Fotogallery La famiglia moderna
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«Modern family»: Jodie Foster ha definito così i nuclei con coppie e genitori omosessuali. Osteggiati in Francia, entrati nel dibattito politico italiano, nelle sentenze della cassazione e anche nella trama della più tradizionale delle soap opera. Ecco la nuova stabilità gay.
«Modern family»: Jodie Foster ha definito così i nuclei con coppie e genitori omosessuali. Osteggiati in Francia, entrati nel dibattito politico italiano, nelle sentenze della cassazione e anche nella trama della più tradizionale delle soap opera. Ecco la nuova stabilità gay.
Gennaio 2013: sarà ricordato come un mese arcobaleno. Merito (o, secondo alcuni, colpa) della “modern family” che l’attrice Jodie Foster ha citato nel suo discorso alla cerimonia dei Golden globes, quando ha parlato per la prima volta in pubblico della sua omosessualità con ironia e delicatezza, ringraziando l’ex compagna Cydney Bernard («La mia co-genitrice, la mia eroica sorella per sempre») e i due figli avuti con lei.
È proprio la famiglia del XXI secolo ad agitare gli animi in Europa.
Tutti gli occhi sono puntati sulla Francia, dove il 29 gennaio approda in Parlamento la legge che legalizza i matrimoni e le adozioni gay.
Il provvedimento, voluto dal governo Hollande, divide il Paese: la manifestazione del 13 gennaio scorso ha richiamato 340 mila persone - cattolici, simpatizzanti dei movimenti di estrema destra, comuni cittadini - che si oppongono alla norma, capeggiati da una donna di spettacolo, Frigide Barjot (nome d’arte della comica Virginie Tellenne).
Spettacolo, questa volta fuori programma, anche in piazza San Pietro, dove le attiviste del gruppo Femen hanno inscenato una protesta contro il Papa, irrompendo durante l’Angelus con la scritta “In gay we trust” (crediamo nei gay) dipinta sul seno nudo.
Il dibattito in Italia era già stato innescato dalla decisione della Cassazione secondo cui vivere in una famiglia omosessuale non è dannoso per i bambini («Una sentenza che crea sconcerto», ha commentato il quotidiano cattolico L’avvenire).
E la “modern family” potrebbe diventare protagonista anche delle prossime elezioni del 24 febbraio. Il leader di Sel Nichi Vendola vuole proporre una legge sui matrimoni gay, anche se «non è nel programma di governo» della sua coalizione.
Nicola Zingaretti, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, ha inserito nella sua lista civica Imma Battaglia, fondatrice di Di’ gay project. Mario Monti ha fatto sapere che «i diritti civili sono importanti, ma non la priorità», però presenta in lista Alessio De Giorgi, direttore di Gay.it.
Insomma, il tema sembra essere di estrema importanza per la politica, la società civile e pure per la tv, visto che anche una soap “tradizionale” come Beautiful avrà per la prima volta un personaggio omosessuale: lo interpreterà Joanna Johnson, lesbica dichiarata e madre, insieme con sua moglie, di due figlie.
© Riproduzione riservata
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