Nel 2011 era tra le “IT Girls” di Grazia.it, un team di ragazze selezionato da Tamu McPherson (allora editor-in-chief ) che sui Social raccontava, ognuna con il suo stile peculiare, la vita, tra moda, foto e quotidianità. Un passo avanti nelle tendenze - viste attraverso una lente sempre originale - Natalia Bonifacci è subito finita sotto i riflettori (e qui vi spieghiamo perché).
Natalia Bonifacci da Missoni
Innanzitutto la notizia: se avete seguito la nostra Gazette, non avrete potuto fare a meno di notare il suo volto tra quello delle modelle di Missoni. In jeans e lunghissimo cardigan con i motivi classici della Maison, e un beauty look caratterizzato da un make-up nude e capelli sciolti con riga in mezzo (il suo signature hair look), Natalia ha sfilato alla Milano Fashion Week. Un evento “special” come lo definisce dal suo profilo su Instagram. Chi la conosce sa che si è emozionata tantissimo. D'altra parte la moda è la sua casa, il suo lavoro, la sua passione. Nel suo lungo curriculum troviamo campagne pubblicitarie come quella di Uniqlo, 7 for All Mankind, Citizens of Humanity, FWRD by Elyse Walker e Desigual, oltre a numerosi editoriali di moda e uno spot di Gucci girato nel 2014 accanto a James Franco. Insieme all'attore e regista ha anche partecipato al cortometraggio Joan of Arc.
Natalia Bonifacci e la vita a LA
Non solo moda, però. L'altra grande passione di Natalia sono i viaggi. Dopo aver trascorso l'infanzia tra Bolzano e la Costa Rica (paese della madre) ed aver girato il mondo, oggi vive a Los Angeles con suo figlio Leo (qui il servizio moda ambientato nella sua città adottiva), una metropoli sulla quale ha scommesso tutto – quasi un azzardo – e ha fatto bene. Vivere tra gli States e l'Italia le permette di avere sempre uno sguardo aperto sul mondo, di saper anticipare e raccontare al meglio i cambiamenti.
«Seguendo il mio istinto – ha dichiarato a Grazia.it qualche hanno fa - ho scelto di lasciare il mio paese, la mia famiglia e i miei amici per andare a vivere negli Stati Uniti giovanissima: è stata la cosa migliore che potessi fare. La lezione più bella che ho imparato in questi anni? Cercare di vivere molto in contatto con un sesto senso personale, l'unico modo per essere veramente dove devi trovarti, e cercare di vincere quella sensazione di paura che si può avere ogni tanto verso esperienze o percorsi nuovi».
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