Maskne, brufoletti e imperfezioni da mascherina. Ecco come curarli
Ormai è la nostra compagna inseparabile nelle uscite con le amiche, negli incontri di lavoro (per chi non è full time in smart working) o anche nelle passeggiate. Parliamo della mascherina, un oggetto con cui siamo chiamati a fare i conti quotidianamente. Ci ha aiutate a proteggerci in questi mesi. Abbiamo modificato la nostra make-up routine in base a questo nuovo “accessorio”. Ci siamo anche divertite a indossarla abbinandola al resto dell'outfit. Fino a quando, alcune tra noi, hanno visto comparire alcuni piccoli problemi sulla pelle, definiti maskne.
Maskne: le basi scientifiche
Insomma, la mascherina è qualcosa che il nostro viso conosce benissimo. Con tutte le conseguenze che questa “distanza ravvicinata” comporta. Più di qualcuna avrà notato la comparsa di piccoli foruncoli sul viso. Oppure una pelle più secca e qualche volta in sofferenza. Sono talvolta conseguenze dell'essere costretti a indossare la mascherina per più ore durante la giornata. «C'è una base scientifica per questo fenomeno – racconta Fabio Rinaldi, specialista dermatologo e direttore scientifico del progetto di ricerca HMAP specializzato nello studo del microbioma della pelle e del cuoio capelluto – legato a uno eccessivo di questi dispositivi. Le foto dei dottori con dei segni profondi ai lati del viso hanno fatto il giro del mondo ma ci sono molte variabili che vanno considerate».
Maskne: acne o no?
Maskne è la crasi tra mascherina e acne «anche se non si tratta di vera e propria acne», precisa Rinaldi. «Come dimostrato anche da un primo studio cinese, iniziato proprio con lo scoppiare dell'epidemia da Covid-19, una mascherina indossata perfettamente non lascia traspirare bene la pelle. Notiamo, infatti, che la pelle comincia a sudare attivando un processo che causa l'infiammazione del follicolo pilifero con una irritazione che può diventare più profonda».
Il ruolo del microbiota
Ciò è dovuto a un cambiamento del microbiota della pelle, composto da tanti batteri buoni il cui equilibrio determina la salute della pelle. Una proliferazione di batteri e quindi una modifica nel microbiota causa imperfezioni e infiammazioni. La conseguenza è la disbiosi e la comparsa della follicolite. «La proliferazione batterica, insieme allo sfregamento della mascherina – chiosa Carlotta Del Canale, Technical Marketing Manager Comfort Zone – può determinare arrossamento e formazione di punti neri e foruncoli».
Maskne: come risolvere i problemi della pelle
Molteplici sono le soluzioni per ovviare al problema del “maskne”. Un uso corretto della mascherina può aiutare. Evitando quella che è pratica piuttosto diffusa, ovvero disinfettare la parte esterna. «Questo potrebbe peggiorare la situazione di infiammazione con la traspirazione - precisa Rinaldi -. Tanto vale far prendere aria al tessuto per qualche ora. Il tempo di rendere 'inattivo' il virus, anche se non ci sono delle prove a livello biologico che danno questa certezza».
La regola del buon senso
«Bisogna usare il buon senso - continua Rinaldi.- Difficilmente dopo qualche ora di esposizione ai raggi UVA e UVB possiamo trovare ancora traccia del virus sulla mascherina. Altra buona pratica è prendersi cura della pelle come merita durante tutto il periodo in cui si è obbligati a indossare una mascherina. «Meglio utilizzare creme che riproducano il film idrolipidico e che possano ristabilire l'equilibrio del pH dando alla pelle la possibilità di proteggersi bene. Ovviamente, non bisognerà fare uso di antibiotici, proprio perché non si tratta di una vera e propria acne».
La routine skincare consigliata
Una buona routine skincare parte, come sempre, dalla detersione che «deve essere delicata sulla pelle e avvenire due volte al giorno, prima della mascherina e dopo, per rimuovere le impurità e i batteri che si formano durante la giornata – consiglia Del Canale-. Privilegiate le acque micellari con emollienti restituivi. Nelle acque micellari, infatti, i tensioattivi delicati nella soluzione acquosa creano delle micro-micelle, intrappolando le impurità che vengono rimosse dal dischetto di cotone. Applicate, poi, un tonico senza alcool per lenire la pelle arrossata e, nelle zone più colpite dalle imperfezioni, un prodotto dall'azione purificante e antisettica».
«Per finire, non rinunciate mai all'idratazione, scegliendo per la zona interessata dal maskne un prodotto dalla texture meno ricca rispetto a quella che si applica sul resto del viso. Le texture in gel sono perfette perché permettono di idratare senza ungere. Nei momenti in cui sentite più fastidio, poi, applicate un tonico lenitivo spray, da vaporizzare sul viso 1 o 2 volte. Aiuta la pelle a sfiammarsi, soprattutto dove è arrossata. Ottime sono le formulazioni prive di alcool e fragranze, poiché rinfrescano la pelle del viso e allo stesso tempo leniscono la cute arrossata».
I beauty tips degli esperti
Ecco, infine, qualche altro consiglio degli esperti per completare la routine di bellezza di questo periodo. «Meglio ridurre i trattamenti esfolianti a una volta alla settimana al massimo - dice Del Canale-. Passate, poi, una o due volte sulla zona più colpita, un tonico senza alcool ma dalla delicata azione esfoliante. La sera, prima di addormentarvi, applicare nelle zone arrossate una o due gocce di un prodotto lenitivo per arrossamenti, magari concedendovi un massaggio con Guasha-Sha di quarzo rosa, tenuto precedentemente in frigo per decongestionare la zona. Last but not the least: non stressate una pelle già di suo infiammata. Non usate prodotti purificanti troppo aggressivi, perché la seccherebbero ulteriormente. Meglio evitare peeling con acidi troppo aggressivi e maschere viso troppo astringenti».
Ecco alcuni prodotti che possono fare al caso vostro.
Maskne: i prodotti per la cura della pelle
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