La dieta di Audrey Hepburn: ecco come restava in forma
Alimentazione sana e tanto movimento (oltre a qualche sgarro): ecco come si manteneva in forma Audrey Hepburn
Audrey Hepburn è un'icona intramontabile, al punto che il suo stile e il suo aspetto così esile sono tutt'oggi simbolo universale di eleganza.
E se all'epoca in molti credevano che soffrisse di qualche disturbo alimentare,oggi la sua dieta quotidiana viene svelata dal figlio, Luca Dotti, e dal compagno, Robert Wolders, concordi nell'affermare che l'attrice non seguiva alcuna dieta dimagrante, anzi, si concedeva più di un capriccio.
Ecco cosa mangiava e come si allenava Audrey Hepburn.
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Nessuna dieta
«Ma quale dieta, Audrey non seguiva nessuna dieta».
Sono queste le parole usate da Robert Wolders, compagno della star di Colazione da Tiffany dal 1980 fino alla sua morte, nel 1993.
Versione confermata anche dal figlio dell'attrice, Luca Dotti, nato dal precedente matrimonio con lo psichiatra italiano Andrea Dotti.
«La gente credeva che fosse così magra perché aveva qualche disordine alimentare, ma non è vero. Amava il cibo italiano e la pasta.
Mangiava un sacco di cereali, poca carne e un po' di tutto in generale», spiega nel suo libro Audrey at Home, Memories of My Mother's Kitchen.
Cosa mangiava ogni giorno
È Robert Wolders a raccontare com'era una giornata-tipo di Audrey dal punto di vista alimentare:
«La mattina, a colazione, mangiavamo pane di segale e marmellata, mentre a mezzogiorno c’era sempre la pasta, oppure pollo e vitello con ortaggi del nostro giardino.
La sera, zuppa con pollo e verdure». Nessuna rinuncia insomma.
Il giorno detox
Un segreto nella dieta di Audrey, se così si può definire, lo rivela il figlio:
«Mamma, come consiglierebbe ogni medico, non rinunciava mai ai benefici di una buona colazione.
Non la saltava mai, ma faceva un giorno detox al mese, a base di yogurt e mela grattugiata».
Peccati di gola
Qualche capriccio l'attrice se lo concedeva eccome.
Oltre a mangiare liberamente pasta e pizza, la star era solita coccolarsi con qualche quadratino di cioccolato fondente dopo cena.
Non solo, per rilassarsi si versava due dita di scotch qualche volta la sera, ma non beveva mai vino.
Un esercizio quotidiano
Robert Wolders racconta che nonostante l'attrice non seguisse alcuna dieta, le piaceva mantenersi attiva.
Per questo era solita fare lunghe passeggiate con lui, che si lasciava coinvolgere dal suo entusiasmo:
«Aveva un metabolismo eccezionale, ma non era una che si lasciava prendere dagli eccessi».
L'infanzia durante la Guerra
Il fisico esile e asciutto di Audrey, insomma, era da attribuire a madre natura, ma non solo, come ha spiegato Dotti:
«Uno dei motivi per cui mia madre è sempre stata così magra risale alla sua infanzia.
Dai 9 ai 16 anni, durante la Seconda Guerra Mondiale, si è trovata a vivere momenti di grave maltrutrizione.
Il periodo in cui più aveva bisogno di sostanza nutritive è stato quello in cui ne era sprovvista.
È il periodo in cui i Nazisti occuparono l'Olanda, nel 1944, soprannominato l'Inverno della Fame. Mia madre non aveva abbastanza cibo. Si è portata dentro i ricordi della guerra per tutta la sua vita».
Audrey all'asta
Il prossimo 27 settembre da Christie's a Londra, si terrà una delle più grandi aste dedicate all'attrice, che raccoglierà abiti, copioni, ritratti scattati da celebri fotografi, lettere e oggetti della quotidianità, tra cui anche le sue amate ballerine colorate.
I prezzi saranno alla portata di tutti, partendo dalle 100 sterline (poco più di 100 euro) fino alle cifre più importanti.
Non solo: sarà possibile partecipare all'asta anche online, dal 19 settembre al 3 ottobre, e ammirare gli oggetti all'incanto in una mostra visitabile fino al 23 settembre.
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