A Fuerteventura con Natalia: cosa fare, vedere, assaggiare e mettere in valigia
Natalia Bonifacci
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In viaggio a Fuerteventura con Natalia Bonifacci: vi raccontiamo cosa vedere, dove andare, cosa assaggiare e anche cosa mettere in valigia
Qualche giorno prima di Pasqua si decide di andare a Fuerteventura, nelle Canarie.
Io, che ho un fidanzato iperattivo, m'immaginavo già di dovergli stare dietro tra un'attività e l'altra cercando di sopravvivere e finire il viaggio non vedendo l'ora di ripartire.
Mi sbagliavo.
È un'isola, immensa, che vorrei scoprire ulteriormente un giorno in un periodo dell'anno più caldo guidando per le vie sterrate. Ho amato avventurarmi lontano dalle strade principali, dimenticarmi del wi-fi, cosa non semplice oggigiorno, e passare i dopocena su una terrazza a parlare illuminati dalle stelle.
A me è piaciuta tanto soprattutto perché mi ha fatto un regalo: Fuerte mi ha staccato la spina.
Questi sono i miei consigli per ristoranti, negozi, bar, locali, ma la vera protagonista, quella che vi toglierà il fiato, è la natura.
E se ci andate, spero sia magica anche per voi.
A Fuerteventura con Natalia
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Perché andare Fuerteventura è una delle Isole Canarie appartenenti alla Spagna che si affacciano sul Marocco. Dopo Tenerife è l'isola più grande, ancora parzialmente selvaggia, dove la vera protagonista è la natura: il mare, il vento, il cielo, il verde, il bianco, il blu, un tramonto speciale, certi scorci di terra in cui credi di essere sulla luna o tra le dune del deserto, il mare quando esplode di violenza contro gli scogli. Non a caso nel 2009 l'Unesco ha dichiarato l'isola ed il suo habitat marino Riserva della Biosfera.
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Come e quando andare Dall'Italia ci sono voli ogni settimana. Noi siamo arrivati a fine marzo quando ogni tanto faceva ancora un po' freddo e il mare non si era ancora riscaldato. Se ci tornassi, ci andrei d'estate o in autunno. Essendo un'isola sull'Atlantico è molto ventosa. Dicono che in estate quel vento sia meravigliosamente rinfrescante e che la temperatura dell'acqua rimanga calda a lungo dopo i mesi estivi. Vi consiglio di nolleggiare da subito una macchina come abbiamo fatto noi e di preparare una bella playlist per i road-trip alla scoperta dell'isola. Ho bellissimi ricordi dei paesaggi che abbiamo attraversato in lungo e in largo.
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Dove dormire Ci sono diversi alberghi, villaggi turistici e hotel per famiglie. Noi, fortunatissimi, eravamo ospiti a casa di amici nel piccolo villaggio di Lajares. E per chi invece non fosse turista da villaggio vacanze o volesse semplicemente un'esperienza alternativa? Proprio a Lajares c'e' una guest-house speciale, dove soggiornano spesso i nostri amici, che vogliono invece vivere a pieno la comunità surf. Ci tornano sempre: Casa Maccaroni. La colazione in paese? Da Mazzo è tutto buonissimo. Io sono impazzita particolarmente per le tostadas con tomate mattutine accompagnate da zumos naturales (e ogni tanto ho peccato anche con qualche dolce!).
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Cosa mangiare in zona Tra un villaggio e l'altro ci si muove facilmente in macchina. Consigli sui ristoranti? A Lajares da Rojo Tomate hanno la specialità di pasta fresca fatta a mano. Secondo i miei amici il migliore hamburger si trova da El Arco. A El Cotillo, invece, La Vaca Azul ha il pesce più fresco (suggerisco prenotare un tavolo in terrazza sul mare all'ora del tramonto). Per le tapas tipiche e piatti canari rivisitati bisogna andare a cena da Casa Marcos, mentre la carne alla griglia più buona si trova all'hotel rurale e ristorante Casa Mahoh, entrambi al La Oliva. Se vi manca il sapore di casa a Corralejo al Tantaluna la cucina italiana è di buonissima qualità, mentre se avete esigenze speciali passate da Sanus (ideale per vegani, vegetariani, diabetici, celiaci) o da Baobab (vegano). Per le tapas spagnole e canarie andate da Tapas Oscar. Sempre a Corralejo sono tornata ogni tanto anche solo per stare al sole in piazza su la Calle de la Milagrosa da Casa Domingo, perché mi piaceva l'ambiente, il carisma del proprietario e semplicemente guardare la gente del posto, mentre per un piatto più leggero al sole (con wi-fi) o per prendere dei panini da portare poi in spiaggia, andavo al locale accanto, da H2O.
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Dove bere in zona Al Canela a Lajares c'è la jam session il mercoledì sera e il Return offre musica live il sabato sera. A Corralejo il Buena Onda è ideale per un aperitivo o un dopocena, mentre il Tequila ha spesso musica live da accompagnare al vostro drink. Noi siamo tornati frequentemente all'ora del tramonto da Sottovento dove fanno un margarita gigante e da Azzurro dove ci piaceva accompagnare al nostro bicchiere di vino la pizarra de mar e una porzione di papas arrugadas, entrambi a El Cotillo.
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Shopping Lajares offre alcuni negozi di prodotti fatti a mano, come Bere Handmade per le borse e i bijoux o La Vaca Loca per i maglioni. Il sabato mattina fino alle 14.00 c'è il mercatino hippie in piazza. A Corralejo si trova un centro commerciale, mentre per i negozi da surfisti consiglio Pulami e Vision. Il mio negozio preferito però l'ho trovato nell'entroterra dell'isola, a Betancuria. Per custom surf boards andate da Joyas Surf.
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Surf I nostri amici della Floater Productions, un'agenzia di produzione con base a Fuerteventura, ci hanno consigliato le scuole più valide: Orange Surf School evidenziando Paolo Stragliotto, che dicono sia uno degli insegnanti più bravi dell'isola, e Surf In Trip). Per kite e windsurf chiedete alle scuole di surf vi sapranno senz'altro indirizzare!
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Cosa mettere in valigia Io come al solito, pur avendo una valigia piccolissima, ho portato troppo! Per quando tornerò so già che oltre i costumi bastano un paio di magliette, un paio di shorts, magari un vestito, ma anche almeno un pantalone lungo e un maglione: ci sono spesso sbalzi di temperatura. Se provate il surf servono anche cose comode che vi riscaldino dopo i lunghi periodi passati nell'acqua del Oceano cercando di cavalcare l'onda, che lasciano il freddo nelle ossa. Il clima è arido, con zone appartenenti al clima desertico e altre al clima subtropicale/arido. C'è spesso vento, che vi farà dimenticare quanto il sole sia in realtà forte. Io mi sono protetta con i solari di Lancôme a protezione alta (e comunque mi sono abbronzata a marzo) e un un panama a tesa larga. Sulla strada principale vicino a Lajares si trova un negozio di creme naturali all'Aloe Vera davvero ottime, che comunque troverete su tutta l'isola: Fuerteventura è grande produttrice di questi prodotti. Io adoro usarla come doposole. Importante: oltre ai sandali sono da portare anche delle sneakers o delle Timberland, che ho trovato comode quando per arrivare ad alcune spiagge bisogna fare dei percorsi più ripidi.
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Mare, tramonti, albe e day-trips Consiglio un viaggio in giornata all'isola Lobos, ha un mare bellissimo. Invece a Corallejos Las Reservas de los Olandeses al tramonto o all'alba hanno una luce strepitosa. Da visitare a Cofete è la vecchia villa di un gerarca nazista, un po' inquietante, ma merita vederla. Ad ogni modo bisogna andare fino a Cofete anche solo per una giornata in spiaggia o gustarsi la vista dall'alto, il panorama è incredibile. Scendendo a Sud si può fare tappa a Pajara da Casa Isaitas. Spiagge? Esquinzo offre un tramonto meraviglioso, non è proprio vicina, ma è stupenda. Invece a El Burro l'alba è un sogno. A Tindaya si trova la Playa de las Mujeres, non vicinissima, ma merita sia per la sua bellezza che per il tramonto. Monte Esmeralda è da fare a piedi fino alla cima: è la montagna sacra della popolazione autoctona dell'isola. Al Nord, c'è una strada sterrata molto suggestiva lungo la costa, che parte da Corralejo e continua fino a Majanicho, con diversi surfing spots lungo il tragitto. Proseguendo dopo l'ultimo si trovano delle pozze d'acqua con la spiaggia bianca che sono un sogno. Se cercate acqua calma la si trova a Los Lagos, le spiagge di Cotillo, ma solamente durante la bassa marea. Spesso le spiagge più lontane non sono servite da ristoranti o bar direttamente sul posto. Sapendolo conviene attrezzarsi in anticipo con bottiglie d'acqua e qualche snack per potersi godere la giornata appieno.
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Una giornata speciale Una domenica siamo partiti con destinazione Betancuria, l'antica capitale dell'isola, che risale al 1405. Lungo il tragitto siamo passati per Antigua dove ci siamo imbattuti in una festa popolare e abbiamo assaggiato i dolci locali. Betacuria mi ha rubato il cuore: è uno stupendo borgo nell' entroterra dell'isola, caratteristico e molto curato, dove si può visitare il Museo Archeologico ed il Museo di Arte Sacra, la Chiesa di Santa Maria, le suggestive rovine del Convento Francescano di San Buenaventura. Oppure semplicemente perdersi tra le piccole vie del paese ricoperte di fiore e bougainvillea. In paese ho trovato il mio negozietto preferito, pieno di ceramiche, cesti, prodotti locali, lampade e oggetti per la casa. La maggior parte dei ristoranti in paese sono incantevoli. A Casa Santa Maria fai un tuffo nel passato majorero (chiuso la domenica, ci sono dovuta tornare), ma ho anche molto amato il Bodegon Don Carmelo e il Restaurante Don Antonio.
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La mia scoperta preferita Un ristorante nascosto, Las Bohemias Del Amor, sul porto di Los Molinos. Ci siamo arrivati per caso uscendo dall'autostrada principale e seguendo la strada sterrata fino al mare, imbattendoci in questo piccolo gioiello in mezzo al niente. Le case bianche del piccolo porto sembravano abbandonate. Noi eravamo da soli. Dopo aver oltrepassato un primo ristorante, accompagnati dal rumore delle onde, ci siamo avventurati fino alla terrazza dell'ultima casa dove sotto un tetto di amache logorate appese al soffitto si trovano un paio di tavoli e sedie in plastica con la vista sul mare. Juan, un vecchio signore nato e cresciuto sull'isola, che ama pescare e surfare, offre fino all'ora del tramonto, con un po' di vino bianco, un piatto del giorno, di solito del pesce, patate, un'insalata di pomodori, cucinati e serviti da lui stesso, a poco prezzo, ai quali accompagna la sua filosofia. Inizialmente sulle sue, se l'energia combacia e parli la lingua, puoi finire con il chiacchierarci a lungo. Alla domanda nostra domanda «Que hay de comer? (Cosa c'e' da mangiare?)» risponde «Lo que hay hoy. Hay que comer como pobre y vivir como rico, gustando de la vida. (Quello che c'è oggi. Bisogna mangiare da povero e vivere come un ricco, gustandosi la vita)».
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