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Grazia

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Lifestyle

Gianluca Grignani: «Sono pronto per il bis»

Gianluca Grignani: «Sono pronto per il bis»

foto di Angelo Sica Angelo Sica — 4 Novembre 2011

Fotogallery Gianluca Grignani: «Sono pronto per il bis»

  • Gianluca Grignani Gianluca Grignani
  • Gianluca Grignani Gianluca Grignani Gianluca Grignani nasce a Milano il 7 aprile 1972.
  • Gianluca Grignani Gianluca Grignani Gianluca Grignani nasce a Milano il 7 aprile 1972.
  • Gianluca Grignani Gianluca Grignani Gianluca Grignani nasce a Milano il 7 aprile 1972.
  • Gianluca Grignani Gianluca Grignani Gianluca Grignani nasce a Milano il 7 aprile 1972.
  • Gianluca Grignani e Francesca Dall’Olio Gianluca Grignani e Francesca Dall’Olio Gianluca Grignani nasce a Milano il 7 aprile 1972.
  • Gianluca Grignani Gianluca Grignani Gianluca Grignani nasce a Milano il 7 aprile 1972.
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Star Academy è stato un flop? «Non ci hanno dato abbastanza tempo», dice Gianluca Grignani, tutor del talent show. E mentre esce il suo ultimo disco, lui si (ri)candida per un nuovo programma...

Star Academy è stato un flop? «Non ci hanno dato abbastanza tempo», dice Gianluca Grignani, tutor del talent show. E mentre esce il suo ultimo disco, lui si (ri)candida per un nuovo programma...

Star Academy ha chiuso: «Il lato positivo è che adesso ho più tempo per riposarmi».

Gianluca Grignani, uno dei tutor nel talent show musicale di RaiDue, la butta sullo scherzo. Ma non troppo: negli ultimi due mesi, tra gli impegni per il programma televisivo (durato tre puntate invece delle dodici previste) e la preparazione dell’ultimo disco Natura umana (Sony Music, uscito lo scorso 25 ottobre), il cantante 39enne ha lavorato a ritmi forsennati.

«Dormivo tre ore per notte», racconta. «Perché mi era stato chiesto di far uscire l’album prima di Natale e volevo rispettare questa scadenza. Inoltre, la produzione si è divisa tra Milano e New York: a volte rimanevo collegato su Skype con l’altra parte dell’Atlantico fino al mattino».

Un sonnellino e di corsa negli studi per le prove: «Era stancante, avevo le labbra piene di febbri, però mi sono divertito moltissimo. Anche quando i concorrenti che “allenavo” venivano criticati o finivano ultimi in classifica, non avrei mai smesso di difenderli. Ci ho messo il cuore».

AUDIO: intervista a Gianluca Grignani

Perché, secondo lei, il format non ha funzionato?
«Bisognava aspettare qualche altra puntata prima di prendere una decisione drastica come la chiusura. I tempi sono stati troppo veloci. Di sicuro, non mi sento sul banco degli imputati: credo di aver fatto del mio meglio. Mi dispiace per i ragazzi, che forse sono le vere vittime di quello che è successo e che si sono sentiti trattati come carne da macello “mediatico”».

Si dice che Francesco Facchinetti, vista la crisi di ascolti, avrebbe voluto dare forfait prima del previsto...
«Ero con Francesco, in radio, proprio il giorno precedente l’ultima puntata, quando è nata questa polemica. Siamo stati insieme per quasi tutto il pomeriggio e non mi è sembrato che lui non avesse voglia di condurre il talent show. Anzi, era pieno di energia come al solito. Credo che i giornali abbiano montato questa vicenda e se la siano presa con lui perché è l’obiettivo più facile a cui addossare tutte le responsabilità».

Tornerebbe in tv?
«È stata un’esperienza che mi ha dato stimoli e adrenalina. Ho persino proposto di presentare il mio nuovo album lì a Star Academy e mi dispiace che non sia successo. Se mi chiamassero per un altro programma direi di sì. Ma deve avere a che fare con la musica».

Magari la rivedremo sul piccolo schermo per Sanremo...
«Solo se mi chiamassero come ospite. Non in gara».

Nella copertina del nuovo cd, ci sono due immagini del suo volto: in versione “pettinata” e “selvaggia”. Perché?
«E si urlano l’uno contro l’altro. Mettere le mie due facce è un modo per rappresentare il nostro essere “binario”, fatto di forza e debolezza, di miseria e splendore, di finito e infinito. Dobbiamo imparare ad accettare ogni aspetto di noi stessi, anche la fragilità. È quello che racconto in alcune tracce: Miliardi di mani, Sguardi, con il coro di bambini alla fine, e Natura umana, che dà il titolo all’album».

Il singolo scelto per il lancio in radio, “Un ciao dentro un addio”, è, invece, il racconto di un amore che finisce.
«Quando una relazione s’interrompe c’è sempre chi nella coppia dice “addio” e chi vorrebbe dire solo “ciao”. E poi arrivano la sofferenza, le recriminazioni... Si hanno sempre momenti di difficoltà in coppia, io li ho avuti con mia moglie Francesca e forse questo testo nasce proprio da una sensazione di malessere che ho provato nel passato. Ma voglio precisare che si tratta di qualcosa che è stato ampiamente superato».

Quando vedremo il video del nuovo singolo?
«Prestissimo. Abbiamo fatto tutto così in fretta che nemmeno io ho ancora ricevuto il montaggio finale. È stato girato da una ragazza che gli ha dato un taglio molto cinematografico. C’è un mio playback al rallentatore calato in un’atmosfera “liquida”. E si alterna alla storia di due ragazzi, dove lei tende a schiacciare lui: lo lega, lo affoga... Ma la vera bellezza del videoclip sono le luci, il resto è tutto di contorno».

Lei ha tre figli, quanto è cambiata la sua vita dopo la paternità?
«Adoro i miei bambini. La famiglia è un punto fermo e ti aiuta moltissimo a creare un equilibrio. Ti dà delle priorità che altrimenti non avresti e ti regala una nuova visione del mondo. La mia primogenita Ginevra (6 anni, ndr) è una mia fan. Ho uno studio di registrazione adiacente a casa e lei ogni tanto viene a trovarmi mentre sto lavorando. Settimane fa la sentivo cantare dei pezzi che ancora dovevano uscire nel disco nuovo: mi sono emozionato. Anche perché lei non ha gusti commerciali: l’altro giorno ha messo nello stereo i Foo Fighters, un gruppo post-grunge fondato dall’ex batterista dei Nirvana Dave Grohl».

E se la famiglia dovesse allargarsi ancora?
«Non mi dispiacerebbe affatto. Non escludo che possa arrivare un’altra sorellina o fratellino».

E darebbe ancora un nome che inizia con la “g”?
«Diciamo che è una tradizione di famiglia. Mio papà si chiama Giampaolo Grignani, io Gianluca e di secondo nome Giuseppe, mia sorella Giada. Per la mia prima bimba ho riflettuto a lungo, ero indeciso. Un giorno un mio amico mi dice che avrebbe chiamato la figlia Ginevra, gli ho rubato l’idea. A dire la verità, lui me lo rinfaccia ancora... Poi, Giselle (tre anni) è ispirato al titolo di un balletto perché mia suocera aveva una passione per la danza. Mentre Giosuè Joshua è stata una folgorazione nata dal nulla, una sera al ristorante...».

Lei e Francesca siete sposati da otto anni, le dedica ancora canzoni?
«Ogni giorno scrivo dei testi per lei, ma non posso metterli tutti nei miei dischi! Nel mio decimo album Romantico Rock Show la hit Sei unica rappresenta il solo aggettivo con cui riesco a descriverla. In Natura umana, Io per te è un inno d’amore che la vede assolutamente protagonista».

© Riproduzione riservata

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