Come funziona la dieta dei 3 giorni, ideale per sgonfiarsi e depurare l'organismo

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Per sgonfiarsi e disintossicarsi in poco tempo la dieta dei 3 giorni è l'ideale. Ecco come funziona e quali sono gli alimenti consigliati

La dieta di 3 giorni è una delle diete a breve termine più popolari al giorno d'oggi.

Più che per perdere peso, molte persone adottano questo regime alimentare per depurare l'organismo dalle tossine e sgonfiarsi in poco tempo.  

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Alimentazione ipocalorica e un moderato esercizio fisico sono i principi fondamentali della dieta dei tre giorni, che - come tutte le diete detox - permette di disintossicarsi e depurarsi velocemente. 

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Dieta dei 3 giorni: come funziona?

La dieta dei 3 giorni è una dieta rapida che promette di aiutare le persone a eliminare il senso di gonfiore grazie alla sua azione detox. 

Questo regime si basa su un menù ben dettagliato per tre giorni consecutivi, con cibi ipocalorici (in quantità controllate) per colazione, pranzo e cena.

Povera di calorie, affinché la dieta dei 3 giorni abbia effetto le quantità devono essere controllate. Ogni giorno si devono infatti consumare piccole quantità di carboidrati, proteine magre, frutta e verdura. 

No a tutti gli alimenti ricchi di grasso. No a dolci, bevande zuccherate, alimenti preconfezionati e alcolici. 

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Un esempio di menù

L'obiettivo della dieta dei 3 giorni è quello di disintossicare l'organismo e sgonfiarsi velocemente. È quindi importantissimo evitare dolci, grassi, carboidrati e abbuffate a pranzo e a cena.

Cosa mangiare allora? 

La colazione deve essere ricca di proteine e vitamine, che servono per dare carica per iniziare al meglio la giornata e riempire lo stomaco (evitando così la tentazione di uno spuntino a metà mattina).

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Tra gli alimenti consigliati quindi latte vegetale, yogurt bianco, fette biscottate integrali e tanta frutta.

Per pranzo e cena è invece suggerito di evitare carboidrati complessi. No quindi a pasta, ma sì a cereali integrali e a legumi, come carni magre e pesce bianco.

Importantissimo poi è accompagnare i piatti con abbondante verdura, che deve essere uno degli elementi cardine in questo senso.

Un'altra regola fondamentale per depurare l'organismo (che vale anche al di fuori della dieta dei 3 giorni) è quella di bere almeno 2 litri di acqua al giorno e fare 30 minuti di esercizio fisico quotidiano. 

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Pro e contro della dieta dei 3 giorni 

È importante specificare che non ci sono prove scientifiche a sostegno dell'efficacia della dieta dei 3 giorni. 

Come tutte le diete detox, anche questa non fa miracoli per il dimagrimento. Va però intesa come una piccola pausa dalla solita alimentazione, magari per eliminare le tossine in eccesso e sgonfiarsi dopo un periodo di abbuffate. 

benefici che questo regime alimentare porta all’organismo sono infatti più legati a un discorso di disintossicazione che di dimagrimento.

La dieta dei 3 giorni aiuta a disintossicare fegato e reni, sgonfiare la pancia e abbassare il livello della ritenzione idrica della pelle.

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95