La Maison Hermès apre per la prima volta le porte del suo headquarter per raccontarci una nuova storia olfattiva e regalarci una magnifica vista sulla città delle luci
Parigi a luglio è calda e fresca allo stesso tempo: la luce del nord colora il cielo di un azzurro fortissimo e intenso mentre il sole mette in risalto ogni angolo inesplorato.
Così la nuova versione di Twilly D'Hermès Eau Poivrée (disponibile da settembre) ci prende per mano per condurci in un luogo che fino a oggi è stato appannaggio solo degli addetti ai lavori.
A qualche passo dalla boutique Rue du Faubourg-Saint-Honoré un piccolo grande giardino segreto racchiude il luogo dove ogni giorno il flusso creativo di chi lavora nella Maison assolve al suo compito senza il clamore del palcoscenico.
Per celebrare la nota piccante che contraddistingue il nuovo jus, il pepe rosa, ci sono state aperte le porte dell'headquarter. Una teoria di terrazze a cielo aperto, scale e saliscendi che ci hanno condotto alla scoperta della fragranza nel suo cuore più reale e pulsante.
Un pizzico di pepe in ogni esperienza che abbiamo vissuto: dal cibo ai cocktail, agli ospiti, alla musica tutto è stato avvolto e caratterizzato dalle note frizzanti della nuova sorella irriverente di Twilly d'Hermès, come è stata definita dalla sua stessa creatrice, Christine Nagel. Una fragranza dispettosa, colorata e piena di vita.
Parigi: il party di lancio di Twilly d’Hermès Eau Poivrée
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Collage Simona Rottondi
Ph. Courtesy Hermès Press Office / Daniela Losini
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