruolo o un genere di film che le piacerebbe interpretare in particolare?
«Vorrei girare un film tratto da un fumetto. Mi vedrei bene nei panni di Eva Kant, per esempio».

Quando non lavora che cosa le piace fare?
«Amo dedicare il mio tempo libero a mia figlia Elena (avuta da Alessandro Preziosi 5 anni fa, ndr), leggere e vedere film».

Quali valori cerca di trasmettere a Elena?
«L’importanza di rimanere fedele a se stessa, di volersi bene e di avere un rapporto sincero con la realtà».

Elena percepisce già di avere una mamma famosa?
«Sì e le dà fastidio. Quando qualcuno si avvicina per chiedere un autografo, o una foto, si ingelosisce. Ed è comprensibile, del resto. Per questo se sono con lei evito di intrattenermi con i fan».

E lei come vive il successo?
«Mi turba nel momento in cui non hai più il controllo di quello che viene scritto e raccontato. Ma cerco di non pensarci e di rimanere concentrata sulla mia vita reale».

Che cosa teme di più pensando al suo futuro?
«L’aggressività della società, che propone modelli in cui non credo».

Le piacerebbe avere un altro figlio?
«Sì, sicuramente. Ma non è un progetto concreto, oggi come oggi».

Qual è il suo stato d’animo attuale?
«Difficile descriverlo, sono irrequieta per natura».

È vero anche per lei che lo shopping aiuta a contrastare una giornata nera?
«Lo shopping è un antidoto contro tensione e stress. Mi diverte molto, anche perché mi piace la moda, ma cerco di controllarmi. Nelle occasioni mondane indosso con piacere abiti di alta moda, ma nella vita di tutti i giorni preferisco la semplicità».

Per che cosa spende di più?
«Per le scarpe!».

E che cosa invece non le vedremo mai addosso?
«La pelliccia. Non solo per amore degli animali, ma perché non mi piace proprio. E poi a Roma è ridicola».

La sua definizione di seduzione?
«Un mix di mistero e di capacità di sorprendere».

Quanto conta l’amore nella sua vita?
«Tantissimo. L’amore è il motore di tutto, ti cambia l’umore, ti rende più bella, ti apre al mondo».

È più difficile affrontare la vita da soli o adattarsi alla convivenza con un uomo?
«Dipende, se si è sulla stessa lunghezza d’onda è naturale e semplice convivere».

È vero che è fidanzata con Claudio Santamaria?
(Il press agent mi fulmina con lo sguardo).
«Niente domande sulla vita privata...».

© Riproduzione riservata

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