Lavora più di lui, sarebbe un ottimo politico u2028e gli sceglie pure le camicie. Amal Alamuddin è la moglie che ha cambiato la vita di George Clooney. E qui l’attore racconta a Grazia u2028il suo debole per le donne forti. Come quella che ha accanto nel suo ultimo film e quella Hillary che vorrebbe tanto alla Casa Bianca

Non riesco a immaginarmi la scena, ma George Clooney mi assicura che è proprio così. Che cosa fa un sex symbol come lui quando torna a casa alla sera e si siede a tavola con la moglie, l’avvocato libanese e ultrachic Amal Alamuddin? «Giochiamo a braccio di ferro. È l’unico caso in cui riesco a batterla, per il resto ogni sfida con lei è perdente», racconta l’attore. «Ma questo per me non è un problema. Anzi lo trovo estremamente sexy. Amal è una vera fuoriclasse nel suo lavoro, ma anche una donna divertente e con un grande senso dell’umorismo. Per esempio quando le ho chiesto di sposarmi ero molto intimidito. Non avevamo mai sfiorato l’argomento. E avevo paura che mi rispondesse con una delle facce con cui spesso gioca a mettermi in difficoltà, un’espressione tipo: “Ma sei pazzo?”. Ci casco quasi sempre». Incontro Clooney a Disneyland alla prima mondiale di Tomorrowland, che esce in questi giorni nelle sale italiane. L’attore già dal red carpet non ha fatto che ripetere a tutti: «Mai stato così bene in vita mia». Nessuno lo dubitava quando l’abbiamo visto arrivare mano nella mano con la moglie Amal e la nipotina 13enne Mia. Tomorrowland, diretto da Brad Bird, è il genere di film che il pubblico non associa a Clooney. Si tratta di un fantasy che mescola scienza e molti effetti speciali. Protagonisti un inventore fallito e senza prospettive, Clooney appunto, e una ragazza con la mania della matematica, interpretata dalla 25enne Britt Robertson. «Quando nella prima pagina del copione ho letto “Frank, il protagonista, è un 55enne dai capelli grigi”, mi sono detto: ma sono io l’uomo che cercano», ammette Clooney.
Lei ha compiuto 54 anni, il 6 maggio. E pare abbia ricevuto regali bellissimi.
«Lo sa che non li ho ancora aperti tutti? Devo farlo in fretta, anche perché mi piace ringraziare gli amici con un biglietto».
Ma che preciso. Davvero lo fa?
«Perché, lei no? Armando, non sia maleducato».
Com’è guidare la Porsche 911 Gt3 che ha ricevuto da sua moglie Amal?
«Questa è una delle divertenti frottole dei giornalisti. Un po’ come quando hanno scritto che ho sposato Amal Alamuddin perché nel suo nome ci sono quasi tutte le lettere che compongono la parola Allah. E che questo avrebbe potuto tornarmi utile in politica».
A proposito, quando scenderà in campo?
«Sono amico di molti politici, credo facciano un lavoro duro, che non invidio. Penso di poter raggiungere ugualmente numerosi traguardi importanti anche senza un incarico istituzionale. Chi è al potere ha spesso troppi bastoni tra le ruote. Prendiamo il presidente americano Barack Obama. Si può essere d’accordo lui o meno, ma non c’è dubbio che sia una persona valida e competente. Però, quando vogliono criticare le sue riforme
a favore di classi meno agiate, molti lo trattano come un estremista che vuole distruggere l’America. Si rende conto?».
Sua moglie Amal si è battuta alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo per
il riconoscimento del genocidio degli armeni avvenuto 100 anni fa. Pensa che politicamente possa essere più brava ed efficace di lei?
«Mia moglie fa un lavoro molto più delicato del mio. Si occupa di temi e cause che riguardano la vita reale delle persone e che possono avere conseguenze anche fatali per loro. È abituata a gestire forti pressioni».
Amal è anche sempre elegantissima. Chi l’aiuta a costruire il suo look?
«Fa tutto da sola. E non è vero che gli abiti glieli regalano. Succede, ma molto raramente».
Che cosa dice Amal del suo stile?
«Spesso mi guarda un po’ confusa. Odia le mie magliette e a volte mi rimprovera: “Mettiti una camicia prima di uscire”».
Dopo 25 anni da scapolo, quale compromesso le pesa di più della vita a due?
«Dover confrontare sempre la mia agenda con quella di Amal. Ma abbiamo fatto un patto: non staremo mai lontani l’uno dall’altra per più di una settimana. E abbiamo trovato molti modi curiosi per incontrarci a metà strada».
Avete comprato una villa nella campagna inglese. Lascerete la casa che avete su lago di Como?
«Assolutamente no, sebbene la storia delle multe a chi si avvicina troppo alla casa di Laglio ha creato un po’ di confusione che vorrei chiarire. L’ingresso è su una pericolosa curva. I curiosi che si fermano a osservare e fotografare intralciano il traffico e rischiano incidenti con le auto che arrivano. Il sindaco ha preso una decisione saggia».
Nel film Tomorrowland lei salva il mondo con l’aiuto di una ragazza geniale, ha sposato una donna intelligente e in carriera. Ha appena terminato Money Monster, diretto da Jodie Foster. Pensa che le donne siano più brave?
«Sì. E comunque, quando vedo che in un’azienda nei posti di potere ci sono solo uomini, penso che ci sia qualcosa di sbagliato».
Alle prossime elezioni voterà Hillary Clinton?
«Certo, Hillary mi piace molto e, senza togliere nulla a Obama, credo che sarebbe stata un buon presidente anche otto anni fa».
Ci pensa a diventare papà? Ovviamente speriamo che sia femmina.
«Io e Amal siamo ancora sposi novelli. Armando, per favore, non mi metta fretta».
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