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Moda

Raf Simons è il nuovo Direttore Creativo di Calvin Klein

Raf Simons è il nuovo Direttore Creativo di Calvin Klein

foto di Gabriele Verratti Gabriele Verratti — 3 Agosto 2016
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Raf Simons è il nuovo designer di Calvin Klein. In attesa della prima collezione di febbraio 2017 vi rinfreschiamo la memoria su chi è e perché è così importante per la moda

Dopo mesi di gossip è arrivata la conferma ufficiale: Raf Simons è la nuova mente creativa di Calvin Klein, una figura unica che andrà a rimpiazzare Italo Zucchelli e Francisco Costa per le collezioni Uomo e Donna. Nominato Chief Creative Director, sarà affinancato nello sviluppo degli accessori dal suo braccio destro di sempre Pieter Mulier. Si conclude così l'ennesimo giro di poltrone eccellenti, che ha già portato Maria Grazia Chiuri a sostituire il designer belga da Dior.

L'incontro tra la mano spregiudicata di Raf Simons e l'immaginario sportivo di Calvin Klein non può che riservarci grandi sorprese. Occhi puntati dunque sulla prima passerella, prevista per febbraio 2017. Nell'attesa vi spieghiamo chi è Raf Simons, che cosa ha fatto per la moda e perché è tra i più influenti designer di sempre.

Tutto su Raf Simons

  • raf-simons-designer Gli inizi come industrial designer Raf Simons si laurea in disegno industriale nel 1991 e si fa le ossa allestendo vetrine e showroom con Walter van Beirendonck, uno dei sei stilisti del gruppo di Anversa.
    Credits: Kvadrat/Raf Simons
  • raf-simons-1 Nel 1995 la prima collezione maschile Raf Simons avrebbe voluto frequentare lezioni di moda all'Accademia di Anversa, ma la direttrice del corso Linda Loppa lo esorta a provare da autodidatta. Neanche a dirlo, la prima collezione è un successo: una sorta di stravolgimento feroce dell'uniforme borghese alla maniera di Angus Young. I modelli per la presentazioni sono reclutati dalla strada e intervistati dal designer perché possano esprimere negli abiti una visione di stile autentica e immediata.
    Credit: rafsimonsblog.tumblr.com
  • raf-simons-2 Potere alle sottoculture giovanili Raf Simons traduce nello stile il motto degli adolescenti di ogni generazione: gli adulti non capiscono niente! Nell'Autunno-Inverno 1997 l'uniforme studentesca è riletta sotto l'influsso della new wave e della musica punk.
    Credit: rafsimonsblog.tumblr.com
  • raf-simons-3 Omaggio ai Kraftwerk L'Autunno-Inverno 1998 trae ispirazione dall'album Machine del celebre gruppo di musica elettronica. La ripresa della cover è evidente nella lunga teoria di camicie rosse con cravatta nera.
    Credit: rafsimonsblog.tumblr.com
  • raf-simons-4 L'estetica gabber Teste rasate e capi sportivi di taglia oversize riattualizzano per la Primavera-Estate 2000 l'immaginario dei gabber, i giovani olandesi estimatori della musica techno più radicale. David Sims fisserà tutto negli scatti del volume Isolate Heroes, nato dalla collaborazione con Raf Simons.
    Credit: rafsimonsblog.tumblr.com
  • raf-simons-16 Riot, riot, riot Così s'intitola l'Autunno-Inverno 2001, che elegge a musa Richey Edwards e assicura alla storia della moda autentici pezzi da culto. Come il bomber camo indossato da Kanye West.
  • raf-simons-8 Mood militare Per la Primavera-Estate 2012 Raf Simons si produce nella collezione dal titolo più lungo di sempre: Woe Onto Those Who Spit On The Fear Generation...The Wind Will Blow It Back. Tra felpe dinoccolate e tanti cappucci per giovani insofferenti in tenuta da sommossa.
    Credit: rafsimonsblog.tumblr.com
  • raf-simons-22 Gli epigoni di Raf Tra gli affezionatissimi allo stile di Raf Simons, c'è sempre lui, Kanye West. Che sembra essersi ispirato proprio alla Primavera-Estate 2002 per la sua Yeezy Season 1 disegnata in collaborazione con Adidas più di 15 anni dopo.
    Credit: Getty Images
  • raf-simons-5 Virginia Creeper È l'Autunno-Inverno 2002. Emerge con potenza l'outerwear di Raf Simons per un guardaroba da liceali statunitensi smarriti nel bosco- come vogliono esprimere gli scatti della collezione. Giovani ribelli, con lo sguardo da killer.
    Credit: rafsimonsblog.tumblr.com
  • raf-simons-6 Parka da nababbi Fino a pochi mesi fa erano in vendita alcuni parka della collezione Autunno-Inverno 2003, quella realizzata in tanderm con Peter Saville. Il prezzo online era assolutamente da capogiro: 20.000 dollari!
    Credit: rafsimonsblog.tumblr.com
  • raf-simons-7 La silhouette si fa fluida Nell'Autunno-Inverno 2014 la collezione Wave armonizza la ferocia adolescenziale nella pura forma dei capi, con linee baggy e volumi amplificati.
    Credit: rafsimonsblog.tumblr.com
  • raf-simons-12 Joy Division mania Sempre nello stesso Autunno-Inverno 2014 Raf Simons è il primo a riutilizzare come motivo grafico la cover di Unknown Pleasures dei Joy Division sull'ormai celebre chiodo in pelle.
  • raf-simons-23 Un'idea vincente Almeno dieci anni dopo lo stesso motivo dei Joy Division viene rispolverato da New Balance e Supreme. Ma il merito di averci pensato per primo spetta sempre a Raf Simons.
    Credit: New Balance/Supreme
  • simons-15 Alle redini di Jil Sander È del 2005 la nomina a direttore creativo di Jil Sander, brand dalla vocazione minimalista che si avvarrà della mano chirurgica e sperimentale di Raf Simons con esiti insieme dolci e sperimentali. Memorabile la collezione Marble del 2008.
    Credit: rafsimonsblog.tumblr.com
  • raf-simons-13 Un tormentone Virgil Abloh, collezionista di Raf Simons, è stato immortalato con una camicia Marble insieme con tutta la cricca di Kanye West. La foto è stata poi ripresa nella parodia di South Park, che è diventata subito virale.
  • raf-simons-redux Un anniversario in grande stile Per festeggiare i dieci anni dal debutto della sua collezione Raf Simons ha raccolto il suo lavoro nel volume Raf Simons: Redux, pubblicato nel 2008. Uno dei più rari e costosi in assoluto, reperibile a non meno di 600 dollari sulle aste online.
  • raf-simons-21 La prima volta a Pitti Nel 2005 la manifestazione fiorentina gli dedica una retrospettiva e gli offre il set per la Primavera-Estate 2006. Una collezione che risente di quell'esercizio al minimalismo tipico di Jil Sander, pur bilanciandosi con il gusto per l'oversize proprio di Raf Simons.Credit: rafsimonsblog.tumblr.com
  • raf-simons-11 Con Fred Perry Nel 2008 inizia il sodalizio con il marchio britannico caro ai mod's e agli skinheads. Un'intesa feconda proprio perché in linea con la sensibilità di Raf Simons per tutto ciò che è sottocultura giovanile.
    Credit: Fred Perry
  • raf-simons-27 L'addio a Jil Sander Di quella sfilata d'addio nel settembre 2012 ricordiamo gli splendidi fiori e la commozione di Raf Simons. La passerella era un tributo alla collezione Trapèze di Yves Saint Laurent, disegnata per Dior nel 1958.
    Credit: Getty Images
  • raf-simons-30 La stagione di Dior È un nuovo modo di fare couture quello inaugurato da Raf Simons, erede di un Galliano liquidato senza troppe cortesie. Il tema floreale e la riedizione post-moderna del New Look sono forse l'unico inchino alla tradizione di maison. Tutto suona spietatamente innovativo, agile, spregiudicato.
    Credit: Getty Images
  • raf-simons-18 Sneaker d'alta moda È un'invenzione di Raf Simons, che manda in passerella sandali e décolleté che più ginniche e urban-chic non si può. Quando si dice stare al passo coi tempi!
  • raf-simons-10 Ai piedi di A$AP Rocky Nel 2013 il rapper sfoggia al David Letterman Show con un modello di sneaker mozzafiato, a metà tra i lego e l'arte di Mondrian. L'artefice è sempre lui, Raf Simons.
  • raf-simons-26 Con Adidas Sempre del 2013 la collaborazione con il marchio sportivo. Celebri le nuove versioni di Ozweego 2, Bounce, Response Trail Runner. Per l'icona Stan Smith l'intervento è semplice, ma geniale: solo una R traforata al posto delle tre bande.
  • raf-simons-19 La passione per l'arte contemporanea Sterling Ruby si è prestato più volte all'inventiva di Raf Simons. A lui si deve, per esempio, l'interior del primo negozio e di tutta una serie di temporary store sparsi per il mondo.
  • raf-simons-ruby-denim Indigo extralusso Nel 2010 Raf Simons realizza sempre con Ruby una capsule collection in denim, con pezzi ultrallimiitati. Sulla tela i giochi di vernice delle bombolette spray usate dall'artista.
  • raf-simons-2014 Arte da indossare Per l'Autunno-Invero 2014 Sterling Ruby ha creato a quattro mani con Raf Simons una delle collezioni più esclusive di sempre. Il prezzo di trench e cappotti dalle inconfondibili sgocciolature di vernice si aggira sui 30.000 dollari
  • raf-simons-20 Il lato umano del designer Nel documentario Dior and I lo spaccato di un Raf Simons insolito, geniale nelle intuizioni ma talvolta sopraffatto dalla pressione emotiva, a disagio nel sentirsi chiamare monsieur. È già un cult-movie per ogni fashionista che si rispetti.
  • raf-simons-25 Rihanna testimonial per Dior Un cortometraggio girato da Steve Klein e una campagna di scatti eleggono Rihanna, una donna di colore, come nuovo volto del brand. Proprio durante il periodo di Raf Simons si abbassano i pregiudizi e le abitudini stantie.
  • raf-simons-31 Fashion globetrotter Raf Simons ha cavalcato anche un altro trend: la decentralizzazione geografica delle sfilate. Memorabili quelle di Tokyo e Brooklin, ma la più suggestiva di tutte si è svolta nel Palazzo delle Bolle, residenza estiva di Pierre Cardin in Costa Azzurra.
    Credit: Getty Images
  • raf-simons-34 Ritorno alle origini L'epopea di Patty Smith e Robert Mapplethorpe rivive nella collezione Primavera-Estate 2017 presentata a Firenze, al Pitti dello scorso giugno. Visiere sadomaso, pelle nera e camicie in popeline come supporto fotografico per ritratti d'autore. E la stessa, irrinunciabile voglia di dare voce alla poesia e alla ribellione dei giovani di ogni età.
/ 30 Tutte le foto
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