Fotogallery Sveva Alviti: «Cerco il lato oscuro»
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Nel film Cam Girl Sveva Alviti interpreta una ragazza che si prostituisce sul web. «È stata un’esperienza molto forte: toccare i punti neri dell’anima è sconvolgente»
«La vita non è scappare da un tornado. È danzare sotto la pioggia». C’è scritto così sul tatuaggio che Sveva Alviti , 29 anni, si è fatta, tre anni fa, sul braccio destro. All’epoca stava a New York, sfilava per i big della moda, aveva una vita intensa e incasinata e si tormentava per una storia d’amore finita male. Poi ha deciso di tornare in Italia e di fare l’attrice. Nel film Cam Girl, in uscita il 20 maggio, ha vissuto un’esperienza emotiva travolgente. Interpreta Gilda, una ragazza che per aiutare l’uomo a cui è legata, si prostituisce attraverso la webcam. Un’avventura cinematografica intensa da cui è uscita più forte.
Per amore ci si può fare del male?
«Più ti perdi più vai sino in fondo a trovare il peggio che c’è. Se io lo farei? Oggi dico no, tre anni fa avrei detto sì».
Dalle passerelle al porno soft. Come si è sentita quando le hanno proposto questo ruolo così forte?
«Non giudico i personaggi che vado a interpretare. E poi il dark side mi attrae. Anche nella vita. Toccare i punti oscuri dell’anima è affascinante. E nella recitazione se vivi il dolore attraverso un personaggio poi te ne liberi. A me è successo esattamente così».
Qual è stato il momento più difficile?
«La scena più forte è sicuramente quella dove lei perde se stessa… Ma non voglio dire di più».
Il set era affollato?
«No. La regista, Mirca Viola, ha avuto molta sensibilità. E nelle scene più forti c’eravamo solo io, lei e il cameraman».
Nel film la vedremo senza veli. Ci metta a nudo la sua anima…
«Sono un po’ esibizionista, certo, ma anche troppo sensibile. Ho un fuoco dentro. E ho bisogno di essere amata».
© Riproduzione riservata
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