Se volete smettere di procrastinare (e smarcare quella to do list) fate queste 7 cose

C’è sempre qualcosa che rimane per settimane, o mesi, sulla nostra to-do-list: un compito, un progetto, una telefonata che “possiamo fare domani”. E poi domani diventa di nuovo domani e così via. Smettere di procrastinare è difficile, vero, ma possibile.
La tendenza a rimandare le cose è più diffusa di quanto si pensi e non ha nulla a che fare con la pigrizia. È spesso una risposta emotiva a un disagio; il risultato di ansia, paura del fallimento o perfezionismo.
Ecco allora che, per smettere di procrastinare, bisogna prima di tutto riconoscere che il problema non è mancanza di volontà, ma un insieme di meccanismi emotivi e mentali che si possono disinnescare con strategie concrete.
Se anche voi volete smettere di rimandare le cose che dovete fare, vi spieghiamo sette modi efficaci (e realistici) per interrompere il circolo vizioso del “lo farò dopo” e imparare ad agire nel presente.
Smettere di procrastinare: 7 trucchi per smarcare tutti i punti della to-do-list
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1. Capite perché si rimanda
Il primo passo per smettere di procrastinare è chiedersi il motivo per cui lo si fa. A volte il problema non è il compito in sé, ma l’emozione che suscita: noia, frustrazione, paura di fallire o sensazione di non essere all’altezza.
Comprendere l’origine della procrastinazione aiuta a distinguere ciò che è davvero difficile da ciò che semplicemente ci mette a disagio.
2. Scomponete il compito in piccoli passi
Uno dei modi più efficaci per smettere di rimandare un compito è semplificare il punto di partenza. Quando un progetto appare enorme, la mente lo percepisce come insormontabile e reagisce con il blocco. La soluzione è spezzettarlo in micro-obiettivi: scrivere una mail invece che “finire il progetto”, leggere cinque pagine invece di “studiare tutto il capitolo”.
Ogni piccolo traguardo riduce l’ansia da prestazione e aumenta la motivazione.
3. Anticipate i momenti critici
Chi vuole davvero smettere di procrastinare deve imparare a conoscere i propri punti deboli. Si tratta dei momenti o delle situazioni che innescano la tendenza a rimandare: l’uso dei social, la stanchezza, la paura di iniziare un compito troppo grande. Prepararsi in anticipo aiuta a non cadere nella trappola del “tanto non ci riesco”.
Stabilite allora delle regole semplici ma chiare: niente telefono per la prima mezz’ora di lavoro, o un timer di venti minuti per concentrarsi senza distrazioni. Queste micro-decisioni funzionano come automatismi positivi che sostituiscono l’abitudine al rinvio.
4. Volete smettere di procrastinare? Imparate ad accettare l’imperfezione
Il perfezionismo è uno dei principali ostacoli al cambiamento. Molte persone rimandano un task perché vogliono che tutto sia perfetto prima di iniziare: l’ambiente, le idee, l’umore. Ma aspettare il momento giusto è il modo più rapido per non cominciare mai.
Per smettere di procrastinare bisogna accettare che “fatto” è meglio di “perfetto”. Iniziare anche in modo imperfetto permette di aggiustare il tiro lungo il percorso, invece di restare fermi in attesa delle condizioni ideali.
5. Create un ambiente che favorisca l’azione
Non è solo la mente a influenzare le nostre abitudini: anche lo spazio in cui viviamo o lavoriamo può spingerci a rimandare. Un ambiente disordinato o pieno di distrazioni aumenta le possibilità di perdere tempo, mentre uno spazio chiaro e organizzato riduce la fatica decisionale.
Per imparare a non rimandare più alcun compito, provate a tenere a portata di mano ciò che serve e allontanate ciò che distrae. Bastano piccole modifiche, come preparare la scrivania la sera prima o allontanare il telefono, per creare un contesto più favorevole all’azione.
6. Monitorate i progressi
Tenere traccia dei risultati è un modo potente per motivarsi e rendere visibile il cambiamento. Annotare i compiti completati, anche i più piccoli, aiuta a costruire una “catena di successi” che stimola a continuare.
Chi vuole davvero smettere di procrastinare deve imparare a riconoscere anche i traguardi parziali, perché sono quelli che costruiscono la costanza. Un diario delle azioni compiute o una to-do-list da spuntare possono diventare strumenti di autostima e prova concreta che il cambiamento è possibile.
7. Smettete di auto-giudicarvi
Infine, per smettere di procrastinare serve un po’ di gentilezza verso se stessi. Colpevolizzarsi non aiuta: anzi, rafforza la convinzione di non essere in grado di cambiare. Meglio osservare i propri comportamenti con curiosità, senza etichettarli.
A volte, dietro la procrastinazione, c’è un segnale importante: quel compito non ci interessa davvero, o non è in linea con ciò che vogliamo. In quel caso, la soluzione non è forzarsi, ma scegliere con consapevolezza. Decidere di non fare qualcosa è diverso dal rimandarla: è una scelta attiva, e spesso il primo passo verso una libertà più autentica.
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