Karl Lagerfeld: storia dell'icona della moda a cui è dedicato il Met Gala 2023
Stilista, fotografo, esteta, icona di stile: Karl Lagerfeld è stato uno dei grandi interpreti della moda degli ultimi anni. Il Met ne celebrerà la carriera con un mostra e il consueto Gala pieno di stelle... Ecco quello che dovete sapere sulla sua vita professionale e personale!
Definirlo semplicemente stilista sarebbe riduttivo. Karl Lagerfeld è stato uno dei più grandi interpreti della moda di questo secolo. A quattro anni dalla sua scomparsa, avvenuta a Parigi all’età di 85 anni nel febbraio 2019, il Metropolitan Museum ne celebra la vita e la carriera con una mostra al Costume Institute. Come di consueto a inaugurare l'esposizione ci sarà l'evento più atteso dell'anno dal fashion system, ovvero il MET GALA!
*** META GALA: regole e curiosità dell'evento più fashion dell'anno ***
Il Met Gala 2023, che si terrà nella notte tra il 1° e il 2 maggio (a partire da mezzanotte circa, ora italiana), sarà infatti dedicato al designer, con una mostra intitolata Karl Lagerfeld: A Line Of Beauty e il dress code del Gala in honor of Karl.
In attesa di scoprire i look "a tema" di questa edizione, ecco tutto quello che dovete sapere sulla carriera, vita privata di Karl Lagerfeld!
Courtesy Chanel
Karl Lagerfeld: gli esordi
Soprannominato “Kaiser (ovvero imperatore) della moda” per le sue origini tedesche, Karl Otto Lagerfeld lascia nel 1952 (anche se sulla data effettiva ci sono varie teorie) - appena quindicenne - la sua terra natale, Amburgo, per terminare gli studi a Parigi. L’innata passione per il disegno e la predisposizione per le arti lo portano a partecipare a uno dei primi concorsi di moda dell’epoca, istituito dal Segretariato Internazionale della Lana e poi ribattezzato Woolmark Prize. Si aggiudicherà il primo premio, ex aequo con Yves Saint Laurent.
Nella giuria c’è Pierre Balmain che lo assolda nel suo atelier. È qui che muove i suoi primi passi nel mondo della moda, per poi approdare nel 1959 alla Maison Patou, dove ricopre il ruolo di direttore creativo per cinque anni. Contemporaneamente intraprende una carriera da professionista indipendente, collaborando tra gli altri con Krizia, Mario Valentino, Ballantyne e Chloé.
Karl Lagerfeld: l'avventura con Fendi
Nel 1965 comincia il lungo sodalizio con Fendi. La linea di pellicceria è il territorio di sperimentazione iniziale dello stilista, mentre risale al 1977 la prima collezione di abbigliamento. Da allora il nome di Karl Lagerfeld è stato legato indissolubilmente a quello della maison romana, della quale è stato direttore creativo fino alla fine dei suoi giorni.
«Grazie alla sua ineguagliabile creatività, Fendi è oggi sinonimo di qualità senza tempo, forte tradizione e sperimentazione audace e implacabile. La sua morte segna una perdita inimmaginabile» si legge in una nota ufficiale della casa di moda.
Karl Lagerfeld: l'incontro con la maison Chanel
Risale al 1983 la nomina a direttore artistico di Chanel. Al geniale couturier si deve il merito di esser riuscito a innovare costantemente - eppure senza stravolgimenti - l'essenza originaria del marchio. Un intento mantenuto fino al suo ultimo show, che lo ha visto assente per la prima volta, destando preoccupazione tra i fan e gli addetti ai lavori. Il giardino mediterraneo allestito al Grand Palais per l'occasione è stato solo l’ultimo dei grandiosi set con i quali lo stilista era solito stupire il suo pubblico.
Per la maison francese, Karl Lagerfeld ha curato anche tutte le campagne pubblicitarie a partire dal 1987.
« Il mio lavoro non è rifare quello che Gabrielle Chanel ha fatto ma quello che avrebbe voluto fare. »
Karl Lagerfeld: la linea che porta il suo nome
Con la sua morte, Karl Lagerfeld lascia anche il suo marchio eponimo, lanciato per la prima volta nell’84 e congelato nel 1998 a causa dei troppi impegni lavorativi. Il brand - sul cui logo campeggia l'effigie stilizzata dello stilista con l'inconfondibile codino da dandy e gli occhiali da sole avvolgenti - è statato rilanciato nel 2011.
Karl Lagerfeld: le passioni oltre la moda (la fotografia e... il gatto Choupette)
«Amo essere sempre creativo. Se non lo fossi mi annoierei e la noia è un crimine» diceva di sé. Tra le sue grandi passioni, oltre all'adorata gattina Choupette - inseparabile compagna e musa, nonché erede formale di una parte del suo partimonio - quella per la fotografia: portano la sua firma molte delle campagne pubblicitarie di Chanel e Fendi. La sua produzione fotografica include anche diverse pubblicazioni (come quella del 2003, Waterdance/ Bodywave), servizi per le più importanti riviste di moda internazionali e Mythology, il calendario Pirelli 2011.
Karl Lagerfeld: frasi e citazioni famose
Eccentrico, ironico e, a volte, politicamente scorretto. Non si può parlare di Karl Lagerfeld senza menzionare il suo spiccato sense of humor. Molti dei suoi commenti e delle sue dichiarazioni sono diventati veri e propri aforismi - pardon, Karlismi - che hanno contribuito ad accrescerne il mito, tanto da essere raccolti nel volume "Il mondo secondo Karl" realizzato dai giornalisti francesi Jean-Christophe Napias e Sandrine Glbenkian. Eccone alcuni:
«Il vero lusso? L'intelligenza»
«Sono come una caricatura di me stesso, e mi piace. È come una maschera. Per me, il Carnevale di Venezia dura tutto l'anno»
«Disegno come respiro. Non chiedi di respirare, accade e basta. E se non riuscissi a respirare, sarei nei guai»
«I pantaloni della tuta sono un segno di sconfitta. Avete perso il controllo della vostra vita se uscite con la tuta»
«La moda non è né morale né immorale, però è fatta per tirare su il morale»
«Il mio più grande lusso è non dovermi giustificare con nessuno»
«La moda va consumata subito. Il meglio che possa accadere a un abito è di essere indossato. Non di essere esposto in un museo»
«Penso che i tatuaggi siano orribili: è come vivere tutto il tempo con addosso un abito di Pucci»
«Pensate rosa, ma non indossatelo»
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