Starbucks Reserve Roastery Milano: ecco com’è
Curiosi di vedere com’è davvero il primo Starbucks italiano? Ecco le immagini in anteprima
Ci siamo. Starbucks Reserve Roastery apre le sue porte alla città di Milano e all’Italia intera. Noi l’abbiamo visitato in anteprima ed ecco il racconto - per immagini e sensazioni - della nostra visita.
Se le aspettative, dopo mesi di attesa, erano decisamente alte, è bastato varcare la soglia dell’imponente portone in legno per realizzare che, sì, quello che il fondatore Howard Schultz e il suo team ci hanno preparato le superava largamente.
Starbucks Milano si sviluppa in un unico enorme ambiente dominato dagli imponenti macchinari della roastery: una macchina torrefatrice dal fascino decisamente vintage e un enorme cilindro in vetro e rame di bronzo che ne permette la stagionatura.
Lo sguardo del visitatore è attirato da questo nucleo dal sapore “industrial” verso il centro della sala e spinto verso l’alto dal’intricata e bellissima serie di tubi in rame che portano letteralmente i chicchi di caffè da una parte all’altra dell’ambiente. Non a caso lo stesso Schultz ha citato la famosa fabbrica di cioccolato di Willy Wonka nel suo discorso di presentazione.
E l’idea - a nostro parere riuscitissima - è proprio quella di essere in un ambiente ibrido, di vendita e consumo ma non solo. Una vera “fabbrica del caffè” in cui offrire ai clienti un'inedita visuale su tutte le fasi di lavorazione.
Tre i materiali predominanti: il legno di tavoli e sedute, un caldo rovere naturale, il marmo toscano utilizzato per rivestire tutti i banconi, novità assoluta per uno Starbucks, e l'onnipresente bronzo.
Usato per la gigantesca parete interattiva dell'ingresso, per rivestire la gigantesca botte di degassificazione di 6 metri e mezzo oltre che per i dettagli di serramenti e arredi, caratterizza fortemente lo spazio contribuendo a definirne in maniera netta lo stile industrial con un tocco di riuscito retrò.
Più netto - e in radicale contrasto con qualunque immagine ci eravamo mai fatti di Starbucks in passato - il main bar che guarda l'intera sala da un piano soppalcato, un luogo raccolto, ricercato, lussuoso, con molti richiami al design e al gusto decorativo art decò, dominato da un sontuoso bancone un marmo lavorato che è una vera opera d'arte da guardare.
La vera chicca per appassionati? I pavimenti palladiana cesellati a mano secondo l'antica tecnica di posa tipica del nord Italia in cui ogni pietra utilizza una combinazione di marmo unica.
E se cercate in giro una sirena non la troverete nel logo - una minimale R di "roastery" oro su sfondo nero - ma in due statue a grandezza naturale. Una, in marmo, accoglie i clienti nel portico, l'altra, in bronzo, campeggia all'interno.
Siamo pur sempre da Starbucks, no?
Starbucks Reserve Roastery Milano: ecco com’è
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Gallery Photo Credits: Instagram / @ragoutfood
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