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Lifestyle

Yayoi Kusama: 5 cose da sapere sulla mostra più instagrammabile del momento

Yayoi Kusama: 5 cose da sapere sulla mostra più instagrammabile del momento

foto di Miriam Tagini Miriam Tagini — 17 Novembre 2023
kusama herokusama hero piccola
L'attesissima (e instagrammabile) Infinity Room dell'artista giapponese Yayoi Kusama arriva in Italia: pronti a mettervi in fila?

Una delle mostre più chiacchierate (e più instagrammate) degli ultimi anni, è arrivata finalmente in Italia. Stiamo parlando dell'Infinity Mirror Room, dell'artista giapponese Yayoi Kusama, che ha aperto oggi al Palazzo della Ragione di Bergamo. 

La mostra è organizzata nell'ambito di Bergamo e Brescia capitali italiane della cultura 2023, ma proseguirà fino al 24 marzo 2024.

Anche se magari non conoscete il nome, sicuramente avete visto le sue opere e installazioni. Kusama è infatti spesso chiamata "la regina dei puntini" perché le sue opere sono caratterizzate dalla ripetizione ossessiva di questi elementi visivi, che simboleggiano l'infinito e la connessione universale.

Negli ultimi anni, Yayoi Kusama ha ottenuto notorietà diffusa, raggiungendo anche il grande pubblico, grazie alle sue molteplici opere, molte delle quali sono diventate virali sui social media.

Per la mostra a Bergamo sono infatti stati staccati decine di migliaia biglietti in pochissime settimane ben prima dell’apertura, al punto che ora rimangono meno di 6 mila biglietti disponibili che potete comprare sul sito web. 

Ma la fama di Yayoi Kusama va oltre (l'attesissima e instagrammabile) Infinity Room. Per farvi conoscere meglio una delle artiste più famose al mondo, abbiamo selezionato per voi alcune curiosità sul suo conto che sicuramente stimoleranno il vostro interesse. Eccole.

5 cose che forse non sapete sull'artista giapponese Yayoi Kusama

(Continua sotto la foto)

kusama 1

1. Yayoi Kusama è l'artista vivente più costosa

Nel maggio di quest’anno, Phillips New York ha ospitato l’asta di maggior successo nella storia dell’azienda, con un nuovo record mondiale stabilito grazie proprio a un'opera di Kusama.

Parte dell'ambita prima serie di dipinti bianchi Infinity Net dell'artista, è infatti stato venduto per oltre 10 milioni di dollari, contro stime di 5-7 milioni di dollari. 

Ma non si è di certo trattato di un caso. Il suo status di "regina delle aste" si è confermato nel corso degli anni da vendite record.

Questo perché l'interesse per il suo lavoro è alimentato dalla sua unicità e dalla sua influenza duratura nel panorama artistico contemporaneo. Le sue installazioni iconiche e la sua distintiva estetica, caratterizzata dai punti infiniti e da schemi ripetitivi, hanno attirato collezionisti e appassionati, portando le sue opere ad essere ambitissime e preziose sul mercato dell'arte internazionale.

2. Vive volontariamente in una struttura psichiatrica a Tokyo

Fin dalla prima infanzia, l'artista ha sofferto di allucinazioni visive e uditive, nonché di nevrosi ossessive.

Ora, alla veneranda età di 93 anni, Kusama vive in un istituto psichiatrico a Tokyo, dopo essersi ricoverata volontariamente nella struttura nel 1977. Va a lavorare nel suo studio ogni giorno, proprio di fronte all'istituto, e torna per cena.

La connessione tra la sua arte e la sua salute mentale è evidente nelle sue opere, spesso influenzate da visioni ossessive di infiniti punti e motivi ripetitivi, che rappresentano la sua lotta personale con la realtà.

La sua creatività si è rivelata una forma di espressione e terapia, offrendole un modo di affrontare e dare forma alle complesse esperienze della sua mente. 

Ispirata dalle sue esperienze allucinatorie, Infinity Nets di Kusama non è solo la serie più longeva dell'artista, ma il suo movimento ritmico e il senso di infinito, "senza inizio, fine o centro" , è diventata anche la sua forma di arteterapia.

3. È una vera e propria fashionista 

Oltre al suo enorme contributo nel mondo dell'arte, Kusama ha lavorato anche con il mondo della moda e dell'intrattenimento.

Una delle partnership più celebri è stata sicuramente quella con Louis Vuitton nel 2012, dove ha applicato il suo distintivo stile puntinato a una linea di borse, accessori e abbigliamento; dimostrando così la sua capacità di trasferire la sua estetica unica al di là del mondo dell'arte contemporanea.

Inoltre, la sua partecipazione attiva al movimento artistico e culturale degli anni '60 a New York l'ha resa parte integrante della scena artistica pop, influenzando anche le tendenze della moda dell'epoca.

Secondo gli esperti, la sua presenza nel mondo della moda ha contribuito a sfumare i confini tra le discipline artistiche, dimostrando che l'arte può esistere in molte forme e manifestarsi in vari contesti.

kusama

4. Ha un'avversione per il sesso, ma rappresenta l'amore libero

L'avversione per il sesso dell'artista è nata dopo che sua madre l'ha costretta da giovane a spiare suo padre mentre era con i suoi amanti. Tuttavia, tale avversione è anche collegata alle allucinazioni che ha sperimentato, in cui vedeva il suo corpo dissolversi nel tessuto dell'universo.

Per questo Kusama si identifica come asessuale, sebbene il suo lavoro esplori spesso forme falliche e sessualità giustapposte a elementi di umorismo.

Al di là della sessualità, la sua arte abbraccia l'amore libero e la connessione umana.

Nelle sue opere, Kusama sfida le convenzioni e celebra l'amore in tutte le sue forme. Il suo approccio all'arte diventa così un terreno liberatorio in cui esplora l'erotismo senza coinvolgimento diretto, offrendo una visione unica sull'amore come forza creativa e liberatoria.

5. Le opere di Kusama hanno dato del filo da torcere a quelle di Andy Warhol

Kusama e Andy Warhol erano colleghi nella fiorente scena pop art newyorkese negli anni '60.

In contrasto alle lattine di zuppa di Warhol, Kusama aveva le sue zucche antropomorfe e ricordi della fattoria di semi della sua famiglia nella prefettura di Matsumoto, in Giappone. Sebbene infatti, entrambi gli artisti condividevano una profonda affinità per l'estetica pop e la ripetizione, i loro approcci erano distinti.

È inoltre importante notare che, nonostante le affinità artistiche, i due artisti avevano visioni diverse sulla popolarità e l'approccio all'arte. Kusama era nota per la sua sfida alle convenzioni sessuali e sociali, mentre Warhol era famoso per la sua attenzione all'iconicità delle celebrità.

In definitiva, il loro legame ha contribuito a plasmare il panorama artistico dell'epoca, rappresentando una convergenza di stili e idee uniche nell'effervescente scena artistica degli anni '60.

© Riproduzione riservata

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