Meghan Markle ha perso la prima battaglia legale contro i giornali inglesi
Meghan Markle ha perso la prima battaglia della sua causa legale contro un giornale britannico.
La Duchessa di Sussex, 39 anni, ha citato in giudizio il Mail on Sunday e il MailOnline in una causa sulla privacy.
L'accusa ai due tabloid è quella di aver pubblicato delle lettere private che Meghan aveva scritto a mano a suo padre, Thomas Markle, nell'agosto del 2018.
Proprio ieri, la High Court di Londra ha stabilito che il giornale querelato può modificare il proprio caso prima del processo (che si terrà all'inizio del prossimo anno) usando a suo favore il libro Finding Freedom.
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Che cos'è successo?
Meghan Markle aveva portato in tribunale il Mail on Sunday e il MailOnline dopo che questi avevano pubblicato, senza il suo permesso, una lettera privata e confidenziale che la duchessa aveva scritto al padre dopo il royal wedding.
Tale pubblicazione della lettera era stata considerata dai Sussex una violazione della privacy.
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La scorsa settimana, però, il tabloid inglese ha chiesto il permesso di modificare il caso, sostenendo che la coppia ha collaborato con la biografia, Finding Freedom, pubblicata ad agosto.
Secondo il MailOnline, questo dimostra che Meghan aveva intenzione di rendere pubblici alcuni dettagli privati, incluso il contenuto della lettera stessa.
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Cosa c'entra Finding Freedom?
In un'udienza preliminare la scorsa settimana, Associated Newspapers Ltd (editore del MailOnline) ha chiesto il permesso di modificare la sua difesa, sostenendo, come si legge nei documenti legali, che i Sussex «hanno collaborato» con gli autori di Finding Freedom.
L'editore ha infatti sostenuto che Meghan abbia fornito agli autori, Omid Scobie e Carolyn Durand, informazioni sulla lettera mandata a Thomas Markle «per esporre la propria versione dei fatti in un modo che le fosse favorevole».
Gli avvocati del giornale ora hanno il permesso, e a quanto pare hanno tutte le intenzioni, di usare Finding Freedom nella loro difesa come prova contro le affermazioni di Meghan.
La risposta di Meghan Markle
Gli avvocati di Meghan hanno risposto definendo questa mossa una «teoria del complotto».
I legali di Harry e Meghan hanno anche sostenuto che i riferimenti alla lettera nel libro erano semplicemente «estratti della lettera pubblicata in precedenza dall'imputato».
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Secondo i rumors, Meghan potrebbe apparire nell'aula di tribunale a Londra per testimoniare a un certo punto del processo.
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