Oltre la boccetta: 5 cose che (probabilmente) non sapete sugli ingredienti utilizzati nei profumi

Dietro ogni fragranza che amiamo (e che ci spruzziamo addosso ogni mattina prima di uscire di casa) si nasconde un mondo fatto di arte, storia e intuizioni geniali. I profumi non sono infatti solo combinazioni di note olfattive: sono racconti liquidi che nascono da materie prime antiche e da gesti quasi rituali.
Dalle resine usate nei templi orientali alle spezie delle rotte commerciali, ogni essenza racchiude un viaggio sensoriale che parla di luoghi, culture e persone.
E se alcuni ingredienti ci sono familiari, altri ci sorprendono per la loro origine o per le tecniche con cui vengono lavorati.
A guidarci in questo viaggio olfattivo è Stéphane Humbert Lucas, fondatore dell’omonima maison di profumeria artistica, che ci svela cinque curiosità sulle materie prime più affascinanti; da quelle più nobili a quelle apparentemente insolite.
Cinque ingredienti, cinque storie. Perché dietro ogni profumo non c’è solo una boccetta, ma un intero universo da scoprire.
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Inchiostro
Nella tradizione cinese e giapponese l'inchiostro non è un semplice liquido, ma un elemento rituale. Si presenta in bastoncini solidi che prendono vita solo quando vengono strofinati lentamente con acqua su un'apposita pietra.
In particolare, l'inchiostro nero, più intenso e pregiato, nasce dalla combustione di radici di pino, mentre altri da oli pregiati. Questa polvere scura viene poi impastata con un legante e arricchita da pigmenti come il seppia o l'indaco, che non solo donano sfumature di nero delicate, ma gli conferiscono quel profumo caratteristico e inconfondibile.
In profumeria, questa nota è inafferrabile e intellettuale. L'accordo "inchiostro" aggiunge un fascino seducente che ricorda la canfora e la fuliggine, portando con sé una profondità terrosa e ricca, simile al patchouli. È un profumo che evoca immagini potenti: l'atto della calligrafia, una lettera d'amore scritta a mano con piuma e calamaio.
Le materie prime più utilizzate per ricreare la nota inchiostro sono: cuoio, incenso, legno di cedro, vaniglia, patchouli, muschio, bergamotto.
Muschio bianco
Un tempo era una nota animale: una secrezione prodotta dal cervo muschiato, un piccolo mammifero che vive nelle regioni montuose dell'Asia; l'estrazione del muschio era un’attività invasiva e spesso fatale per l'animale.
Oggi, per motivi etici, il muschio naturale è stato sostituito dai muschi sintetici, i cosiddetti "muschi bianchi", che insieme ad alternative vegetali come i semi di ambretta hanno ridefinito il concetto di sensualità.
L'odore si è trasformato: da animale e prepotente, oggi è diventato pulito, dolce e talcato, quasi lattiginoso.
È il profumo della pelle pulita, di una camicia fresca, della dolcezza di un abbraccio. Usato come nota di fondo, dona calore, rotondità e una durata incredibile alla fragranza, ancorando le note più volatili e rendendola indimenticabile.
Cuoio
A differenza di un fiore o di un legno, la nota cuoio non è una singola materia prima, ma un “accordo”, ovvero una combinazione di più elementi.
Viene ricreata mescolando note fumose e animaliche - come il catrame di betulla e l’essenza di ginepro rosso - insieme al castoreo e a innovativi componenti di sintesi.
È una nota iconica che evoca lusso, forza e raffinatezza, capace di declinarsi in mille sfumature: dalla pelle scamosciata alla versione più grezza e fumosa, fino a quella morbida e vellutata delle creazioni contemporanee.
Oud
L’oud è molto più di una semplice nota legnosa: è una materia viva e misteriosa, definita da un intreccio di sfumature fumose, balsamiche e animali.
Nelle creazioni di Stéphane Humbert Lucas viene scelto per la sua persistenza eccezionale e per la capacità di conferire alle fragranze un calore sensuale e avvolgente, che evolve sulla pelle ora con eleganza, ora con potenza.
Vaniglia del Madagascar
La vaniglia del Madagascar è l’emblema della dolcezza, ma la sua ricchezza aromatica va ben oltre. Le sue note sono gourmand, legnose e talvolta speziate o persino animali.
Il suo profumo potente e complesso nasce da un processo di lavorazione artigianale che massimizza la concentrazione di vanillina.
Utilizzata come nota di fondo, regala profondità, calore e sensualità a ogni composizione, trasformando la fragranza in un’esperienza emotiva.
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