Best of Paris Fashion Week: cosa ci è piaciuto di più delle sfilate Primavera-Estate 2024
Il mese dedicato alla moda della Primavera-Estate 2024 si è appena concluso con quella che è da sempre l'ultima tappa in calendario. L'appuntamento con Parigi segna il termine degli show, delle proposte dei più grandi brand sul mercato.
Com'è andata sulle rive della Senna? Ve lo raccontiamo in pochi semplici punti, elencandovi ciò che ci è piaciuto di più. Gli show sono stati tanti, ma a fare breccia nei nostri cuori (e speriamo nei nostri armadi) sono stati alcuni nomi che si sono saputi differenziare da quello che si è svelato il trend generale: quel puntare su una moda "rassicurante", su uno stile abbordabile e facile da immaginare nella quotidianità, penalizzando forse un po' l'estro in favore del business, un elemento fondamentale nei momenti in cui le performance non sono alle stesse, che toglie però un po' di poesia e stupore negli occhi di chi guarda.
Vedrete l'abito composto da unghie rosse, realizzato da Daniel Roseberry per Schiaparelli, le rose e gli altri simboli che hanno disegnato negli anni lo stile di Alexander McQueen, brand che saluta la direttrice creativa Sarah Burton dopo quasi 30 anni di carriera per dare il benvenuto all'irlandese Seán McGirr.
Ci sono i colori di Rick Owens, che abbandona un po' il suo mondo dark per tingerlo di polverose sfumature. C'è il focus sul corpo, celebrato da Pierpaolo Piccioli nella nuova collezione Valentino e con l'ausilio di una performer d'eccezione, che ha saputo portare in scena un momento magico, di contorno a uno show mozzafiato, fatto di denim, di pelle nuda, scarpe flat e nuovi accessori.
Concludono la nostra lista dei "best of" Balenciaga e Miu Miu, che tra nomi illustri in passerella e reinterpretazioni del guardroba, un po' come se l'avessero aperto e shakerato, meritano di essere raccontati più da vicino.
Cominciamo subito e dall'inizio: scoprite subito che cosa ci è piaciuto di più di questa Paris Fashion Week.
L'abito di Schiaparelli fatto di unghie rosse
Daniel Roseberry manda in passerella una nuova collezione fatta di elementi sorprendenti e surreali. Il pezzo che ha fatto parlare di più? L'abito indossato da Kendall Jenner, che può sembrare paillettato ma è stato in realtà realizzando unendo tante unghie finte rosse e laccate.
L'ultima sfilata di Sarah Burton da Alexander McQueen
La notizia è arrivata pochi giorni prima di quella che sarebbe stata l'ultima sfilata di Sarah Burton da Alexander McQueen, marchio in cui ha trascorso più di 20 anni, gli ultimi 13 nel ruolo di direttore creativo, raccogliendo l'eredità del fondatore Lee Alexander McQueen. Ed è a lui che è dedicato il suo ultimo lavoro: un tripudio di fiori, di pelle, di metalli brillanti e di poesia.
Credits: Press Office
Rick Owens e il potere dei colori
Ha dedicato questa sfilata al colore, in termini di abiti ma non solo. In un set up dai fumi polverosi e colorati, sfilano creature come sempre uniche nel loro genere, avvolte in costruzioni scultoree. Chi ha sempre amato definire Rick Owen il Re delle tenebre ha avuto un attimo di sbandamento: i colori, le note di Diana Ross che canta I still believe in love sembrano una rinascita, un ritorno da un mondo cupo e sofferente. Sarà così? Lo scopriremo nelle prossime stagione ma intanto, in questa, un piccolo passo verso il sereno lo abbiamo potuto ammirare.
Valentino mette al centro il corpo femminile
La collezione Spring-Summer 2024 di Valentino celebra il corpo femminile e la libertà di vestirlo, muoverlo e viverlo come si desidera, perchè l'importante è sentirsi a proprio agio nella propria pelle. Lo dimostrano i vestiti, in uno straordinario equilibrio tra lo scoprire e il vestire, e lo dimostra la performance che ha accompagnato lo show. Danza e musica a cura di FKA Twigs, come un rituale di ricongiungimento con la propria più intima sensualità.
E Demna fa sfilare la mamma (e non solo)
Gli alti e i bassi di Demna Gvasalia da Balenciaga sembrano un argomento ancora aperto, ma questa sfilata che in apparenza non colpisce per l'accuratezza dei capi, colpisce per il significato e per il modo in cui è stato scelto di raccontarlo. In passerella la madre del designer, Amanda Lepore e Cathy Horyn, a voler dimostrare che conta chi si è davvero, che non sarà mai una bella giacca di un brand di lusso a fare la persona. Ma il contrario, quello sì.
I colori e i layer di Givenchy
Una palette cromatica varia e sofisticata, tagli sartoriali e maxi blazer maschili che si mixano a tessuti impalpabili, trasparenze e stampe floreali. Ma la chicca sulla passerella di Givenchy, in questa collezione Primavera-Estate 2024 disegnata da Matthew M. Williams, sono i collant e i gambaletti, indossati sulle decolleté con il tacco.
Miu Miu: il caos che ci libera
Dagli schemi, dalle convenzioni, aprendo davanti a noi infinite possibilità di sperimentare. Miuccia Prada porta in passerella gli effetti di una tempesta: ribaltamenti, ricostruzioni, gesti spontanei e liberi passano attraverso nuove sovrapposizioni, colletti impigliati il collier gioiello, costumi che fanno capolino da longuette ricamate ed eleganti. Sandali in corda ed elementi del mondo nautico ci restituiscono un'idea di stile nuova e contemporanea. Semplicemente libera.
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