Favorire i cereali integrali, ridurre gli zuccheri, bilanciate i macronutrienti, masticate di più e variate i pasti: 5 regole per un detox dopo le feste
Dopo le feste, dopo un viaggio, dopo il Natale e i suoi pranzi: a volte eccedere un po' o non far troppo caso a quello che si mette nel piatto capita e fa bene allo spirito. L'importante però, dopo gli eccessi o una parentesi di alimentazione sregolata, è rimettersi in riga, reimpostando la propria dieta in modo da depurare il corpo e recuperare delle sane abitudini alimentari.
Niente diete drastiche, dunque: meglio uno stile di vita sostenibile e non oltremodo proibitivo, che permetta di mangiare bene e restare sempre in forma e in salute.
Volete provare? Rispettate queste cinque regole.
1. Sostituite i cereali raffinati con quelli integrali
Sostituire nei menù quotidiani i cereali raffinati con quelli integrali fa bene alla linea e alla salute.
Dal punto di vista nutrizionale infatti quest’ultimi sono più ricchi di nutrienti preziosi per l’organismo, come minerali, fibre, vitamine e altre sostanze benefiche che nel processo di raffinazione invece tendono a disperdersi.
*** Mangiare integrale fa dimagrire e fa bene alla salute: ecco perché ***
Contribuiscono a liberare l’intestino dalle tossine e dalle scorie, che se accumulate in eccesso possono favorire l’aumento di peso, il gonfiore e il senso di pesantezza, e hanno un maggiore potere saziante rispetto alla versione raffinata.
L’elevata quantità di fibre aumenta il senso di sazietà rallentando l’assorbimento degli zuccheri e diminuendo la risposta insulinica, responsabile degli attacchi di fame.

2. Limitate all'eccezione gli zuccheri aggiunti
Lo zucchero aggiunto (nelle bevande, nei cibi confezionati, nei dolci, nel caffè della mattina) andrebbe evitato il più possibile e lasciato come eccezione occasionale.
*** Cosa succede al corpo se si smette di mangiare zucchero ***
Quello naturalmente presente negli alimenti, infatti, è più che sufficiente a soddisfare il fabbisogno del corpo, e ridurlo al minimo (se non eliminarlo in toto) porta una serie di vantaggi e di benefici considerevoli - all'aspetto e alla salute dell'organismo.
*** 10 segnali per capire se stai mangiando troppi zuccheri ***
In sintesi: lo zucchero induce un processo chiamato glicazione che ossida e danneggia le cellule causando rughe, pelle opaca e secca, blocca un ormone proteico chiamato leptina che è responsabile della sensazione di sazietà che sentiamo dopo mangiato (con il risultato che mangiando dolci non ci sentiremo mai pienamente soddisfatti e avremo ancora fame), stimola la demineralizzazione di ossa e denti, con effetti negativi anche sulle articolazioni e, se in eccesso, viene convertito in grassi, pesando sia sulla bilancia che sulla salute.

3. Bilanciate i macronutrienti
Ogni pasto deve contenere la giusta proporzione di carboidrati, grassi e proteine, nella misura di: il 50-60% delle calorie totali deve provenire dai carboidrati (intesi come pasta, pane, ma anche verdure e frutta), il 25-35% dai lipidi e il 10-20% le proteine.
Se dovete ridurre il peso aumentate l'apporto di proteine tramite proteine magre, ma mantenete sempre la presenza di tutti i tre gruppi di nutrienti.
4. Masticate lentamente
Quando il sintomo è il gonfiore addominale una masticazione lenta, che consenta una miglior digestione del cibo ingerito (e specialmente delle fibre alimentari), è uno strumento fondamentale per recuperare il benessere.
Inoltre, masticare lentamente e prendere coscienza di quello che si sta mangiando aiuta ad anticipare il senso di sazietà e a evitare le abbuffate.

5. Variate i pasti
Uno degli errori più frequenti dell'alimentazione è non variarla abbastanza.
Mangiare tutti i giorni gli stessi alimenti rischia di provocare una reazione infiammatoria dell'organismo con conseguenti sintomi fisici.
Questo spiega perché alcuni cibi di per sé sani, come frumento e glutine, latte e latticini, cibi fermentati o contenenti nichel, quando sono mangiati in modo eccessivo o ripetitivo, possono dar vita a numerosi problemi.
«Mangiare alcuni gruppi di alimenti in alcuni organismi innesca meccanismi di infiammazione e di difesa, col risultato che ci si sente più deboli, senza forze, o si hanno sintomi più tangibili quali eruzioni cutanee, pancia gonfia, dolori.
Per anni abbiamo pensato che la soluzione migliore fosse quella di eliminare quel tal cibo dalla nostra tavola, ma il risultato - posto che ci si sentiva effettivamente meglio - era che qualche tempo dopo un altro alimento, di solito quello di cui si erano aumentate le dosi per compensare l'alimento eliminato, iniziava a darci gli stessi (o altri) problemi.
Un esempio su tutti? Il glutine mi dà problemi, elimino la pasta, la sostituisco con il riso e tre anni dopo il riso inizia a darmi nuovi problemi», spiega il Dottor Attilio Speciani, immunologo e allergologo.
*** Cibi infiammatori: come funziona la dieta che spegne le infiammazioni ***
Quando si supera un individuale livello di soglia, le citochine infiammatorie smettono di essere un semplice “segnale di avvertimento” e inducono e mantengono sintomi clinici.
Lo strumento più efficace per intervenire su disturbi e gonfiori addominali presenti è quindi il controllo e la gestione dell’infiammazione provocata dal cibo fino ad arrivare al recupero del funzionamento ottimale del metabolismo e a riacquistare tonicità e benessere (lo si fa tramite test).
Mentre per prevenirli il segreto è mantenere una dieta il più varia possibile.
© Riproduzione riservata